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Assen: una per uno fa male a Spies

foto Alex Photo il 26/04/2009 in Sbk

La terza corsa gettata al vento con una caduta. Così Spies, dominatore in Gara-1, ha rovinato tutto in Gara-2. Haga, con un secondo e un primo posto è sempre più solo in vetta alla classifica. Due podi anche per Haslam

Assen: una per uno fa male a Spies
Duello magnifico fra Haga e Spies in gara-1, finito troppo presto in gara-2
Assen – Spies batte Haga nel primo duello ma poi cade in gara due. Il giapponese si prende immediata rivincita e la Ducati è già in fuga verso il titolo Mondiale. Dopo quattro GP sale a quota 180 mentre Spies resta a 120, un margine che sarà difficilissimo (se non impossibile…) recuperare. L'Aprilia brilla a metà, fermandosi per la rottura della frizione dopo il quinto posto (insperato) di Biaggi in gara uno.
Rivoluzione in casa Honda: sulla pista di casa Ten Kate la cugina-rivale Stiggy piazza Leon Haslam due volte sul podio (terzo e secondo). Delusione nel team Alstare: l'inizio di Neukirchner nella prima manche era stato entusiasmante e si stava mettendo bene anche la seconda, ma una caduta prima, e un "dritto" poi hanno messo il tedesco e la sua Suzuki fuori causa.
Il GP d'Olanda rimarrà nella storia del motociclismo con un episodio che ha tenuto tutti col fiato sospeso per tanti lunghissimi – eterni – secondi: il sorpasso di Spies su Haslam sul finire di Gara-1. Mai visto una cosa del genere in tanti anni: i due piloti hanno percorso due curve e un rettilineo incrociandosi, sfiorandosi, mentre le moto procedevano ad altissima velocità. Forse si sono anche guardati, magari uno avrà mostrato i denti all'altro o gli avrà indirizzato un "moccolo". Chi lo sa... Poi uno, il più forte o quello che in quel momento era favorito dalla traiettoria, ha vinto il duello e l'altro – Haslam – ne è uscito almeno apparentemente un po' frastornato. Noi, abbiamo respirato dopo una lunga apnea e abbiamo applaudito a scena aperta.
Un ultimo cenno che non potevamo tralasciare: il terzo posto di Smrz in Gara-2, un risultato che fa bene allo sport, perché – a prescindere dalla gara bellissima condotta da Fabrizio fino a quel momento – tutti tendiamo sempre a fare il tifo per il più debole quando si scontra col più forte. Complimenti al ragazzo Ceko, al Team Guandalini e al sempre entusiasta Chili, che vorrebbe fare di Smrz il suo successore. Dacci dentro, Pierfrancesco!
Assen: una per uno fa male a Spies
Il podio di Gara-1
Assen – Cielo leggermente nuvoloso al via di gara-1 ma rischio pioggia che pare scongiurato. Temperatura asfalto 20°C, in linea coi valori delle prove. Le tribune di Assen sono stracolme. Prima del via i protagonisti espongono lo striscione "Forza Abruzzo" per solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto. A Monza ci sarà un'asta di caschi e tute con incasso devoluto alla protezione civile.
Partenza molto regolare con Spies che prende subito il comando delle operazioni inseguito da Neukirchner, Smrz e Haga. L'Aprilia di Biaggi parte bene: settima. Primo volo di Hill a metà del primo giro; continua il momento negativo del britannico della Honda Althea. Al primo passaggio davanti al traguardo Spies ha già 1"6 secondi su Haga ma non riesce a scrollarsi di dosso Neukirchner. Fabrizio è ottavo davanti a Biaggi. Subito fuori anche l'altra Suzuki di Kagayama per incidente.
Al secondo giro, nella parte più lenta, Haga passa Smrz e prova a ricucire lo strappo da Spies realizzando il giro più veloce in 1'39"039, nuovo primato di Assen. Alla fine del terzo giro è ancora Haga il più veloce, 1'38"861. Ma il ritmo di Spies è quasi identico e il texano difende 1"3 di margine. In mezzo ai due sfidanti resta Neukirchner. Nelle posizioni retrostanti Fabrizio attacca e supera Smrz balzando in sesta posizione.
