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Lazio: I Monti Aurunci

Testi e foto di Fiammetta La Guidara il 03/04/2003 in Lazio

160 chilometri di morbide curve che dalla montagna portano al Golfo di Gaeta. Borghi medievali, insenature, cale e baie per un itinerario da gustare anche in cucina.  La mappa da scaricare e la gallery fotografica

Lazio: I Monti Aurunci
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Nei dintorni di Pontecorvo

A meno di un centinaio di chilometri di Roma, poco più a Sud del Circeo, si eleva il massiccio dei Monti Aurunci, anticamente conosciuti come Montes Vescini. Per la loro inaccessibilità e la posizione dominante sulla piana del Garigliano e sul mare, queste cime inespugnabili si punteggiarono ben presto di tanti piccoli nuclei abitati, rifugio della popolazione dei centri costieri per difendersi dalle incursioni dei Saraceni.

Ancora oggi queste cittadine si offrono agli occhi dei visitatori in tutto il loro fascino: arroccate sulle rupi, difese da cinte murarie di pietra antica, spesso sorvegliate da alti campanili che scandiscono le ore e i ritmi lenti degli abitanti, gelosi conservatori dei propri costumi e delle secolari tradizioni.
Sul versante occidentale dei Monti Aurunci si apre il mare e si estendono le cittadine di Formia, Gaeta, Scauri e Sperlonga, piccolo gioiello a strapiombo sul Golfo di Terracina.
Siamo su uno dei tratti più suggestivi della costa laziale: è tutto un susseguirsi di insenature, cale e baie, con pareti di roccia che si tuffano a precipizio nelle acque azzurrissime del Tirreno.
La zona è talmente ricca di bellezze paesaggistiche che fu eletta a residenza estiva già da molti nobili dell'antica Roma: uno per tutti, Cicerone, che nacque nella vicina Arpino e dimorò a Formia, che tuttora conserva il suo monumento funerario.
Le strade dell'interno sono costeggiate da uliveti, agrumeti e vigneti e percorrerle è un autentico piacere, sia per l'alternarsi dei paesaggi, sia per i profumi della natura, rigogliosissima per via della vicinanza con il mare.


A rendere ancor più gradevole l'itinerario tra i Monti Aurunci e il Golfo di Gaeta, la gastronomia pontina, che abbina i sapori di mare e quelli di montagna in un mix genuino e saporito: dal prosciutto di Cassino ai "maccaruni ciociari", dall'abbacchio alla cacciatora alla zuppa di pesce e le sogliole gratinate di Gaeta e di Formia. Non solo: questa è la zona ideale per gustare la mozzarella di bufala. Ottima scelta anche tra i vini: dal bianco di Anagni al Sangiovese di Aprilia. Tipici di Formia, Gaeta e Sperlonga, il Falerno bianco e il Cecubo rosso.
Tutte le strade sono in buone condizioni, ma si consiglia di fare sempre attenzione alle insidie tese dal brecciolino. Nessun problema quanto ai rifornimenti di carburante, che consentono rabbocchi frequenti.



Il punto di partenza del nostro itinerario è la cittadina di Pontecorvo, che dista poco più di 5 km dall’omonima uscita sull’autostrada A1 Roma-Napoli. Dopo aver dato almeno un’occhiata al quartiere antico di Civita, si punta verso San Giorgio a Liri, percorrendo una bella provinciale che sovrasta il fiume omonimo. Il centro agricolo non offre grandi attrattive: si può senz’altro procedere verso Ausonia, facendo attenzione a imboccare la provinciale che passa da Castelnuovo e non la scialba statale che porta diritta alla costa. Ausonia, borgo agricolo in bella posizione sulla sommità di un colle, fu centro degli antichi Ausoni, e conserva ricordi romani e gli imponenti resti del castello medievale. Si sale fino a Coreno Ausonio e si ridiscende sulla stradicciola poco frequentata che conduce ai vicini centri di Castelforte e Santi Cosma e Damiano. Castelforte, che si affaccia sul Garigliano e sul confine con la Campania, è forse il comune più medievale della provincia di Latina: sembra che sia sorta sulle rovine di Vescia, la città capitale della Pentopoli aurunca, distrutta dai romani nel 314 a.C.
Ancora un paesaggio verdeggiante ci accompagna fino a Minturno, cittadina dall’aspetto medievale, estesa sulle ultime pendici dei Monti Aurunci. A pochi chilometri, verso Marina di Minturno, sorgono i resti dell’antica Minturnae, che fu distrutta dalle incursioni del popolo dei Longobardi. Procediamo sulla statale verso Scauri: centro balneare con un’ampia spiaggia, deve il suo nome al console romano Marco Emilio Scauro, che qui aveva una villa testimoniata da notevoli resti. A Nord, la Torre Giànola, circondata da un’area protetta: il Parco di Gianola e del Monte di Scauri.


