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I viaggi dei lettori

Passione per i laghi

di Eugenio ed Elisabetta il 13/10/2011 in I viaggi dei lettori

Da Parma al lago di Lugano in sella ad una Honda Hornet per una "due giorni" alla scoperta di questo specchio d'acqua tra Italia e Svizzera. Eccovi il racconto di Eugenio ed Elisabetta

Passione per i laghi
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Era un po' di mesi che l'idea mi frullava per la testa, sentivo che fosse un posto in cui dovevo andare.
E quindi dopo quello di Vagli, di Ledro, d'Idro ed i più blasonati Iseo, Como e Garda… Dovevo fare il giro del Lago di Lugano in moto.
Per noi della provincia di Parma, il lago di Lugano non è così a portata di mano come per i Milanesi, ma nemmeno così distante da doverci "rinunciare".
Quindi abbiamo deciso finalmente di affrontarlo in due giorni, soggiornando in loco due notti, con tutta la calma dei più curiosi viaggiatori.
Il punto di partenza, una volta sul posto, non può che essere Melide: paesino "strategico" al centro del lago e caratterizzato dal prolungamento della terra da ambo le sponde, che quasi si incontrano in centro trasformandosi in "ponte diga" e tagliano a metà il lago.
Passiamo lì la prima notte per poi risalire, il giorno seguente, il lago dalla sponda settentrionale verso la cittadina di Lugano.

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Nella sua bella insenatura si propone come la "Montecarlo del lago", quasi "pensata" per i businessman di successo, vista anche la vicinanza con Campione d'Italia ed il suo casinò. Da queste parti le eventuali zone balneabili vengono ricavate tramite piattaforme sopraelevate o galleggianti.
Proseguiamo verso Porlezza, piccolo paese turistico in cima al lago, passando in vari paesini meno frequentati in cui la strada scavata nella roccia si alterna alle gallerie.
Su consiglio di un negoziante del posto ci dirigiamo per il pranzo sulla riva destra del lago, a circa 850 metri d'altezza in località Belvedere di Lanzo d'Intelvi.
Solo il panorama vale veramente tutto il viaggio!
Qui si può ammirare Lugano e buona parte del lago dall'alto, stando comodamente seduti a pranzare in uno dei due ristoranti presenti.
Riprendiamo il viaggio e la strada comincia a scendere dalla montagna con un'inclinazione inaspettata: in mezzo a una gola, fra due montagne terribilmente strette e ripide, troviamo l'ennesimo posto di dogana.
Sì, perché per il solo giro del lago bisogna attraversarla almeno quattro volte. Ritornati a livello del lago, proseguiamo costeggiando il lato sud fino a Brusimpiano, dove è d'obbligo una pausa in riva al lago per immergere e rinfrescare i piedi… soprattutto vista l'afa di questa estate.
La prossima meta è Morcote, dove passeremo la seconda notte: vi arriviamo passando per Ponte Tresa e Agno, una zona poco frequentata e ben soleggiata.
Il paesino è molto grazioso e si estende sulla riva del lago con i suoi negozietti sotto ai portici. Il mattino successivo non ci resta che ritornare alla vicina Melide e terminando così il nostro giro, ma non il nostro viaggio che "dirottiamo" su Cernobbio, rinomata località sul lago di Como.
Ci prendiamo un po' di relax osservando per l'ultima volta il lago prima di intraprendere il viaggio di ritorno: facendo le somme dei chilometri effettuati ne totalizziamo 110 per il giro del lago di Lugano, 400 per i trasferimenti e possiamo finalmente dire: "Sì, ci siamo stati ed è stato bellissimo!"
A proposito: tutto questo non l'ho vissuto da solo, ma insieme alla persona che mi accompagna anche nella vita: mia moglie Elisabetta.
Ed è questo che ha reso il viaggio ancora più speciale.
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  • apistore
    Siete stati a Sighignola? - Vedo che siete saliti dal lago di Lugano a Lanzo d'Intelvi. Ottima scelta! Ma ne avete approfittato per fare un salto a Sighignola, il "balcone d'Italia"? E' a pochi chilometri da Lanzo e da li in una giornata limpida si gode un panorama spettacolare sia sulle cime alpine che sui laghi! Su questo sito la salita a Sighignola dal lago di Como e' ben documentata. Complimenti per il bellissimo giro.
  • RobotPlanner
    Giro - Buonasera, bellissimo giro sono posti meravigliosi: andarci in moto oppure in bici e' fantastico!