Dopo cinque dei ventidue giri previsti, Haga si ricongiunge a Spies e Neukirchner: è confronto diretto. Intanto scivola Checa, che era solo dodicesimo, lasciando al grande Leon Haslam, quarto a meno di due secondi dalla testa, il compito di tenere alto l'onore della Honda. Eccellente anche l'avvio di Sykes quinto, a 2"8 dal compagno di squadra Spies. Anche Biaggi passa Smrz e mette nel mirino il sesto posto di Fabrizio.
Al settimo passaggio alla chicane Neukirchner perde aderenza in chicane e vanifica la seconda posizione Suzuki. Adesso è di nuovo Spies contro Haga. Dietro continua il furibondo derby romano tra Fabrizio e Biaggi sempre più vicino. Fermi ai box Iannuzzo e Baiocco per problemi tecnici. Neukirchner riprende la pista, ultimo a circa venti secondi dalla zona punti. Haga comincia a farsi vedere al nono giro, ma Spies non molla mentre Haslam ormai è a 1"2 dai battistrada.
A metà gara esatta Haga è sempre più vicino al texano mentre Haslam ritocca il primato della pista con 1'38"730 e si congiunge al duo di testa. Biaggi passa Fabrizio e si installa al quinto posto, risultato insperato per l'Aprilia dopo le difficili qualifiche.
Al tredicesimo giro Haga passa Spies al tornante Strubben e la curva dopo anche Haslam si sbarazza dell'americano. Biaggi resta quinto a 10 secondi dalla testa della corsa, mentre Nakano scivola, era soltanto quindicesimo. Due giri più tardi il gruppo di testa si allunga, Haga prova a scappare ma Haslam e Spies non cedono. Biaggi gira allo stesso ritmo dei tre davanti, ma Sykes (quarto) difende tre secondi di margine. Fabrizio invece finisce nelle grinfie di Smrz, Laconi e Rea arretrando al nono posto.
Il ritmo si alza improvvisamente; i tre davanti girano in 1'40" mentre Biaggi resta inchiodato su 1'39"5, a 9 secondi da Haga. A tre giri dalla fine Spies si avventa su Haslam, le carene si sfiorano in due curve consecutive finchè il texano, di forza, non passa: strepitoso sorpasso!
Spies prova a recuperare su Haga che a due tornate dalla fine ha 6 decimi di vantaggio. Ultimo giro da favola: Spies raggiunge Haga e nella parte più veloce lo infila di slancio conquistando la quarta vittoria, sicuramente la più pesante. Haslam completa il podio, l'ottimo Sykes difende la quarta posizione da un Biaggi rinfrancato dalla resurrezione RSV4. Fabrizio finisce nono dietro Smrz, Rea e Laconi.
1 Spies B. Yamaha YZF-R1 in 36'31.338
2 Haga N. Ducati 1098R a 0.154
3 Haslam L. Honda CBR1000RR a 0.779
4 Sykes T. Yamaha YZF-R1 a 8.775
5 Biaggi M. Aprilia RSV4 a 11.275
6 Smrz J. Ducati 1098R a 16.126
7 Rea J. Honda CBR1000RR a 19.555
8 Laconi R. Ducati 1098R a 19.760
9 Fabrizio M. Ducati 1098R a 23.006
10 Corser T. BMW S1000-RR a 24.285
11 Byrne S. Ducati 1098R a 26.003
12 Muggeridge K. Suzuki GSXR-1000 a 27.814
13 Neukirchner M. Suzuki GSXR-1000 a 36.962
14 Xaus R. BMW S1000-RR a 39.025
15 Kiyonari R. Honda CBR1000RR a 41.505
16 Roberts B. Ducati 1098R a 41.810
17 Tamada M. Kawasaki ZX-10R a 50.186
18 Easton S. Kawasaki ZX-10R a 55.567
19 Checa D. Yamaha YZF-R1 a 56.425
20 Salom D. Kawasaki ZX-10R a 1'05.169
21 Resch R. Suzuki GSXR-1000 a 1'37.663
Assen: una per uno fa male a Spies
Il podio di Gara-2
Assen - Atmosfera tesa sulla griglia di gara due perché molti hanno bisogno di rivincita. La Ducati ha visto andare in fumo la vittoria a due giri dalla fine, la Honda Ten Kate ha subìto una severa lezione dai cugini della Stiggy. Cielo leggermente nuvoloso, asfalto sui 33°C, quindi più caldo rispetto alla sfida precedente. Non parte Shinya Nakano che nella caduta ha picchiato di nuovo sulla spalla sinistra fratturata a Valencia: non ci sono nuovi danni ma meglio non prendere rischi in vista di Monza.
