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SBK: Per la Benelli l’obiettivo è la Superpole

il 15/05/2001 in Sbk

L'ingegner Rosa, responsabile tecnico della Benelli svela a che punto è la Tornado 900. Bene a livello di ciclistica, c’è da lavorare sul motore

SBK: Per la Benelli l’obiettivo è la Superpole
In anteprima la Tornado nuda
L'ingegner Rosa, responsabile tecnico della Benelli svela a che punto è la Tornado 900. Bene a livello di ciclistica, c’è da lavorare sul motore






– Manca poco più di un mese all’esordio nel mondiale SBK della Benelli Tornado 900: a che punto siete come sviluppo della moto?
“Complessivamente siamo ancora un po’ dietro, ci vorrebbero altri tre mesi per presentarci come era nei progetti. Comunque stiamo lavorando sodo per poter fare una discreta figura. Diciamo che il nostro obiettivo è entrare nei sedici che faranno la Superpole”.

– Scendendo nell’analisi tecnica?
“A livello di ciclistica e distribuzione abbiamo raggiunto un buon risultato. Peter Goddard è abbastanza soddisfatto, segno che abbiamo lavorato nella giusta direzione. Il problema principale è il sovrappeso, che è di circa 10 kg, che significano qualche decimo in più sul giro. Aprilia, Honda e Ducati questo problema non ce l’hanno, anzi sono sottopeso e devono zavorrarsi per rientrare nel limite di 162 kg”.
– A livello di motore invece?
“In questo settore siamo decisamente più indietro, ma è normale che sia così. D’altra parte abbiamo cominciato a lavorare sul propulsore racing solo da febbraio e non sempre siamo riusciti a provare le evoluzioni in maniera continuativa per vari ritardi. Così ci presenteremo a Misano con solo 2.000-2.500 km di collaudo che sono effettivamente un po’ pochi”.

– Par di capire quindi che ci potrebbero essere problemi di affidabilità oltre che di scarsa potenza.
“Per quanto riguarda il secondo aspetto, è quello che ci preoccupa di meno. Innazitutto parliamo di potenza massima perché a livello di potenza ai bassi regimi siamo già a buon punto. Nei test a Misano abbiamo visto che l’accelerazione è già buona e questo è importantissimo perché quasi tutti i circuiti del mondiale sono guidati e non velocissimi. Non abbiamo grande velocità massima ma bisogna considerare che il nostro tre cilindri è in questo momento al 30-40% del suo sfruttamento e non dovremmo aver problemi a trovare altri 10-15 CV in questo mese che ci separa dalla gara”.




– Dicevamo però dell’affidabilità…
“ Questo è un enigma, perché intanto che non sperimenti non sai con sicurezza cosa può accadere. D’altra parte questo è un progetto interessante perché il motore a tre cilindri cerca di coniugare la potenza in alto del quattro cilindri con la guidabilità del bicilindrico, proponendosi come giusto compromesso. Anche a livello di fasatura degli scoppi abbiamo adottato un sistema inusuale per un tre cilindri, che prevede i tre scoppi in un giro e poi un giro morto. In pratica un procedimento simile al motore “big bang” utilizzato dalla Honda qualche anno fa, che garantisce un effetto di trazione simile a quello delle bicilindriche. Sicuramente avremo qualche problema a livello di stress strutturale perché sono molte le sollecitazioni che il basamento deve sopportare”.

– Il fatto di entrare nelle competizioni fermerà in qualche maniera lo sviluppo?
“Assolutamente no. Il lavoro a livello motoristico continuerà per tutta la stagione per poterci presentare competitivi nel 2002”
SBK: Per la Benelli l’obiettivo è la Superpole
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