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CF Moto V5 250

il 13/09/2006 in Moto & Scooter

La moto automatica arriva dalla Cina, non colpisce per il look da custom asiatica ma per il fatto di montare un motore da scooter su di una ciclistica da vera moto. Le finiture non sono un granché, ma visto il prezzo sono accettabili

Di Andrea Figino, foto Marco Campelli, tester Fabio Cormio

Non nasconde le sue origini orientali, lo stile è quello delle custom che tanto vanno di moda nel paese dello Jing-Jang con tanto di sbarluccicanti cromature, una colorazione strana e una guida poco impegnativa anche nel traffico più caotico.
La V5 250 della CF Moto rientra perfettamente in questa tipologia di moto, anche se a ben vedere definirla una vera e propria moto potrebbe non essere corretto: difatti all’aspetto e alla ciclistica da moto si affiancano il motore a sbalzo e la trasmissione automatica da scooter che ne fanno un mezzo più vicino ad una vera moto automatica.

La cilindrata di soli 250 cc e la scarsa protezione dall’aria non ne fanno un mezzo adatto ad uno uso turistico, ma il quotidiano e i tragitti in tangenziale sono certamente alla sua portata.
Da guidare, poi, è facile ed immediata come uno scooter, basta agire sul gas e la V5 scatta con discreto brio grazie alla trasmissione ben tarata. Anche una volta lanciati, il motore rimane sempre pronto nella risposta al gas: a 90 km/h indicati si ha ancora una sufficiente scorta di potenza per affrontare eventuali sorpassi in tranquillità. Se poi ci si annoia si può azionare la radio di serie, che permette di memorizzare 9 stazioni radio AM/FM e di collegare il proprio lettore Mp3 alla presa USB nascosta sotto la sella.

Il passo lungo non infastidisce nella guida piuttosto stabile che, però, trova nelle pedane basse il vero limite fisico in curva: la V5 invoglia a piegare finché le gomme lo permettono, ma se non ci si vuol trovare senza scarpe, meglio affrontare le curve con un appiglio più tranquillo.
Convince la frenata, pronta e ben modulabile, mentre le sospensioni dalla breve escursione soffrono sul pavé.

Vedere una moto che scatta al semaforo solo di gas e con la voce di uno scooter non è da tutti i giorni e la V5 250 della CF Moto per questo attira parecchia attenzione. Ma la V5 è una moto che va anche … ascoltata, visto che tra gli accessori di serie, oltre all’antifurto, ha anche la radio AM/FM (lo stereo con il mangianastri è disponibile solo per il V3, l’altra moto automatica della CF Moto), con tanto di casse acustiche ai lati sotto il serbatoio, i comandi posti sulla piastra di sterzo e il cavo USB per collegare il proprio lettore Mp3: servizio completo come solo i cinesi sembra si possano permettere.

A parte il colore bronzeo del modello in prova e il look “China-style”, al prezzo di uno scooter 125 il V5 250 offre finiture più che sufficienti, le plastiche sono robuste e ben accoppiate e quelle cromate non infastidiscono poi tanto. Sotto, poi, si nasconde una vera moto: il telaio è un doppia culla in tubi di acciaio e sostiene il serbatoio in metallo da 16 litri; gli ammortizzatori sono a “corsa corta” e regolabili come le pedane del pilota (in plastica); i freni hanno dischi da 300 mm (davanti) e 220 mm (dietro) con pinze a doppio pistoncino; le ruote calzano pneumatici da 100/90-18” e 150/80-15”, la forcella con steli da 35mm è vera, con doppia piastra di sterzo su cui poggia la strumentazione classica nel look ma con tutte le informazioni necessarie, come l’indicatore della benzina.

A proposito, di quest’ultimo diffidate: non è molto affidabile e una volta che la lancetta si avvicina a 1/4 è meglio fermarsi a fare il pieno perché potrebbe lasciarvi a piedi da un momento all’altro.