Il mare cristallino ci accompagna sulla sinistra mentre percorriamo la statale verso il popoloso centro di Formia, con il suo vivace porto. Da qui partono i traghetti per le isole di Ventotene e di Ponza, che si raggiungono rispettivamente in due e tre ore. Nell’antichità Formia fu uno dei più importanti centri della Via Appia tra Roma e Capua e sembra che l’antica Formiae fosse anche la leggendaria città dei Lestrigoni, dai quali il mitico Ulisse si salvò a stento nel suo lungo peregrinare. Oggi Formia è un attivo centro commerciale, ricca di reperti archeologici, tra cui i grandiosi resti della Villa di Cicerone.
La statale costeggiata da agrumeti ci conduce a Gaeta, situata sull’estremità del promontorio del Monte Orlando, che divide il vasto golfo. Secondo una leggenda, Gaeta deriverebbe il proprio nome dal greco “kaiétas”, cioè “crepaccio”: fu così che la chiamarono gli Spartani fin dal IX secolo avanti Cristo quando, navigando all’altezza dell’attuale Gaeta, si avvidero della grande spaccatura che si apre verticalmente in un’alta roccia a picco sul mare. Al porto sono ancorate navi che fanno la spola addirittura con Trapani: un itinerario che dura sedici ore. A Gaeta si trova un’altra zona protetta: il Parco di Monte Orlando, che copre lo sperone del Golfo.
Imboccata la statale 213 “Flacca”, che corre tra mare e montagne e segue il tracciato di un’antica strada romana, raggiungiamo Sperlonga, che sorge su una rupe a picco sul mare ed è costituita da un intricato labirinto di viuzze che degradano a scalini e improvvisamente si aprono sul mare. Per via delle sue caratteristiche case bianche, gli archi, i vicoli e i continui alternarsi di squarci di mare e di cielo, Sperlonga è definita la “perla” della Via Flacca. La città offre anche due laghetti: quello circolare di San Puoto e il Lago Lungo, ma soprattutto, offre belle spiagge sabbiose e ricche di suggestive grotte. Rientriamo nell’entroterra e, attraversando la Via Appia, puntiamo verso Itri, raggruppata a piramide su un poggio sovrastato dal caratteristico e vasto complesso di edifici del Castello, con le sue mura turrite. Si racconta che qui dimorasse il Dio Mitra, da cui deriverebbe il nome della cittadina. Itri fu anche la città natale di Michele Pezza, famoso come “Fra’ Diavolo”, brigante-patriota che lottò contro i francesi alla fine del XVIII secolo. Lasciata Itri ci aspettano 50 km di autentico spasso: un continuo di curve e controcurve fino al laghetto artificiale di San Giovanni Incarico, passando dalle spettacolari Grotte di Pastena. A questo punto si procede rapidamente verso Ceprano: l’autostrada Roma-Napoli è a due passi.

Pontecorvo

 

0

San Giorgio a Liri

 

10,4 

Ausonia

 

9,8 

Castelforte

 

11,2 

Minturnae

 

11,6 

Scauri

 

5

Formia

 

8,9 

Sperlonga

 

17

Itri

 

14,5 

San Giovanni Incarico


14,5 

Ceprano

Fine dell'itinerario

7,5

TOTALE


162,2

 

La torre longobarda di Rodoaldo: è la torre campanaria della Cattedrale di San Bartolomeo. In origine doveva essere il mastio del castello edificato verso l’860 dal gastaldo di Aquino Rodoaldo quando la sede venne trasferita a Pontecorvo. Nel secolo XI al castello si sostituì la chiesa e la torre fu trasformata in campanile. E’ stata costruita con massi di travertino locale provenienti dallo smantellamento della cinta muraria arcaica della vicina città romana di Aquino. Inoltre: le mura longobarde di Sant’ Andrea, resti della cinta muraria del castello costruito da Rodoaldo. Le parti più antiche sono riconoscibili dai blocchi di travertino simili a quelli della torre; Porta Santo Stefano: nel borgo, tipica porta medievale con arco a tutto sesto che conserva un’anta originale di legno massiccio; Ponte Curvo sul Liri: dà il nome al paese per la caratteristica forma curva. Sembra che le sue parti più antiche risalgano al periodo romano.

