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MotoGP Phillip Island: Vinales e il ritorno della Yamaha

Redazione
dalla Redazione foto MotoGP.com© il 28/10/2018 in Motogp

Maverick Vinales riporta la Yamaha alla vittoria. Sul podio la Suzuki con Andrea Iannone e la Ducati di Andrea Dovizioso. Fuori Marquez per un contatto con Zarco

MotoGP Phillip Island: Vinales e il ritorno della Yamaha
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Phillip Island è una pista speciale. Forse è quella più bella del mondiale. Lo scenario in cui sorge è incantevole e il tracciato è di quelli che piacciono ai piloti. Vincere qui ha un fascino indescrivibile, lo sa bene Maverick Vinales che ha colto un successo importante per sé e per la Yamaha che non vinceva una corsa da 25 gare (Assen 2017)

Un segnale confortante per il box di Iwata anche se la pista australiana esalta meglio di altre le caratteristiche della Yamaha. Lo spagnolo dal canto suo ha guidato come sa fare, prendendo sul finale del margine su un gruppo di inseguitori scatenato da cui sono usciti nell’ordine Andrea Iannone con la Suzuki e Andrea Dovizioso sulla Ducati.

“Sono veramente soddisfatto di come è andata la gara di oggi, ha commentato Dovizioso. Anche se sapevamo di avere una buona velocità, riuscire ad ottenere il podio è un’altra cosa. Sono contento di essermi messo subito nella posizione giusta in gara, perché partendo dalla terza fila qui a Phillip Island può succedere di tutto, come abbiamo visto. Invece con un po’ di fortuna sono riuscito subito a guadagnare posizioni e dopo qualche giro ero primo: non me lo sarei mai aspettato! Ho avuto quindi la possibilità di gestire le gomme e di arrivare a fine gara in una buona situazione, anche se eravamo tutti un po’ in crisi. Sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto: Phillip Island era un test fondamentale per capire la nostra competitività e ora sappiamo di aver fatto un bel passo avanti rispetto all’anno scorso.”

MotoGP Phillip Island: Vinales e il ritorno della Yamaha

Bautista si fa notare

Giù dal podio un sorprendente Alvaro Bautista capace di una grande gara sulla Ducati di Jorge Lorenzo (ancora fermo dopo l’infortunio) dopo un weekend difficile. “Dopo un fine settimana difficile, in cui sono caduto tre volte, questo quarto posto è una grande ricompensa, ha commentato Bautista. Arrivare in una nuova squadra e salire su una nuova moto proprio in questo circuito non era sicuramente facile, però credo che abbiamo lavorato bene insieme, facendo dei passi avanti in ogni sessione. Sono partito in gara molto concentrato e rilassato perché non mi ero posto nessun obiettivo se non quello di divertirmi guidando la Desmosedici GP18. Dopo una partenza abbastanza complicata sono riuscito a rimontare presto sul gruppo di testa e a lottare per le prime posizioni. Negli ultimi giri ho commesso alcuni piccoli errori ed ho perso il contatto con Dovizioso e Iannone, ma sono comunque molto contento del mio risultato finale, soprattutto per la squadra e per Ducati, che desidero ringraziare ancora una volta per la fiducia che hanno riposto in me.”

Concreto e veloce Alex Rins, quinto, che nel finale ha tenuto testa con la Suzuki alla Yamaha di Valentino Rossi, sesto. Grazie al risultato di oggi Dovizioso incrementa a 15 punti il suo vantaggio su Rossi nella classifica generale piloti.

 

MotoGP Phillip Island: Vinales e il ritorno della Yamaha

Fuori Marquez

Ha vinto la Yamaha, ma la corsa ha perso il poleman Marc Marquez. Con il settimo titolo in tasca il campione sulla sua Honda aveva mostrato nelle battute iniziali di aver tutto sotto controllo, poteva giocarsela, ma un contatto con Johann Zarco che lo ha tamponato finendo poi nella ghiaia con un volo pauroso, lo ha costretto al ritiro. La delusione per Marquez era molta, ma anche la consapevolezza che poteva andare peggio. Per il team HRC doppio zero visto che anche Dani Pedrosa non ha concluso la gara e Cal Crutchlow con la Honda del team LCR infortunato non ha preso il via. Peccato anche per Danilo Petrucci che dopo un'ottima partenza è andato fuori, impiegando la corsa per risalire posizioni ma fermandosi alla 12esima.

Chiudono nella top ten Jack Miller con la Ducati e Franco Morbidelli (primo pilota Honda e sempre più lanciato verso la conquista del titolo di Rookie of the year visto che Hafizh Syarin è caduto),  poi l’Aprilia di Aleix Espargaro e la KTM di Bradley Smith.

Prossimo appuntamento il GP Shell della Malesia, in programma sul circuito di Sepang dal 2 al 4 novembre prossimi.

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  • ga0102
    Solo due considerazioni, a freddo. Siamo proprio sicuri che la Ducati abbia fatto un grande affare ad assumere Petrucci per il 2019? Personalmente ci avrei visto meglio un Bautista o un Miller, due piloti che peraltro sono già nell'orbita Ducati. Sulla Yamaha, invece, mi viene da pensare che, se vuole vincere, forse farebbe meglio ad adattare la M1 più a Vinales che a Rossi.

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