Haga scatta molto meglio di prima, ma al tornantino Spies lo supera all'interno. Intanto Biaggi rallenta, sull'Aprilia si è rotta la frizione. Al primo passaggio sul traguardo Spies comanda ma in fondo al rettilineo il texano perde l'avantreno e vola via, nello stesso punto di sabato. Haga adesso è incalzato da Neukirchner e Haslam e Fabrizio. Alla fine del terzo giro Haslam infila Neukirchner, che però risponde alla curva successiva tirandosi dietro Fabrizio. Tutto questo mentre Haga realizza il giro veloce, 1'36"680, ed è già in fuga. Ancora pochi attimi e Fabrizio passa Neukirchner, che prova a rispondere ma finisce nella via di fuga della chicane veloce dietro al paddock, recriminando contro l'italiano.
Grande partenza anche per Smrz che resta incollato a Fabrizio e Haslam, quindi in lotta per il secondo posto. Haga dopo cinque giri ha già 2"5 di margine e dà l'impressione di poter dominare. Al settimo giro finisce a terra Règis Laconi che era ottavo: il francese si rialza e riprende la corsa. Fabrizio fa un po' da tappo ad Haslam, che si fa vedere ma non riesce a passare il romano fortissimo in staccata. Intanto il vantaggio di Haga sale a 3 secondi. Lotta in famiglia Honda Ten Kate: Rea passa Checa e si installa in sesta posizione. La BMW si affaccia nella top ten con Troy Corser che però gira un secondo più lento di Haga.
L'uscita di scena di Spies ha tolto parecchio interesse, la novità sono Scassa e Baiocco per la prima volta in stagione a ridosso della zona punti. Al giro undici Kiyonari rientra ai box, vittima dell'ennesima rottura della sua CBR-RR. Disatro Kawasaki: Tamada torna nel garage, Easton (sostituto dell'infortunato Parkes) è fuori per incidente.
Al tredicesimo passaggio Haslam riesce a sbarazzarsi di Fabrizio ma ormai Haga ha più di 4 secondi di vantaggio e il destino della corsa pare ampiamente segnato. Nel primo giro con pista libera il britannico guadagna solo un decimo. Intanto Sykes, in rimonta, raggiunge e passa Rea. Le posizioni sono ormai delineate, Haga non corre rischi, Haslam è pago del secondo posto. Resta in bilico il terzo posto tra Fabrizio rallentato da problemi alle braccia e l'aggressivo Srmz, desideroso di portare la sua RS privata davanti alla seconda F09 ufficiale. Dietro cresce il ritardo della BMW, nonostante Corser sia decimo.
Haga conclude a braccia alzate precedendo Haslam. Dietro di loro Fabrizio rallenta improvvisamente: la sua F09 lo ha tradito in extremis costringendolo a cedere il podio ad un esultante, ma Smrz, che precede Rea, Sykes e Checa. Primi punti iridati per Baiocco e Scassa.