Le antiche mura e la torre medievale.

Il Castello Baronale, del secolo XII, che ospitò San Tommaso d’Aquino; la Cattedrale di San Pietro, della seconda metà dell’XI secolo; il quartiere medievale, che conserva angoli suggestivi, con viuzze anguste, scalinate e archi. Inoltre: l’area archeologica di Minturnae, antichissimo centro aurunco e romano, distrutto dai Longobardi e successivamente ricostruito. Sono rovine grandiose: dalle imponenti arcate dell’acquedotto di Vespasiano, ai resti di un teatro del periodo augusteo, dai porticati del Foro alla cinta muraria, anticamente estesa per oltre sei miglia con 24 torri. (Periodo di visita scavi e antiquarium: dalle 9 al tramonto. Via Appia km 156. Per informazioni: Tel. 0771 680093).

La cinta di mura megalitiche, la torre medievale di difesa, detta dei Molini e la Torre Quadrata o dei Cavallari, sul vicino monte d'Oro, della seconda metà del XVI secolo.
Inoltre, la spiaggia dei Sassolini, alle spalle di Monte d'Oro, e il placido fiume Garigliano costituiscono le chances naturali di questa zona, tradizionale centro di residenza balneare napoletana e romana.

La Tomba di Cicerone, a due chilometri dalla città, sulla Via Appia verso Roma; i due rioni medievali “Mola”, con la cilindrica Torre di Mola, resto del Castello Angioino del secolo XIII, e “Castelleone”, con la Torre di Sant’Erasmo, del 1300.

La Torre dei Borbone, costruita nel 1556, sui resti di un’antica costruzione romana, venne fortificata da Papa Sisto IV, con l’intento di creare una struttura difensiva che tutelasse l’isola di Ponza dagli attacchi dal mare; la Villa Augustea, costruita nel I secolo. In origine era dotata di un anfiteatro e di ampie piscine. I resti sono stati portati alla luce negli anni '20. La villa era dotata di una lunga scalinata che la collegava a delle grotte che oggi prendono il nome di “Grotte di Pilato”. In passato appartenne ad Ottaviano Augusto ed era adibita per accogliere numerosi ospiti e farli assistere alle spettacolari battaglie navali che si combattevano in rada.


dell’XI secolo, che conserva il magnifico campanile in stile moresco, alto 57 metri; il quartiere medievale, tutto a vie tortuose, archi e scalinate. Sulla vetta sorge il Castello (secoli XII e XV), a testimonianza del ruolo di piazzaforte che Gaeta ha avuto nel corso della storia, che l’ha vista sostenere assedi e bombardamenti; la Torre di Orlando, che risale al 22 a.C,: si eleva sulla sommità del Monte Orlando ed è il mausoleo di Lucio Munazio Planco, uno dei più noti generali di Giulio Cesare, amico di Cicerone e del poeta Orazio, nonché fondatore della città francese di Lione (Per informazioni e visite: Tel. 0771 462767); il Santuario della Montagna Spaccata, fondato dai monaci Benedettini nel secolo XI: si erge su una rupe a picco; davanti, una scalinata scavata nella roccia conduce alla Grotta del Turco, battuta dalle onde del mare.

La Villa e la grotta di Tiberio: a circa 1 km dal paese. Si tratta dei resti di un complesso che risale al I secolo a.C. Aperto dalle 9 alle 19 in estate, dalle 9 alle 16 in inverno. Tel. 0771-54028. Il sabato mattina, in estate, si tiene un mercatino dove si possono acquistare belle ceste impagliate di vario tipo e grandezza.

Il centro storico, con le sue viuzze medievali e la rocca. Nel negozio Artingianstrame, di Via Ripa, 14, si possono fare acquisti di artigianato locale: cesti, panieri, stuoie e sedie intrecciate.

Le grotte di Pastena, 5 km a nord del borgo, sono percorse dal Fosso Maestro, che si allarga in vari laghetti. Sia la Grotta Superiore che la Grotta Inferiore sono formate da corridoi e da grandiose sale, ricche di stalattiti e stalagmiti. Particolarmente suggestivi la“Sala della Foresta” (le cui stalagmiti sembrano alberi giganti), il “Salone dell’Aquila” e la “Sala dei pipistrelli”.