In sella alla V5 si sta seduti come su una normale cruiser, comodamente sospesi a qualche spanna dall’asfalto, con la schiena dritta, le braccia vicine al corpo e le pedane avanzate ma non troppo. Una via di mezzo che non stanca la schiena dopo soli 5 km e che permette un buon controllo del mezzo anche quando si devono affrontare una serie di curve.
Le prime volte viene automatico cercare il cambio per inserire la prima, ma è un gesto che si disimpara in fretta, approfittando dell’impareggiabile comodità del variatore. Perché, qualunque cosa si dica, non c’è nulla di più rilassante nel traffico che dimenticarsi di mettere (e togliere) le marce.
Il motore, poi, non è malaccio: tenendo conto del peso elevato, la V5 sotto spinge discretamente, non è certo un fulmine in partenza e ripresa, però l’erogazione è pulita e lineare, non mette in difficoltà il neofita e non si soffre troppo il confronto con gli scooter.



Insomma, la V5 si comporta bene, è maneggevole, consuma poco e con la radio (che si sente bene fino agli 80 km/h indicati, ma fatica a prendere le stazioni) di serie vien subito voglia di mettersi in viaggio... In tangenziale però, perché di potenza ce n’è poca, i 120 km/h indicati sono parecchio al di sopra della reale velocità massima e se bisogna percorre tanti km ci si stanca: per la sella poco imbottita e per gli ammortizzatori “corti” xhe filtrano poco o nulla lo sconnesso.

La forcella funziona meglio, la taratura morbida digerisce meglio i colpi e anche se affonda parecchio quando si spremono i freni, la V5 non perde in stabilità. Con il baricentro basso, la V5 sfoggia grande maneggevolezza, la ruota davanti da 18'' dà stabilità sul veloce mentre tra le curve l’unico limite è dato dalle pedane basse: si tocca in fretta e in più si rischia di romperle visto che sono in plastica.
Nulla da eccepire sull’impianto frenante da moto vera, con entrambi i freni pronti, potenti e ben modulabili: solo nelle situazioni critiche bisogna fare più attenzione con il freno dietro che tende a bloccare se forzato.

* rilevamenti effettuati sulla nostra pista di Vairano (Pv)

CONDIZIONI DELLA PROVA

Cielo: coperto

Vento: assente

Temperatura aria: 18° C

Umidità: 33%

Pressione: 1004 mb

Temperatura asfalto: 33 ° C

RILEVAMENTI

CF Moto V5 250

Velocità a 1.500 m con partenza da fermo

97,2 km/h – 44,5 s

ACCELERAZIONE

0-400 m

21,6 s – 90 km/h

0-1000 m

44,5 s – 97,2 km/h

0-80 km/h

13,2 s – 201,1 m

PROVA SORPASSO

50-90 km/h

17,3 s – 362,8 m

FRENATA (compreso il tempo di reazione convenzionale del pilota, pari a 1 s)

90-50 km/h

2,6 s – 52,2 m (36,1 m)

50-0 km/h

2,5 s – 24,4m (13,9 m)

CONSUMI

Urbano

21,0 Km/l

Extraurbano

21,9 Km/l

Autostrada (130 km/h indicati)

22,6 Km/l

PESO in ordine di marcia con serbatoio pieno: 171,0 kg
Distribuzione masse con conducente: 37,5/62,5 %

Motore: 1 cilindro a 4 tempi, raffreddamento a liquido; cilindrata 244 cc. Capacità serbatoio carburante 16 litri. Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: finale a cinghia dentata. Cambio automatico CVT.

Ciclistica: telaio a doppia trave in acciaio; sospensione anteriore: forcella telescopica da 35 mm, sospensione posteriore, doppio ammortizzatore regolabile nel precarico.
Cerchi: anteriore x18”, posteriore x15”. Pneumatici: anteriore 100/90-ZR18, posteriore 150/80-ZR15. Freni: anteriore a disco singolo in acciaio da 300 mm e pinza a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.200, larghezza 900, altezza sella 720. Peso a secco 164 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 12 kW (16 CV), coppia 17,6 Nm (1,79 kgm) a 4.500 giri.

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