1 Haga N. Ducati 1098R in 36'31.712
2 Haslam L. Honda CBR1000RR a 2.678
3 Smrz J. Ducati 1098R a 4.603
4 Fabrizio M. Ducati 1098R a 8.981
5 Rea J. Honda CBR1000RR a 12.104
6 Sykes T. Yamaha YZF-R1 a 14.575
7 Checa C. Honda CBR1000RR a 17.449
8 Byrne S. Ducati 1098R a 17.729
9 Neukirchner M. Suzuki GSX-R a 18.167
10 Corser T. BMW S1000-RR a 25.056
11 Xaus R. BMW S1000-RR a 32.617
12 Kagayama Y. Suzuki GSX-R a 32.688
13 Roberts B. Ducati 1098R a 37.415
14 Baiocco M. Kawasaki ZX-10R a 55.088
15 Scassa L. Kawasaki ZX-10R a 55.325
16 Laconi R. Ducati 1098R a 1'18.514
17 Resch R. Suzuki GSX-R a 1'30.780
Assen: una per uno fa male a Spies
Il podio della Supersport
Assen – Cielo leggermente velato per il via delle Supersport, temperatura primaverile e asfalto a 22°C, identiche condizioni delle qualifiche. Lai si è allineato in ritardo e parte dalla pit lane. Sofuoglu parte benissimo sorprendendo il poleman Cruthlow solo decimo al primo rilevamento. Al primo passaggio il turco guida il plotone davanti a Lascorz, Pitt, Laverty e all'ottimo McCoy con la Triumph. Primo italiano Roccoli solo decimo in scia a Crutchlow. Al secondo passaggio le Honda Ten Kate sono davanti co Sofuoglu e Pitt ma Crutchlow realizza il giro record, 1'41"493, e sale al settimo posto ad appena 1"359 dalla vetta. Intanto McCoy, partito in anticipo, viene richiamato per scontare la penalità ride through.
Il gruppo sfila via compatto con Pitt che supera il compagno di squadra costretto a cedere terreno anche a Lascorz. Ma con dodici piloti in due secondi i cambiamenti di posizione sono continui: nel mucchio ci sono anche Pirro e Roccoli. Al quarto passaggio è la Kawasaki di Lascorz a mettere fuori la testa; lo spagnolo precede Laverty, Pitt, Sofuoglu, West e Crutchlow ormai attaccato al trenino dei migliori: per le Honda Ten Kate ormai è dura anche sulla pista di casa.
McCoy torna ai box per la penalità rientrando in 29° posizione, mentre Crutchlow a suon di giri veloci sale al quarto posto a meno di un secondo dal leader Lascorz. Al sesto passaggio è Laverty a prendere le redini della corsa, mentre Sofuoglu passa in quinta posizione e sembra in difficoltà, ormai incalzato anche da Foret che lo supera nella parte lenta del tracciato. Al giro otto Laverty finisce fuori linea nella parte veloce sfilato da Lascorz, Pitt e Crutchlow. Dietro di loro Foret si fa sotto vanamente inseguito da Sofuoglu. Pirro supera Roccoli ed è undicesimo.
Al decimo giro West rallenta improvvisamente arretrando in undicesima posizione mentre Lascorz dà l'impressione di poter prendere il largo lasciando Laverty e Pitt ai ferri corti tra di loro. Ma non funziona: Laverty torna subito sotto e ripassa al comando mentre Crutchlow segna il nuovo record in 1'41"268. La corsa resta bellissima, con sette piloti in 1"8!
Lascorz si riprende lo scettro al giro quattordici tirandosi dietro Foret tornato di nuovo al vertice dopo un inizio di stagione in tono minore. Al giro sedici le due Yamaha si ostacolano al tornante Strubben, Pitt entra all'interno ma vola via ferendosi al gomito sinistro. Laverty e Lascorz intanto guadagnano un paio di secondi su Sofuoglu, Crutchlow, Foret e Aitchison.
Al giro venti dei ventuno previsti Lascorz infila Laverty, ci prova anche Crutchlow che però sbanda e si salva per un pelo. Si decide tutto all'ultima tornata. Lascorz è in testa, Laverty deve difendersi dall'attacco di Crutchlow, chiude la porta e all'ultima chicane si butta dentro superando lo spagnolo all'interno. Non è finita: Crutchlow esce più forte e soffia il secondo posto allo spagnolo. Laverty bissa il successo di Losail, ma Crtuchlow adesso è solo in testa al Mondiale con sei punti sull'irlandese. Perde terreno Sofuoglu preceduto anche da Foret.
Pirro, decimo, è il miglior italiano; Nannelli si piazza tredicesimo dopo un bel duello con Roccoli finito dietro di lui.
