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Casco policarbonato o fibra: differenze, pregi e difetti

Marco Gentili
di Marco Gentili il 29/09/2022 in Accessori
Casco policarbonato o fibra: differenze, pregi e difetti
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Meglio un casco in policarbonato o in fibra? Scopri su Dueruote la guida completa alla scelta del casco con caratteristiche e pro e contro di entrambe le tipologie

Di fatto, il casco è l'unico accessorio fondamentale per chi va in moto o scooter, nonché quello che più si deteriora col tempo, con l'uso e con una errata conservazione. Per cui il momento della scelta è sempre importante e foriero di dubbi. Il primo è sempre lo stesso: fibra o policarbonato? Quando si sceglie un casco, questo è un dilemma quasi irrisolvibile. Anche perché sono lontani gli anni in cui i caschi in materiali termoplastici erano considerati dozzinali e di scarsa qualità. E quindi, a parità di livello qualitativo, sono molti i fattori da prendere in considerazione prima della scelta.

 

CASCO IN TERMOPLASTICA: PREGI E DIFETTI

Il casco in termoplastica è un casco la cui calotta esterna è realizzata con un materiale plastico. In questauna macrocategoria rientrano materiali diversi, dal polipropilene (quello usato per i recipienti dell’acqua, per indenderci) fino al policarbonato. I materiali termoplastici che, per caratteristiche tecniche e meccaniche, vengono usati nella produzione di caschi sono fondamentalmente due. Da un lato c’è l’ABS, usato per i caschi di fascia media, dall’altro il policarbonato che ha caratteristiche meccaniche superiori all’ABS.

Quindi sappiamo che un casco il policarbonato è un casco in plastica con una calotta di qualità. Alcuni policarbonati sono coperti da brevetti particolari: il gruppo Nolan, ad esempio, usa il Lexan, che è un policarbonato di derivazione aerospaziale. 

Il policarbonato viene lavorato mediante stampaggio a caldo: il risultato è che tutti i caschi in tale materiale dello stesso produttore hanno le medesime caratteristiche tecniche e meccaniche, senza possibilità di variazione da un lotto di lavorazione all'altro.

Il loro prezzo mediamente più basso rispetto ai caschi considerati premium (vedi le fibre composite, o il carbonio) deriva non tanto dal fatto che sia un prodotto dozzinale, quanto dal fatto di avere costi di stampaggio medi bassissimi, che vengono ammortizzati nel tempo dal produttore e permettono di offrire prodotti dai costi inferiori.

Dal punto di vista della sicurezza, tutti i caschi in termoplastica devono superare le stesse prove cui vengono sottoposti i caschi di materiali considerati più pregiati, quindi non hanno niente da invidiare dal punto di vista della funzionalità.

Il pregio principale del casco in termoplastica è quindi la sua maggiore economicità. Difficile individuare un difetto, perché ormai i caschi in termoplastica di fascia alta hanno sia prezzi, sia caratteristiche tecniche e accessori di primissimo livello.

 

CASCHI IN FIBRA: PREGI E DIFETTI

La lavorazione di un casco in fibre composite (ossia quel mix di materiali che vanno dalle fibre di vetro a quelle sintetiche, le quali vengono miscelate dai vari produttori secondo un blend sempre differente e mutevole nel corso degli anni) è sensibilmente diversa. Qui entra in gioco l'abilità dell'operatore che, in catena di montaggio, assembla all'interno della "calotta finta", le varie pezze che andranno a costituire la calotta in fibre. A seconda della sensibilità dei punti della testa che devono proteggere, le fibre avranno una trama e un ordito differente, e una densità differenziata.

Il costo maggiore di questi caschi è dato dal maggiore costo dei materiali usati (decisamente più pregiati e ricercati rispetto alla termoplastica) e al fatto che la componente di manodopera umana è decisamente superiore rispetto allo stampaggio delle calotte.

Il casco in fibre è solitamente un casco premium sia all'esterno, sia all'interno: le linee più pregiate dei vari costruttori si concentrano sempre attorno a calotte realizzate in questi materiali (sui quali la ricerca e lo sviluppo è sempre molto attiva).

 

QUALE SCEGLIERE?

Sempre più spesso, sono il budget e la destinazione d'uso a fare la differenza. Chi usa una moto naked o sportiva, e magari ama fare qualche piega in strada o addirittura gira in pista, non bada a spese per il casco, opta per materiali più leggeri e high-tech, e quindi sceglierà necessariamente un casco in fibre (meglio ancora se con inserti in carbonio). 

Spesso, invece, è l'utente cittadino che guida lo scooter a risparmiare al momento dell'acquisto del casco. Fatto salvo che esistono caschi dignitosissimi anche senza spendere una cifra folle, suggeriamo di non scendere mai sotto alla soglia psicologica dei 100 euro per i caschi in termoplastica, che rappresenta una sorta di discriminante tra i prodotti low cost (sebbene omologati) e quelli che garantiscono standard minimi di buon livello per quanto riguarda qualità di finiture e componenti, performance e durevolezza nel tempo.

 

Casco policarbonato o fibra: differenze, pregi e difetti
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