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Prove della redazione

Ducati Sport 1000 , Honda Hornet , Triumph Street Triple

Alfredo Verdicchio il 13/09/2012 in Prove della redazione
Ducati Sport 1000 , Honda Hornet , Triumph Street Triple
Ducati Sport 1000
992 cc / 67,7 kW (92 CV) / 2 cilindri a V di 90° / Euro 3
€ 11.000 c.i.m.
Honda Hornet
599 cc / 75,0 kW (102 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 7.890 c.i.m.
Triumph Street Triple
675 cc / 79,6 kW (108 CV) / 3 cilindri in linea / Euro 3
€ 7.595 c.i.m.

Amarcord e tecnologia si fondono nel settore più apprezzato dagli appassionati, quello delle naked. Ecco tre diverse interpretazioni sul tema

Prontiiii... Eccoci qua, tutti e tre schierati nemmeno fossimo a un gran premio: io in mezzo, alla mia sinistra Ric Spaccadritto e Gimmi Steccolungo sulla destra. Lo tengo sott'occhio perché è uno «sporco», di certo cercherà di farmi il solito scherzetto di spegnermi la moto allo scattare del verde. Ma stavolta sono pronto, se ci prova gliele mordo quelle mani... Partenzaaaa... Ma senti come sgasano 'sti due pomposi sputasentenze con le loro naked tutte muscoli e niente cervello uscite da qualche manga importato di straforo. Girano la chiave e gli si chiude la vena. Addirittura Spaccadritto è già in burnout... Lo so cosa ha in mente: vuole togliermi fiato e vista per fregarmi al via. Ma con gli occhiali giallo-nettezza urbana non mi freghi, vedo anche attraverso i muri, eheheheheh... Eee... Ve la faccio vedere io ai vostri tre e quattro cilindri al nandrolone. Io e il mio pompone oggi siamo una cosa sola, imbattibili: io penso e lei fa il resto. Aspettate solo che scatti il...» ...Verde! Nooooooo, non ci posso credere, è successo ancora. Mi sono auto distratto con un monologo degno del peggior supercattivone di qualche fumetto supereroistico e loro, bram,via come saette. Diamine come vanno quei ferri... E io qui ad arrancare. Se becco quello che ha detto che 90 CV su strada bastano e avanzano...» È così che ci siamo immaginati e abbiamo interpretato la foto di apertura, come fosse un fumetto, alla Joe Bar per intenderci. Anche perché le tre moto in prova si prestano alla perfezione al siparietto: giubbotto di pelle, casco aperto, sigaretta e via, in sella a queste degne eredi delle moto che negli Anni '70 e '80 facevano battere il cuore alla maggior parte dei motociclisti. E oggi come ieri, le naked sono ancora le moto più gettonate nell'affollato juke-box dueruotistico. Solo che la tecnica si è affinata (ma non evoluta dato che le soluzioni adottate sono di base sempre le stesse) e le prestazioni cresciute a livelli spropositati per l'utilizzo su strade normali. Non è un caso, infatti, che 'ste piccole pesti vengono anche definite «Streetfighters» per la loro parentela con le supersportive carenate. Da un punto di vista delle prestazioni le tre protagoniste sono però poco comparabili, o almeno lo sono solo la Honda Hornet e la Triumph Street Triple: dirette concorrenti, modaiole e soprattutto molto potenti.

