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MotoGP, Barcellona: Marquez sette bello

di Matt Cape il 15/06/2014 in Motogp

Marc vince in casa, dopo 25 giri ricchi di sorpassi e duelli. Rossi comanda la corsa, ma chiude 2° grazie all'errore di Pedrosa all'ultimo giro. Lorenzo fatica a tenere il passo, giù dal podio

MotoGP, Barcellona: Marquez sette bello
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Il giallo e il rosso a Barcellona. Il 46 che lascia il posto al 93, progressivamente anche sulle tribune. Generazioni a confronto, in lotta, in uno spettacolo raro e prezioso. Perché il GP di Catalunya è uno show di quelli da ricordare. Merito dei quattro riders che oscurano di fatto tutti gli altri piloti in pista. Fin dal via tutti hanno occhi solo per i big, per Pedrosa che parte come un razzo, con Lorenzo che gli gira intorno, all'esterno per prendersi il comando. Per poco, perché è Rossi che attacca, passa e si mette a fare il ritmo.
Gli occhi di Valentino, attraverso la visiera chiara del casco, parlano di un campione con la fame di un ragazzino che vuole ancora dimostrare tanto. Ecco perché quando le Honda risalgono e si fanno sotto, il 46 resiste a colpi di staccate e tornando davanti negli incroci di traiettoria. Perde invece terreno Lorenzo, che scompare nella seconda metà di gara, arreso all'evidenza di un passo leggermente inferiore. Quanto basta per dire addio al podio, che resta un affare tra Rossi, Marquez e Pedrosa. Un testa-a-testa, con tanto di larghi, dritti in variante e posizioni restituite col braccio alzato per le bandiere gialle.

Col 93 che guida sporco e di traverso, ma sempre efficace. Marc non perde terreno, anzi attacca e passa al comando. Valentino vorrebbe replicare, per l'ennesima volta, ma è Dani che s'infila, con determinazione rara e all'improvviso. Livello altissimo e adrenalina, con le due Honda che non riescono a prendere distanza dalla Yamaha del 46. Fino alla fine, fino a quell'ultimo giro in cui Pedrosa esagera, toccando la posteriore del compagno di marca. Inevitabile l'imbarcata e la traiettoria larga per non cadere. Rossi è dietro e non si lascia scappare l'occasione di entrare, di prendersi il secondo posto sotto la bandiera a scacchi lì a pochi metri.

Finisce così: con Marquez che fa esplodere il tifo sulle tribune, festeggiando il settimo sigillo stagionale. Consecutivo e valido per scalare i 175 punti tondi in classifica. Con Rossi alle costole anche lì, come sul podio. Poi Pedrosa, che la prende con filosofia e, divertito più che battuto, spiega che va bene così. Una sconfitta che non brucia, perché in pista tutti hanno fatto vedere grandi cose. Lo stesso Valentino ammette di averci creduto, di aver pregustato un ritorno alla vittoria per cui invece bisognerà aspettare ancora. Intanto il Campione in carica ride e trionfa, consapevole di una concorrenza sempre più agguerrita e sempre più pericolosa. Già, ma l'era del 93 è appena iniziata.
Festeggia anche Alex Marquez, fratello talentuoso del campione di MotoGP, che in Moto3 centra la seconda vittoria in carriera, dopo essere scattato dalla prima pole della vita. Un successo di famiglia, per una festa a cui si aggrega volentieri un grande Enea Bastianini, 2° sul primo podio della carriera. Ragazzi veloci, appunto, che rappresentano già il futuro del Motomondiale.

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