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SBK, Thailandia: Rea ha già messo il turbo

di Matt Cape il 21/03/2015 in Sbk

Haslam marca molto stretto la Kawasaki, pregustando una domenica da protagonista. Lowes alza il livello della Suzuki, Sykes patisce il confronto. Mentre le Honda le prendono da Bayliss...

SBK, Thailandia: Rea ha già messo il turbo
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Chi prima dell'Australia aveva scommesso su Rea come favorito per il titolo, ora conferma, rilancia e si frega le mani. Il britannico è talmente in forma e consapevole dei propri mezzi, che al parco chiuso - dopo aver stampato la pole in 1:33.382 - si dice scontento e insoddisfatto. "Si poteva fare meglio", commenta senza sorriso Jonathan, guardando gli 11 millesimi di vantaggio su Haslam. Un gap minuscolo, che però fa prevedere una grande lotta in gara! Un punto a favore di Leon, che inizia a capire davvero il potenziale dell'Aprilia e, di conseguenza, a prenderci gusto nel guidarla; nel tornare a frequentare le zone vip della classifica. Godendo sicuramente di un vantaggio in termini di prestazioni, che invece Alex Lowes non ha. La Suzuki deve fargli un monumento, per aver portato la GSX-1000R in prima fila, a +0.356. Cose che capitando quando si ha talento e ci si ritrova su una pista nuova per tutti...
Situazione che invece non agevola Sykes. L'altra metà del cielo verde Kawasaki, che quando sente la pressione, la competizione diretta, va un po' in palla. Al punto da prendere 1 decimo dalla suddetta Suzuki, ma ben +0.459 dalla prima piazza occupata dal compagno Rea. A Tom serve una strategia d'attacco immediata...
Mentre la bontà della RSV4 premia anche l'impegno di Torres, che con il quinto posto, a +0.698, riesce a tenere a bada la pattuglia Ducati. Ovvero Davies (+0.702) e Bayliss (7°, +0.952). Tra i due alfieri sulla Panigale R, ci sono solo 250 millesimi! E questo deve far riflettere tutti... Chaz, in particolare!

Soprattutto perché i campioni del mondo, di Supersport e Superbike, sono dietro. Van Der Mark emerge dalla SP1, poi prende +1.132, con Guintoli che gli mette il sale sulla coda, a +0.048. Due ragazzi buoni e motivati senza dubbi, ma che comunque lottano con una CBR1000RR non certo al top; consapevoli di dover affrontare una domenica particolarmente impegnativa.
Infine, notevole il decimo tempo di Mercado con la Ducati del team Barni e il 12° posto di Baiocco sulla rossa gestita da Althea. Mentre affonda De Puniet, finito (con la stessa Suzuki di Lowes) appena dietro a Camier con la MV Agusta. Marca che in Supersport, con Cluzel, si piazza però al 2° posto dietro al poleman Sofuoglu. Peccato invece per Zanetti, tradito dall'erba sintetica, scivolato dopo essersi aggiudicato il 4° tempo.

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