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Sbk Q2: La sorpresa di Jonny Rea

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 08/09/2012 in Sbk

L'inglese compie il giro perfetto e brucia Melandri, Biaggi, Checa e Sykes racchiusi in un fazzoletto. I sedici qualificati per la Superpole in un solo secondo! Guintoli scivola e perde l'ingresso nelle qualifiche del pomeriggio

Sbk Q2: La sorpresa di Jonny Rea
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Nurburgring - E' stato un duello spettacolare sino alla fine che ha visto i migliori della classe lottare sul filo dei decimi di secondo. Il confronto Melandri,Biaggi,Checa e Sykes è stato un crescendo rossiniano quando a fine turno, magicamente, il lampo bianco rosso di Jonathan Rea ha fatto sussultare il cuore del box Ten Kate. L'inglese, con la testa in Moto GP ed ai prossimi duri impegni che lo attendono, era sembrato spento e stanco ma questa mattina ha fatto la differenza su di una pista che lo ha visto leader per due volte (Gara 2 2009, Gara 1 2010).
Jonny non solo ha riportato in auge la CBR ma è riuscito anche a limare il tempo già di per sé eccellente fatto segnare da Checa nelle qualifiche di ieri. Rea con 1'55'157 non solo ha girato sotto il record del tracciato ma si è avvicinato tantissimo al giro veloce assoluto fatto segnare da Carlos nel 2011 (1'54'144). La coppia di assi lì davanti ha iniziato sin da subito a giocare duro tanto che Melandri ha impiegato appena tre passaggi per tornare al vertice. Vedendolo da bordo pista il ravennate comunque deve ancora lottare con il chattering e la sua BMW non sembra così rigorosa nelle traiettorie come la RSV4 di Biaggi.
Il romano ha guidato come sempre con il compasso sfruttando ogni millimetro disponibile del tracciato tedesco. Nei quartieri alti Sykes, Giugliano, attento a non commettere errori, e Camier ormai stabilmente davanti, e non di poco, allo spento Hopkins. Una scivolata banale ha condannato ancora una volta Guintoli. Il francese ha mancato la qualifica in Superpole complicandosi in questo modo la vita. Partire in quinta fila non è certo il massimo, un risultato ancora peggiore rispetto a quello conquistato a Mosca che lo ha di fatto condannato ad una gara ai margini delle posizioni che contano. E' rimasto fuori Badovini scavalcato nei minuti conclusivi da Fabrizio, Salom e Hopkins. Fuori dalla speciale sessione del pomeriggio anche Aoyama, Lanzi (al rientro in Superbike e per questo ampiamente giustificabile), Berger, McCormick, Lundh e Brignola.
1. Rea (Honda) 1'55.157 alla media di 160.591 km/h;
2. Melandri (BMW) 1'55.182;
3. Biaggi (Aprilia) 1'55.249;
4. Checa (Ducati) 1'55.270;
5. Sykes (Kawasaki) 1'55.325;
6. Giugliano (Ducati) 1'55.385;
7. Haslam (BMW) 1'55.541;
8. Camier (Suzuki) 1'55.594;
9. Davies (Aprilia) 1'55.703;
10. Laverty (Aprilia) 1'55.783;
11. Baz (Kawasaki) 1'55.969;
12. Fabrizio (BMW) 1'56.000;
13. Zanetti (Ducati) 1'56.093;
14. Canepa (Ducati) 1'56.122;
15. Salom (Kawasaki) 1'56.151;
16. Hopkins (Suzuki) 1'56.231;
17. Badovini (BMW) 1'56.246;
18. Guintoli (Ducati) 1'56.465;
19. Aoyama (Honda) 1'57.101;
20. Lanzi (Ducati) 1'57.504;
21. Berger (Ducati) 1'57.729;
22. McCormick (Ducati) 1'58.177;
23. Lundh (Kawasaki) 1'58.567;
24. Brignola (BMW) 1'59.385.

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