Ducati: amarcord

La bolognese, invece, è la pecora nera, il bastian contrario nel partito delle naked da sparo. Lei fa la voce grossa ma va il giusto, spinge sotto ma non allunga troppo, va guidata in modo morbido, rotondo e non forzata a cercare il limite come invece accade sulle altre due. Insomma, una moto d'altri tempi come danno ad intendere le linee stesse ispirate all'antenata Ducati Sport 750: forme semplici abbinate a complementi vintage, lunga e schiacciata. Le mancano solo i soffietti sugli steli della forcella e sarebbe perfetta. Anche il motore è un pezzo di storia, pieno zeppo di «baffetti» per il raffreddamento proprio come sui propulsori di una volta. Qualche contaminazione il «pompone» però lo ha subito: c'è l'iniezione elettronica e per rientrare nell'Euro 3 adotta la doppia candela di accensione. Come per le sue progenitrici, anche sulla Sport 1000 non si sta proprio comodi, la moto di suo è rigida e con il motore a «L» i manubri sono lontani: per agguantarli bisogna sdraiarsi sul serbatoio che almeno è stretto e ben sagomato. La sella invece è un po' alta. Rétro fino alla fine, la Ducati tra le tre è anche quella che più ti fa «sudare»: nelle curve lente si fatica a svoltare perché si è troppo caricati col peso sui manubri e sulla sella si fatica a muoversi per le pedane alte ma avanzate. Sul veloce però trasmette un buon senso di stabilità mentre nelle fasi transitorie di accelerazione e frenata il comportamento delle sospensioni è poco armonico. Per godersela bisogna mantenere un ritmo da musica classica, allegro ma non troppo. In questo modo il comportamento della ciclistica si mantiene omogeneo, trasmettendo un buon feeling tra le curve. È quando si inizia a forzare che questa Ducati mostra qualche limite. La forcella si comporta bene sulle buche ma risulta fin troppo morbida quando si vuole utilizzare una guida di «forza», poco armoniosa. La molla di suo è abbastanza rigida ma è poco frenata d'idraulica sia in compressione sia nel ritorno. Così quando si spalanca in uscita di curva l'avantreno si alleggerisce troppo alla svelta, la moto tende ad allargare e si fatica a chiudere la traiettoria. In frenata, invece, offre poca resistenza al trasferimento di carico sull'anteriore, con la tendenza a chiudere lo sterzo quando si entra in curva ancora con i freni in mano. Insomma, se si guida sporco la Sport entra in crisi e il feeling con la ruota anteriore viene meno. Anche lavorando sulla coppia di ammortizzatori si stenta a trovare un buon compromesso. Di molla sono troppo rigidi e faticano a digerire le asperità a cui rispondono in modo troppo secco a discapito del comfort e del piacere di guida. Per fortuna il motore è molto sfruttabile, pronto a rispondere al comando del gas con un'erogazione molto piatta e lineare. Fastidiosi risultano la frizione e il cambio in puro stile Ducati: pesante da azionare la prima, duro ma davvero preciso e rapido negli innesti il secondo. Piace invece la frenata, con le pinze che mordono i dischi con decisione e in modo progressivo da subito.
Di tutt'altra pasta la Hornet targata 2007. Con lei la Casa di Tokyo ha giocato la carta del design e probabilmente a questo azzardo è legato il calo di vendite registrato. Non a tutti è andato giù l'abbandono delle linee classiche e rassicuranti dei modelli precedenti, ma almeno una cosa questa Hornet l'ha confermata: è ancora la moto più equilibrata tra le naked e con il nuovo telaio e il quattro cilindri strappato via alla CBR600RR si pone ancora tra le contendendi allo scettro di «miss naked». In sella tutto è al posto giusto, si avverte un assetto più «piatto» della moto, si sta ben inseriti a bordo e non troppo caricati sul manubrio, il che significa maggior comfort di marcia. Un appunto sulle pedane che, per chi supera il metro e 80, risultano poco distanti dal piano di seduta. A stupire sulla Hornet è il motore: anche priva di quel surplus di cc di altre concorrenti, risponde con una erogazione pronta e reattiva già dai 3500 giri, zona solitamente priva di sostanza per i plurifrazionati. Questa Hornet piace, piace parecchio. È la moto giusta per tutti perché il motore sa essere docile e cattivo allo stesso tempo. Non ha più lo «scalino» ai sette mila, ma sale di giri con rapida progressione e un allungo consistente. Nei curvoni veloci, poi, sfoggia una stabilità di percorrenza che convince per l'avantreno ben piantato a terra. Solo nel misto stretto quando c'è bisogno di rapidità nei cambi di direzione bisogna forzare un po', specie se a confronto c'è quel fulmine della Street Triple. Rispetto al modello precedente infatti è meno reattiva in ingresso curva, ma offre anche un comportamento meno impegnativo per i meno esperti. Difetti? Ne ha: il cambio in primis, poco fluido nei passaggi e non sempre preciso ai bassi regimi; la leva della frizione lontana e non regolabile; l'ammortizzatore posteriore privo di leveraggi progressivi che non avrebbero guastato, vista la risposta piuttosto secca della sospensione. A questa mancanza si contrappone il buon comportamento della forcella che garantisce sempre una buona stabilità e precisione dell'avantreno. Manca solo di un po' di scorrevolezza, per il resto filtra discretamente i colpi e sostiene con progressione quando si stacca forte in ingresso di curva. A proposito, anche in fatto di frenata la Hornet si conferma equilibrata: pronta ma morbida nell'attacco per non spaventare i neofiti, forte e decisa quando si va a tirare con forza la leva.