I Due Cavalieri, Via Tordoni, 53 – Monte Leucio – Pontecorvo - Tel. 0776 743108- Chiuso lunedì. Specialità: selvaggina, cinghiale, lepre, daino.
Mattarocci, Piazza Municipio, 19 – Pastena - Tel. 0776 546537. Sempre aperto. Nel centro del paese, propone una buona cucina con fettuccine ai funghi porcini, pasta e fagioli, abbacchio e pollo.
Gli Archi, Via Ottaviano, 17 – Sperlonga – Tel. 0771 54300. Chiuso mercoledì. Specialità: pesce. Tra i primi, fusilli con frutti di mare e zucchine e taglioni con moscardini.
Il Mandracchio, Lungomare Caboto, 570 – Gaeta - Tel. 0771 462690. Chiuso lunedì. Sul Golfo di Gaeta. Cucina marinara. Specialità: alici marinate, vongole e calamari ripieni.
Il Gatto e la Volpe, Via Abate Tosti, 83 – Formia – Tel. 0771 21354 – Chiuso mercoledì. Nel centro, cucina laziale, anche a base di pesce.
Montefusco, Via Madonna della Civita – Contrada Montefusco – Itri – Tel. 0771 727560. Chiuso martedì (sempre aperto in estate). Specialità: carne di agnello e di cinghiale e piatti di pesce. E’ anche albergo.

La Sirenella, Via Colombo, 25 – Sperlonga – Tel. 0771 549186. Situato direttamente sul mare e non lontano dal centro storico.
Fagiano Palace, Via Appia 80 – Formia – Tel. 0771 723511. Tre stelle con ristorante, piscina, spiaggia, giardino.

Azienda Agricola Pennacchio, Località Valle d’Itri – Tel. 0771 727641. Dispone anche di campi da tennis, piscina e maneggio.

Caneschi Domenico & C. - Piazza Mare All' Arco 22 - Gaeta – Tel. 0771 466155
Punto Vendita Autorizzato Aprilia, Piaggio e Yamaha. Officina plurimarche solo scooter. Servizio gomme solo scooter. Aperto anche il sabato mattina.

Caneschi Pietro - Lungomare Giovanni Caboto 39 - Gaeta – Tel. 0771 462678
Officina per ciclomotori e scooter. Aperto anche il sabato mattina.

Gubitosi Roberto - Via Appia 604 - Minturno – Tel. 0771 613192
Rivenditore Yamaha, officina plurimarche. Aperto il sabato mattina (nel periodo estivo anche il sabato pomeriggio).

Lanisto Massimiliano - Piazza S. Carlo 8 - Gaeta – Tel. 0771 712401
Officina moto Honda e Suzuki. Anche servizio gomme. Aperto il sabato mattina.

Lombardi Agostino - Via Virgilio 1 - Formia – Tel. 0771 267343
Officina plurimarche moto e scooter. Aperto il sabato mattina.

Mariano Martini - Via La Cupa 18 - Pontecorvo – Tel. 0776 772001
Rivendita Piaggio, Gilera e Bianchi. Officina plurimarche. Anche servizio gomm. Aperto il sabato mattina.

Orlandi Vincenzo - Via Appia 161 - Scauri – Tel. 0771 614270
Concessionaria autorizzata Piaggio. Officina plurimarche e servizio gomme. Aperto il sabato mattina.

Ottobre Stefano e Michele - Via Vitruvio 30/32 - Formia - Tel. 0771 21586
Rivendita Piaggio, Gilera e Malaguti. Officina plurimarche (ma gli scooter e le moto delle Case vendute hanno la precedenza). Servizio gomme. Aperto anche il sabato pomeriggio, chiuso il lunedì mattina.

Stendardo Agostino - Via Appia 1201 - Marina di Minturno – Tel. 0771 680126
Ricambi per tutte le moto. Anche pneumatici. Sabato chiuso.

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Secondo Moto di Secondino & Figli - Lungo Mare Caboto Giovanni 150 - Gaeta – Tel. 0771 712490
Concessionaria e officina plurimarche. Anche servizio gomme. Sabato chiuso.

Tecnica Moto di Ciaccirelli Eduardo & C. - Via S.S. 630 Cassino Formia 21 - San Giorgio a Liri – Tel. 0776 911200
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Tipaldi Moto
Via Vitruvio - Formia - Tel. 0771 770630 (Via Tonetti 3 - 0771 324186) - Officina autorizzata Ducati e Honda. Anche servizio gomme. Aperto il sabato mattina.

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