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Michel Fabrizio: una vita sotto esame

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 22/04/2011 in Sbk

Una carriera con tanti acuti, un 2010 da dimenticare e tanta voglia di riscatto. Le logiche "tutto o niente" della Superpole. Intervista a cuore aperto con il romano che dà appuntamento ai fans a Monza e promette: andrò a podio!

Michel Fabrizio: una vita sotto esame
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Non è facile dover sempre dimostrare a tutti di essere capace di fare una cosa. E' un esame continuo, una verifica puntuale a scadenze fisse che alle lunghe può far perdere fiducia e motivazione,ma può anche essere una molla per ripartire più forti di prima. Michel Fabrizio nel mondiale SBK non è un signor nessuno qualunque.
Ha vinto quattro gare, è salito trentadue volte a podio, ha conquistato una pole position, è partito diciannove volte dalla prima fila ed ha staccato per nove volte il crono veloce in gara. Eppure, in molti lo definiscono una promessa non confermata, un cavallo pazzo che in giornata di grazia può essere imbattibile, ma che troppo spesso si perde nell'anonimato.
"E' buffo ma è così,sono sempre sotto esame come se uno si dimenticasse come si fa ad andare in moto da un giorno ad un altro. Comunque in questa stagione sono solo, così non potranno dire che sfrutto i dati del compagno di squadra.."
Difficile anche solo pensarlo in quanto Bayliss ed Haga è notorio che prediligono una ciclistica abbastanza estrema, cosa che non permette al romano di guidare al meglio. Perché un 2010 così sotto tono?
In fondo la 1098 non era drasticamente cambiata eppure il Team Xerox ha fatto spesso acqua da tutte le parti.
"Premetto che non voglio fare polemiche ed è inutile rinvangare il passato, dico soltanto che nel 2009 Nori è arrivato secondo a 6 punti da Spies ed io terzo con 14 podi di cui due sul gradino più alto. Squadra vincente non si cambia..peccato che l'anno scorso ambedue abbiamo avuto una montagna di problemi e badate bene la moto, anche se migliorata in alcune cose, era sempre la stessa. Sappiamo poi cosa è successo a fine stagione, ognuno ci rifletta e veda di trarre le proprie conclusioni."
A fine 2010 c'è stato un interessamento da parte di alcuni team per passare in Moto2 o in GP? "Onestamente no anche perché io voglio prima vincere in Superbike dove c'è un ambiente fantastico e dove mi trovo bene. Ho cercato subito la migliore soluzione possibile e sono molto contento della scelta fatta."
E' stato difficile ripartire da zero con tecnici diversi e una moto nuova? "Dopo tre anni di bicilindrici il passaggio non è immune da problemi. Anche Biaggi prima di diventare vincente con l'Aprilia ha dovuto far passare del tempo per azzerare i parametri acquisiti con la Ducati del Team Sterilgarda, diciamo che stiamo progredendo costantemente. Il feeling con i tecnici ora è eccellente, mi manca ancora un po' con la mia GSX R ma ci stiamo avvicinando ai migliori. Abbiamo un obiettivo: quella di finire nelle prime cinque posizioni e credo che questo sia alla nostra portata. Per me è importante stare lì davanti ed andare a podio e sono sicuro di poterlo fare anche se non sarà facile."
Peccato per quella Superpole sfortunata ad Assen "Io penso che sia l'ora di finirla con certi atteggiamenti in pista!"
In che senso? Alludiamo per caso a quanto successo a Donington nell'ormai famoso diverbio Biaggi/Melandri o al nuovo caso che ha visto nuovamente coinvolto il campione del mondo in carica con il proprio compagno di squadra Leon Camier? "Allora: la Superpole è una formula vincente e spettacolare, ma bisogna stare attenti. Può capitare in effetti di avere un problema ed ostacolare un avversario in maniera incolpevole, ok ci si innervosisce ma alla fine tutto si risolve. Purtroppo c'è qualcuno che fa finta di non vedere le bandiere blu che ti avvisano dell'arrivo di un pilota molto più veloce di te e fanno i furbi. Io vengo dalle minimoto e mi ricordo che c'era un commissario, Tamagnini se non vado errato, che ci massacrava di rimproveri per questo…ed anch'io ne ho presi di richiami! Ho imparato la lezione da piccolo e sto attento, qualcuno no, e questo sì che è grave."
Sei stato ostacolato nelle qualifiche al Dutch TT ok, (Badovini ndr), ma senza quel problema quale poteva essere il tuo reale risultato e cosa ci dici delle tue due manche? "Partire dalla quarta fila è sempre un grosso problema e nei primi giri per rimontare rischi di distruggere le gomme. Avevamo fatto un eccellente lavoro con i ragazzi della squadra nel week end ed il podio era alla nostra portata. C'è rammarico, ovvio, ma sono anche contento in quanto la moto aveva un buon setting generale ed ho girato con tempi assai vicini ai primi."
Tra poco c'è Monza, un tracciato favorevole alle quattro cilindri, cosa ti aspetti? "Non diamo per scontato che il risultato sia facile e la Ducati, vedrete, che non sarà così indietro come vogliono far credere. Puntiamo al podio questo sicuro e voglio fare bene anche in Superpole..problemi logistici a parte…"
Cosa ti senti di dire ai tuoi detrattori? "Sono cresciuto come uomo e come pilota, parto per vincere ed ho una squadra che crede e lavora con me e per me, nient'altro!"
Ai tuoi fan? "Ragazzi venite a Monza e fate il tifo per i piloti italiani, magari con qualche striscione in più per Uragano Mich"

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