Street Triple: emozionante

L'inglesina è la rivelazione del 2007, nessuna naked è così svelta, compatta, precisa e divertente come lei. Non c'è storia. In sella, poi, ci si trova subito a proprio agio, con una posizione di guida perfetta, molto simile alla KTM Super Duke, soprattutto nella distanza sella-pedane azzeccata anche per i più alti. Ma è in movimento che questa streetfighter conquista. Il tre cilindri è un vero portento, sotto ha una castagna esagerata che ti tira fuori dalle curve con rapidità e forza. Ai bassi regimi è ruvido, nelle curve strette infastidisce il chiudi-apri troppo marcato e non mancano le vibrazioni sulle pedane. Ma ad una moto così si perdona anche questo. Nel misto è una vera peste, leggera e svelta nel tuffarsi dentro la curva e a prendere subito la corda. Anche qui il feeling con l'avantreno è immediato, la forcella fa sentire la ruota in mano, copia bene l'asfalto e nonostante sia un po' morbida offre un buon sostegno anche nelle frenate più decise. Solo nel veloce quando si spalanca il gas tende a perdere un po' la corda per i pesi distribuiti soprattutto sul posteriore e l'ammortizzatore tarato sul morbido che tende a schiacciarsi (ma in modo piacevolmente progressivo). Ottima la frenata, pronta, modulabile e molto potente: se si esagera con decisione lo «stoppie» è assicurato.

Dati Tecnici

 
Ducati Sport 1000
Ducati
Sport 1000
Honda Hornet
Honda
Hornet
Triumph Street Triple
Triumph
Street Triple

Motore

2 cilindri a L di 90° 4 cilindri in linea 3 cilindri in linea

Raffreddamento

aria liquido liquido

Alesaggio corsa

94,0x71,5 mm 56,7x42,5 mm 74,0x52,3 mm

Cilindrata (cc)

992,0 cc 599,0 cc 675,0 cc

Rapporto di compressione

10,0:1 12,0:1 12,6:1

Distribuzione

monoalbero a 2 valvole per cilindro bialbero a 4 valvole per cilindro bialbero a 4 valvole per cilindro

Alimentazione

iniezione elettronica con corpi farfallati da 45mm iniezione elettronica con corpi farfallati da36mm iniezione elettronica

Lubrificazione

carter secco carter umido carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

15 (riserva 3,5) 19 (riserva 4) 17,4 (riserva non disponibile)

Frizione

multidisco in bagno d’olio multidisco in bagno d’olio multidisco in bagno d’olio

Telaio

traliccio monotrave doppio trave

Materiale

acciaio alluminio alluminio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 43 mm-non regolabile forcella da 41 mm-non regolabile forcella da 41 mm-non regolabile

Sospensione post/regolazioni

due ammortizzatori-compl. regol. monoammortizzatore-precarico monoammortizzatore-precarico