1 Laverty E. Honda CBR600RR in 35'45.160
2 Crutchlow C. Yamaha YZF-R6 a 0.107
3 Lascorz J. Kawasaki ZX-6R a 0.178
4 Foret F. Yamaha YZF-R6 a 1.777
5 Sofuoglu K. Honda CBR600RR a 1.901
6 Aitchison M. Honda CBR600RR a 5.492
7 West A. Honda CBR600RR a 12.551
8 Veneman B. Suzuki GSX-R600 a 12.841
9 Harms R. Honda CBR600RR a 13.567
10 Pirro M. Yamaha YZF-R6 a 19.657
11 Vostárek P. Honda CBR600RR a 24.316
12 Nannelli G. Triumph Daytona 675 a 25.803
13 Roccoli M. Honda CBR600RR a 26.255
14 Fujiwara K. Kawasaki ZX-6R a 26.439
15 McCoy G. Triumph Daytona 675 a 44.902
16 Vos A. Honda CBR600RR a 52.814
17 Holland R. Honda CBR600RR a 52.959
18 Dell'Omo D. Honda CBR600RR a 58.793
19 Bos K. Yamaha YZFR6 a 1'04.653
20 Van Nieuwenhuizen M. Yamaha YZF-R6 a 1'08.049
21 Lai F. Honda CBR600RR a 1'08.111
22 Guerra Y. Yamaha YZFR6 a 1'08.389
23 Van Poppel T. Yamaha YZF-R6 a 1'25.061
Assen: una per uno fa male a Spies
Il podio della STK 1000
Assen – Maxime Berger, diciannovenne di Digione, dopo aver dominato le prove ha vinto la seconda gara della Coppa del Mondo Stock ad Assen. Il francesino della Honda Ten Kate ha rimediato in quattro giri una partenza non felice, si è avventato sul battistrada Javier Fores, neoacquisto della Kawasaki Pedercini, e la gara è praticamente finita lì. Berger ha controllato la situazione senza incertezze tagliando il traguardo a braccia alzate: l'ex campione europeo Stock 600 strappa la prima posizione in campionato a Claudio Corti. Il vincitore di Valencia aveva fatto sperare con un buon avvio (secondo dietro Fores) ma poi ha perso posizioni lasciando strada anche al ducatista Simeon, al francese Barrier e allo stesso Fores in crisi nel finale. Corti adesso occupa il terzo posto nella Coppa del Mondo, con 36 punti, cinque in meno di Berger e a quattro lunghezze da Simeon: il comasco della Suzuki Alstare però giocherà in casa il prossimo round di Monza.
Olanda non troppo fortunata per Davide Giugliano e la MV che non riesce a partire: in Spagna la frizione si era rotta al via, stavolta il danno è stata "solo" un cattivo avvio che ha precipitato il romano al 17° posto al primo passaggio. Da lì Giugliano ha cominciato a rimontare furiosamente, girando con lo stesso ritmo di Berger e in diverse occasioni anche meglio. A tre giri dalla fine è arrivato in scia a Corti ma nel finale la F4 ha rallentato vistosamente relegando Giugliano in ottava posizione, dietro anche a Baz e Jones.
Daniele Beretta, alla seconda uscita in Stock 1000 con la Ducati ufficiale, è arrivato undicesimo precedendo Andrea Antonelli (Yamaha Trasimeno). Fuori dai punti Michele Magnoni partito in ultima fila per ritardata uscita dalla corsia dei box.
Non decolla la stagione Aprilia che a livello Stock è ancora a distanza siderale dalle avversarie: Federico Sandi è arrivato 46 secondi dopo la Honda (29° posizione), Federico Biaggi è caduto. Stessa situazione per la KTM che ha portato al traguardo solo lo spagnolo Tutusaus (30° posto) mentre Sacchetti è scivolato.
