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I viaggi dei lettori

Una vacanza sui Pirenei

di Luciano il 14/12/2009 in I viaggi dei lettori

Due amici, un viaggio "quasi" organizzato e le suggestive montagne tra Francia e Spagna… con tanto di rientro via terra non programmato

Una vacanza sui Pirenei
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I Pirenei, nello stereotipo comune, rievocano le mitiche "battaglie" ciclistiche del famosissimo Tour de France, ma per chi vi scrive ed il suo amico Walter sono stati il pretesto per una bellissima cavalcata motociclistica.

Tutto inizia la sera di 22 maggio, quando ci imbarchiamo al porto di Civitavecchia in direzione Barcellona.
Le nostre moto sono una DL 650 V-Strom e una (la mia) Triumph Sprint RS del 2001.
Alle 19 circa del venerdì partiamo così via nave alla volta della capitale Catalana, per sbarcarvi nel tardo pomeriggio del giorno successivo.
Una volta arrivati ci dirigiamo a una ventina di km fuori Barcellona, a Prats i Sansor dove abbiamo fissato il nostro primo pernottamento.
Un consiglio, se pianificate le soste con relativi pernottamenti dall'Italia, si può avere un notevole abbattimento dei costi sino ad arrivare ad un -50%, con una "qualità" degli hotel pari a 3-4 stelle.
Noi abbiamo utilizzato come motore di ricerca Booking.com, ma stupidamente lo abbiamo fatto solo per le prime tre tappe; poi abbiamo optato per "l'avventura" e questo modo di viaggiare ci ha dato coscienza che… Pianificare "forse è meglio" che improvvisare.
La seconda tappa è stata la cittadina di Bargas, poi siamo andati a Lourdes, un paese (o per meglio dire un luogo e cioè la grotta) che trasmette una spiritualità veramente notevole anche per chi questa spiritualità normalmente non la vive con la massima intensità.
Dopo Lourdes siamo arrivati ad Irutzun, a pochi chilometri da Pamplona, passeggiando per la dorsale pirenaica tra Francia e Spagna ed attraversando il mitico passo di Roncisvalle, con paesaggi e scenari veramente belli e caratteristici e persone sempre cortesi e cordiali.
Le strade sono curate e gli asfalti iberici si possono definire dei "biliardi", anche paragonati a quelli già ottimi Francesi.
Da Irutzun ci siamo spinti verso l'interno in direzione Vitoria Gasteiz, cittadina basca meridionale, seguendo la Na 132-A e poi ancora la A 132.
Qui il paesaggio è meno caratteristico come la cittadina: non è brutta, ma non c'è nulla di interessante, fatta eccezione per la parte vecchia chiamata Casco Viejo che è perfettamente conservata.
Per il resto è molto industrializzatanon ci affascina molto e così pernottiamo una sera e poi via verso la città di Burgos nella regione di Castiglia – Leon.
Questa città al contrario è veramente bella, la sua cattedrale è una cosa meravigliosa (i lavori di restauro sono terminati da qualche anno) e ne vale a pieno una visita.
A questo punto del viaggio ci siamo fatti qualche domanda sul da farsi, se proseguire il viaggio in direzione Vigo e La Coruña e poi tornare lungo la costa nord dell'Atlantico e rientrare in Italia via nave da Barcellona oppure attraversare la Francia e rientrare in Italia passando per un valico alpino.
Passare un altro giorno e mezzo in nave non la troviamo una scelta di nostro gusto e così optiamo per attraversare la Francia, una scelta che si è poi rivelata azzeccatissima.
Partimo così da Burgos, alla volta di San Sebastián-Donostia passando per Bilbao, due splendide città che vanno viste per la loro architettura, e che visitandole fanno capire la loro diversità rispetto al resto della Spagna (e non parliamo certo solo della lingua).
Per fare un parallelismo è come confrontare l'Alto Adige con la Basilicata, regioni italiane splendide, Italia entrambe ma con culture etniche e storiche totalmente diverse.
Giunti in Francia la prima nota che balza subito agli occhi (e non solo) è l'elevato costo della benzina, infatti siamo passati dal "paradiso" Iberico di 0,96 euro al litro, all'"inferno" Francese di ben 1,421 al litro.
Fortunatamente nei parcheggi interni ai supermercati ci sono spesso delle pompe di benzina ed il prezzo del carburante scende notevolmente, addolcendo un poco la pillola.
Arrivati nei pressi di Bergerac (passando per Bordeaux) ci siamo fermati per mangiare e dormire: i costi per pernottamento e prima colazione si aggirano intorno ai 25/35 euro pro capite a cui va aggiunto il pasto serale, che ha un costo di circa 14/20 euro.
Anche in questa nazione abbiamo attraversato delle splendide regioni come Aquitania, Midi-Pyrénées, Alvernia, Rodano e la Provenza per poi giungere a Pinerolo attraversando il Montgenèvre e Claviere.
Un' emozione incredibile: siamo scesi poi sino ad Acqui Terme dove abbiamo pernottato in un agriturismo della zona.
Il giorno seguente l'ultima tappa "turistica" prima del rientro, con una divagazione in liguria: autostrada fino a Chiavari e di lì una serie di statali (SP 456, la SP 170 ed ancora la SP7 – 226 ed in fine la SP 225) che sono strade forse ordinarie per i motociclisti locali ma sicuramente per noi, regalandoci delle sensazioni veramente indimenticabili.
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