Escursione ruota ant/post

120 mm/130 mm 120 mm/128 mm 120 mm/126 mm

Pneumatico ant/post

120/70-17 - 180/55-17 120/70-17 - 180/55-17 120/70-17 - 180/55-17

Freno anteriore

doppio disco da 320 mm doppio disco da 296 mm doppio disco da 308 mm

Freno posteriore

disco da 245 mm disco da 240 mm disco da 220 mm

Lunghezza

2.180 mm 2.090 mm 2.030 mm

Altezza sella

825 mm non disponibile 800 mm

Interasse

1.425 mm 1.435 mm 1.395 mm

Peso a secco

182 kg 173 kg 167 kg

Potenza max/giri

92,0 CV (67,7 kW)/8.000 102 CV (75,0 kW)/12.000 107,0 CV (78,6 kW)/X11.700

Coppia max/giri

9,3 kgm (91,2 Nm)/6.000 6,5 kgm (63,5 Nm)/10.500 7,0 kgm (69 Nm)/9.100

Prestazioni

Il commento del centro prove

I numeri parlano chiaro: la Ducati tra le tre è quella che meno punta sulle prestazioni ed è nettamente più lenta rispetto alle due seicento che, invece, si sfidano sul filo dei centesimi. Impressionanti i dati rilevati dal tre cilindri inglese che mette in mostra tempi di accelerazione analoghi alla «sorellona» Speed Triple. Da questa si differenzia solo per i valori della velocità massima e della ripresa dove i cc in più contano. La Hornet, nonostante le buone doti del suo quattro cilindri, non riesce a star dietro alla Triumph. Rispetto alla versione precedente, però, la nuova Honda migliora in tutti i suoi aspetti: 6 km/h in più nella velocità massima, mezzo secondo in meno nella prova di accelerazione 0-90 km/h e ben un secondo in quella del sorpasso 80-130 km/h. Per quanto riguarda i valori rilevati nella prova della frenata, le tre moto hanno fatto registrare dati piuttosto simili, ad avvalorare la bontà degli impianti frenanti apprezzata nell’uso quotidiano. Anche i dati relativi al peso rafforzano le sensazioni avute durante la prova delle tre moto: molto equilibrata la Hornet con valori simile a quelli di una sportiva; un pochino più «seduta» l’inglesina; nettamente più turistica la Sport 1000 che addirittura con il passeggero fa registrare il 56% di peso sul posteriore.

Curva di accelerazione

Ducati Sport 1000 , Honda Hornet , Triumph Street Triple

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 12 m/s
Temperatura aria 9 °C
Pressione atmosferica 996 mb
Temperatura asfalto 14°C

Rilevamenti

 
Ducati Sport 1000
Ducati
Sport 1000
Honda Hornet
Honda
Hornet
Triumph Street Triple
Triumph
Street Triple

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 195,3 km/h (34,0 s) 213,2 km/h (31,5 s) 21467,04 km/h (3208,8 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,7 s (168,7 km/h) 12,1 s (185,0 km/h) 11,68 s (19878,6 km/h)
0-1000 m 24,6 s (1888,2 km/h) 22,9 s (208,7 km/h) 212,34 s (23151,76 km/h)
0-90 km/h 3,7 s (53,1 m) 3,3 s (41,9 m) 3,21 s (4319,85 m)
0-130 km/h 6,8 s (148,5 m) 5,6 s (109,8 m) 5,23 s (1027,61 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 7,4 s (219,1 m) 784 s (218,6 m) 5,34 s (1360,26 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,3 s (75,2 m) 2,3 s (73,7 m) 2,53 s (8765,30 m)
50-0 km/h 2,3 s (23,1 m) 2,3 s (23,2 m) 2,4 s (243,5 m)

CONSUMO

Urbano 12,7 km/l 15,6 km/l 125,12 km/l
Extraurbano 16,9 km/l 17,9 km/l 156,15 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 18,5 km/l 16,7 km/l 185,27 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 205,0 kg 201,5 kg 191,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 46,0/54,0 50,5/49,5 49,5/50,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 44,0/5/56k,0g 46,5/53,5 45,5/54,5

Pagelle

 
Ducati Sport 1000
Ducati
Sport 1000
Honda Hornet
Honda
Hornet
Triumph Street Triple
Triumph
Street Triple

