E' curioso scoprire che il tempo di 1:21.811, fatto segnare da Tom Sykes in questa Superpole di Laguna Seca 2014, sarebbe bastato all'inglese per classificarsi 7° sulla griglia della MotoGP, sulla stessa pista, ma nel 2013. Segno che le prestazioni di questa Kawasaki ZX-10R sono davvero al top. Anzi, forse troppo al top, per il livello dell'attuale Superbike, che guarda al futuro nell'ottica del contenimento dei costi, e quindi delle limitazioni di performance delle moto. Intanto, però, gli avversari pagano un pegno pesante. Prende infatti mezzo secondo Guintoli, che è ancora una volta il miglior inseguitore del leader della classifica iridata. Anche se Questa volta c'è uno scatenato Davies alle sue spalle, staccato di soli 45 millesimi.

E sul suolo USA, la lotta tra Aprilia e Ducati si è fatta davvero infuocata. Al punto che è "risorto" anche Giugliano, capace di fare praticamente lo stesso tempo del compagno di box. 38 millesimi di troppo, però, lo hanno relegano suo malgrado in seconda fila. Con Melandri pronto a fargli compagnia. Anche se sono svanite nel nulla le belle prestazioni fatte vedere dal ravennate nelle prime prove, con quel distacco di +0.893, che su una pista così corta adesso è abbastanza impegnativo. Ma per la gara Marco potrebbe essere di nuovo protagonista, facendo però attenzione anche all'esuberanza di Laverty ed Haslam, che lo seguono da vicino in griglia e che già si preparano a dare battaglia.

Un tracciato così tecnico, e il Cavatappi (la mitica curva in discesa), sono invece rimasti indigesti a Baz (caduto), Elias e Rea (caduto), che in SP2 si sono letteralmente persi, rimanendo ai margini della top ten. L'inesperienza ha condizionato invece la prestazione di Lowes, mentre gli applausi sono andati a Canepa che è risalito fino al 12° posto con la Panigale. Ovvero con la miglior EVO in pista.