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Parigi-Dakar: settima tappa

il 06/01/2001 in Altri sport

Esteve Pujol vince una frazione lunga e difficile, pur penalizzato di 8 minuti nel trasferimento. Meoni, veloce e sicuro, conquista il secondo posto e scavalca Roma in classifica generale

Parigi-Dakar: settima tappa
Fabrizio Meoni
Esteve Pujol vince una frazione lunga e difficile, pur penalizzato di 8 minuti nel trasferimento. Meoni, veloce e sicuro, conquista il secondo posto e scavalca Roma in classifica generale


di Piero Batini
, Foto Soldano-DPPI e Piero Batini




Smara (Marocco), 7 gennaio 2001 - Eccola, finalmente, la Dakar, quella corsa capace di sfornare continuamente sorprese ed episodi interessanti. Ecco Esteve Pujol che oggi vola e vince la speciale approfittando degli errori degli altri, poi si va a beccare una penalità in trasferimento e la paga con un addebito di otto minuti. Ed ecco ancora Fabrizio Meoni, che lascia parlare il cronometro per dire a tutti che aveva ragione lui, che il Marocco va preso con le molle.

Infatti i sassi e le enormi pietre che si trovano sulle piste marocchine oggi hanno cambiato un po' la faccia dalle Dakar. Ieri al bivacco c'erano sette KTM, arrivate tutte insieme; oggi ce ne sono meno della metà: le altre sono ferme lungo la pista, o arrancano verso l'arrivo della tappa più lunga fra quelle disputate sinora.

E se Atene (KTM) piange, Sparta (BMW) non ride. Nessuno lamenta un problema di motore: chi ha rotto il forcellone, chi il cerchio, chi ha fuso la mousse. Colpa delle rocce della velocissima speciale di 420 km.




Al chilometro dieci, all’uscita da un villaggio, Roma, partito per primo, sbaglia strada, trascinandosi in scia un gruppetto comprendente anche Sainct. "Ma dove vanno?" si chiede Meoni, e continua sulla pista giusta, senza strafare, ma veloce quel tanto che basta per chiudere secondo, in speciale ed in generale, a cinque minuti da Sainct, e mettersi alle spalle Roma, oggi solo sesto.

Al rifornimento, al km 180, si verifica un certo affollamento, dal quale trae vantaggio lo svedese Lundmark, che non si ferma e si piazza al terzo posto nella speciale. Arcarons prova a spingere a fondo la sua KTM, tocca i 190 km/h sul chott, ed è quarto. Il quinto posto di Sainct non fa testo, Degavardo settimo invece è una conferma del buon momento del cileno.

Aspettiamo Sala, Cox, Brucy, Tiainen, Despres, Escuder, perché ci raccontino le loro disavventure, ed onoriamo Gorrara, 15°, Maletti, 21° e Muratori, che ci riferisce della caduta di Cristanelli, al km 150 circa, nella quale il forte pilota veronese ha riportato la frattura di una clavicola.

Nella lista dei colpi di scena entrano di prepotenza persino i cronometristi, che diramano classifiche diverse a ripetizione. La tappa di oggi è appena finita, quando scriviamo queste righe, per cui sarà meglio tenere per ufficiosa la classifica fino alla sua conferma definitiva.
Parigi-Dakar: settima tappa
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