In sella

Sulla Street Triple si assume una posizione da naked aggressiva ma comoda nelle distanze sella-pedane. La Hornet è un pochino più seduta e comoda, mentre sulla Ducati si sta perennemente sdraiati sul serbatoio.
1.5
1.5
3.5

Comfort

Ammortizzatori rigidi e manubri scomodi per la Ducati. Tra le due «seicento» invece vince la Triumph, molto più abitabile per il pilota rispetto alla giapponese.
1.5
3.0
3.5

Dotazioni

Sono naked, moto semplici ed essenziali sia nella componentistica, sia negli accessori in dotazione. Solo la Ducati offre gli ammortizzatori regolabili anche nell’idraulica.
3.0
2.5
2.5

Qualità percepita

Honda e Triumph offrono un livello di finiture più che discreto anche se la strumentazione della giapponese sa un po’ di scooter. Meno curata la Ducati, dove gli scarichi sono fin troppo poveri visto il prezzo.
2.0
3.0
3.0

Capacità carico

Ora che lo scarico è finito sotto il motore la Hornet guadagna spazio per le borse laterali. I terminali sotto la sella sulla Triumph invece infastidiscono un po’. Praticità nell’uso in coppia ma sottosella inesistente per la Ducati.
3.0
3.0
2.5

Motore

La Street Triple non arriva alla lode perché ai bassi regimi ha troppo on-off. A chi ama i quattro cilindri quello della Hornet è il top. Un po’ fiacco il twin bolognese, troppo lineare e poco emozionale.
3.0
5.0
4.5

Trasmissione

La Ducati paga lo scotto di una frizione troppo dura da azionare, mentre la Honda soffre di imprecisione nelle cambiate rapide ai bassi regimi. Frizione morbida ma cambio duretto sulla Triumph.
2.5
3.0
3.0

Sospensioni

Sulla Sport non piace la forcella, troppo morbida e poco frenata, mentre gli ammortizzatori sono fin troppo rigidi. Morbide ma ben accordate tra loro sull’inglesina che offre comfort e precisione di guida. Stesso voto alla Honda dove convince la forcella ben sostenuta ma paga un ammortizzatore un po’ secco.
2.5
3.5
3.5

Freni

Le tre moto offrono spazi di frenata quasi identici. A cambiare è solo il feeling trasmesso: più progressiva la Honda, cattiva la Triumph, leggermente spugnosa la Ducati.
3.5
4.0
4.0

Su strada

È l’habitat naturale della Street Triple: rapidità, prestazione, precisione e tanta trazione sono i suoi plus. La Hornet segue a ruota con un comportamento meno esaltante ma più immediato. La Sport per piacere va portata con dolcezza, senza forzarla.
2.5
4.0
4.0

Versatilità

Qui la Honda si piazza al primo posto, si muove bene in città, diverte nelle strade di montagna ed è discretamente comoda anche in coppia. Più selettive la Triumph e la Ducati: la prima è una giostra su due ruote, l’altra si trova a suo agio negli spazi aperti.
2.0
4.0
3.0

Prezzo

La Sport 1000 non costa poco e non convince in alcune finiture. La Hornet nella sua categoria è la più cara, mentre la Street Triple offre prestazioni e divertimento al di sopra della media ad un prezzo in linea con la concorrenza. Alcuni accessori però dovrebbero essere di serie...
1.5
3.0
2.5

Pregi e difetti

 
Ducati Sport 1000
Ducati
Sport 1000
Honda Hornet
Honda
Hornet
Triumph Street Triple
Triumph
Street Triple

PREGI

Look rétro, Erogazione ai bassi, Cambio Erogazione fluida, Bilanciamento ciclistico, Prestazioni Prestazioni, Equilibrio dinamico, Freni

DIFETTI

Comfort limitato, Forcella morbida, Specchietti larghi Cambio duro, Forcella morbida On-off ruvido, Look troppo simile a quello della Speed Triple

Gallery

Ducati Sport 1000 , Honda Hornet , Triumph Street Triple
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