1 Berger M. Honda CBR1000RR in 22'19.407
2 Simeon X. Ducati 1098R a 3.431
3 Barrier S. Yamaha YZF-R1 a 4.240
4 Fores J. Kawasaki ZX-10R a 4.369
5 Corti C. Suzuki GSXR-1000 a 7.504
6 Baz L. Yamaha YZF-R1 a 10.191
7 Jones G. Yamaha YZF-R1 a 10.604
8 Giugliano D. MV Agusta F4 a 11.050
9 Burrell B. Honda CBR1000RR a 11.287
10 Schouten R. Yamaha YZF-R1 a 11.378
11 Beretta D. Ducati 1098R a 18.964
12 Antonelli A. Yamaha YZF-R1 a 20.246
13 Jezek O. Honda CBR1000RR a 20.811
14 Lammert D. Suzuki GSXR-1000 a 21.381
15 Ortega I. Kawasaki ZX-10R a 21.498
16 Mähr R. Suzuki GSXR-1000 a 21.868
17 Magnoni M. Yamaha YZF-R1 a 22.719
18 Kerkhoven A. Yamaha YZF-R1 a 23.394
19 De Boer Yamaha YZF-R1 a 23.784
20 Bridewell T. Yamaha YZF-R1 a 26.965
21 Black G. Yamaha YZF-R1 a 28.241
22 Barragan S. Honda CBR1000RR a 30.458
23 Morelli L. Kawasaki ZX-10R a 31.643
24 Napoleone L. Suzuki GSXR-1000 a 36.205
25 Nemeth B. Honda CBR1000RR a 36.955
26 Johansson H. Yamaha YZF-R1 a 40.076
27 Pouhair N. Yamaha YZF-R1 a 45.824
28 Bjork P. Honda CBR1000RR a 46.530
29 Sandi F. Aprilia RSV4 a 46.705
30 Tutusaus P. KTM RC8 R a 48.241
31 Vivarelli N. Honda CBR1000RR a 1'17.713
32 Thiriet P. Honda CBR1000RR a 1'22.681
33 Stoklosa M. Honda CBR1000RR a 1'24.660
Assen: una per uno fa male a Spies
Il vincitore della STK 600
Assen – Festival degli errori nella seconda prova dell'Europeo Stock 600. E' veramente successo di tutto nella gara dei ragazzini con appena venti partenti. Il fattaccio si è verificato all'ottavo dei dieci giri previsti. Danilo Petrucci, partito in pole, era davanti, incalzato da Marco Bussolotti. Alla variante Ruskenhoek, dietro il paddock, "Busso" ha ritardato la staccata, Petrucci ha chiuso la porta e il contatto è stato inevitabile. Gara finita e mille recriminazioni per entrambi.
Ma non era finita. All'ultimo giro Joey Litjens è transitato per primo sul traguardo facendo alzare in piedi il gran pubblico delle tribune che pregustava il successo olandese di giornata. Nella parte veloce Vincent Lonbois è passato davanti, prima di incappare in un rovinoso scivolone nella curva successiva. Per Litjens sembrava fatta perché il britannico Gino Rea, pupillo di Ten Kate, era staccato di una cinquantina di metri. Ignaro, Litjens ha ritardato al massimo la staccata all'ultima chicane finendo lungo e facendosi passare come un pollo dall'incredulo Rea.
Il podio è stato completato dal francese Jeremy Guarnoni con Eddi Lamarra quinto davanti a Dino Lombardi.
In classifica adesso comanda Rea con 41 punti mentre Petrucci, vittorioso a Valencia, resta fermo a 25 e scivola al quarto posto.
1 Rea G. Honda CBR600RR in 17'36.124
2 Litjens J. Yamaha YZF R6 a 0.363
3 Guarnoni J. Yamaha YZF R6 a 4.877
4 Kerschbaumer S. Yamaha YZF R6 a 10.028
5 La Marra E. Honda CBR600RR a 12.345
6 Lombardi D. Kawasaki ZX-6R a 13.139
7 Guittet B. Honda CBR600RR a 15.734
8 Van Leuven K. Yamaha YZF R6 a 16.738
9 Chmielewski A. Yamaha YZF R6 a 17.375
10 Morelli N. Honda CBR600RR a 17.853
11 Ott A. Yamaha YZF R6 a 18.127
12 Cecchini R. Honda CBR600RR a 28.240
13 Von Gunten C. Suzuki GSX-R600 a 31.546
14 Van Huisstede J. Suzuki GSX-R600 a 44.833
15 Manfrinati D. Honda CBR600RR a 53.374
16 Calero N. Yamaha YZF R6 a 53.498
17 Látr D. Honda CBR600RR a 58.199
18 Vrajitoru M. Yamaha YZF R6 a 1'31.789
19 Vrajitoru B. Yamaha YZF R6 a 1'56.419
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