di Marcello Pollini
, foto Fabrizio Porrozzi

Non è iniziata nel migliore dei modi la trasferta australiana dell'Aprilia per una sessione di test sulla pista di Phillip Island. La squadra ha trovato caldo e umidità (la temperatura dell'asfalto ha superato i 50°) ed è "mancato" all'appello Troy Corser, che si è aggregato solo due giorni dopo l'arrivo del team. La botta ad entrambi i talloni presa nell'ultima giornata dei test ufficiali a Kyalami ha continuato a tormentare il pilota dell'Aprilia nei giorni seguenti e, una volta tornato in patria, Troy si è rivolto al suo fisioterapista per cercare di risolvere il problema. Purtroppo il guaio si è rivelato più grave del previsto: una radiografia ha evidenziato una piccola ma dolorosa infrazione al calcagno del piede sinistro, che gli fa vedere letteralmente le stelle quando si sposta da una parte all'altra della moto facendo forza sulle pedane.

Così oggi ha potuto portare a termine solo una ventina di giri, facendo segnare al terzo passaggio 1'35"6, lontano dal record della pista che gli appartiene realizzato nel 1999 con la Ducati in 1'33"019.

Domani proverà lo stivale rinforzato che usa normalmente Laconi ma se il dolore continuerà l'Aprilia chiuderà i test con una giornata d'anticipo.

Il lavoro di sviluppo è finito così tutto sulle spalle di Regis Laconi, che ha provato il motore con i nuovi corpi farfallati e nuova mappatura. Poco attendibili le prove di gomme dato lo scarsissimo grip della pista. Il francese ha ottenuto come miglior crono 1'35"42, compiendo ieri 84 giri e oggi 92, e prendendosi un bello spavento ad una ventina di minuti dal termine delle prove: uno stormo di gabbiani ha invaso la pista e un volatile si è andato a schiantare contro il cupolino della sua Aprilia RSV mille rimanendovi incastrato fino al rientro ai box.