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Di Pillo: "Il 2013 sarà l'anno di Melandri"

il 22/02/2013 in Sbk

A poche ore dal via della prima Superpole della stagione a Phillip Island la voce storica della SBK ai microfoni di Eurosport fa il suo pronostico

La Superbike ha ritrovato il suo cantore. Dopo un'assenza fin troppo lunga l'inconfondibile ed adrenalinica voce di Giovanni Di Pillo torna ad allietare e fare compagnia a tutti gli appassionati del mondiale delle derivate di serie: l'unico campionato dove in ogni gara c'è spazio per i sorpassi al limite, i risultati a sorpresa e lo spettacolo puro.
Il 57enne giornalista toscano che sin dai primissimi anni '90 con la sua competenza e la sua passione ha avvicinato tantissimi appassionati a questo campionato e al motociclismo in generale torna davanti al microfono a commentare la SBK sui canali di Eurosport. Nonostante qualche ammaccatura maturata in uno sfortunato incidente domenica scorsa durante una gara di enduro amatoriale in Maremma ( la Hell's Gate) che gli ha lasciato in eredità una triplice frattura della clavicola destra con interessamento radio, metatarso e mignolo: il mitico Giò nella notte fra sabato e domenica sarà regolarmente in cabina al fianco di Federico Toti per commentare il primo round del mondiale SBK da Phillip Island.
Di Pillo: "Il 2013 sarà l'anno di Melandri"
"Per me è un privilegio enorme ed una gioia incredibile tornare a commentare la Sbk in diretta e poter così proseguire quel filone di passione che mi accompagna e mi lega a questo campionato a cui devo tanto".

Non pensi che molti colleghi che si sono susseguiti in questi anni a commentare le gare di auto e moto debbano ringraziarti perché hai letteralmente creato dal nulla un modo differente di commentare il motociclismo?
"E' vero la stragrande maggioranza dei colleghi che hanno commentato le gare di moto o Formula 1 in questi ultimi anni hanno dichiarato di essersi ispirati alle mie telecronache. Prima di me d'altronde nessuno aveva urlato oppure si era fatto travolgere dalla passione coinvolgendo in questo modo lo spettatore a casa. Mi sono preso tante critiche inizialmente però col senno di poi devo dire che è stata una bella soddisfazione vedere che la strada che avevo intrapreso era quella giusta".

Il Mondiale che si appresta a cominciare questa stagione ha perso un personaggio importante come Max Biaggi ma lo spettacolo non mancherà di certo perché l'equilibrio regna davvero sovrano?
"L'anno scorso abbiamo assistito ad una stagione magnifica, mai prima d'ora il mondiale si era deciso per mezzo punto. il leit motiv della stagione 2012 è stata la rivalità feroce fra Biaggi e Melandri che è stata vinta da Max che proprio quando Macio sembrava avere in mano il mondiale, dopo il successo in Germania che gli aveva consegnato il primato. In quell'istante purtroppo Melandri si è spento collezionando solamente degli errori e lasciando il proscenio al duello a Biaggi che è riuscito a contenere anche il rientro di uno straordinario Tom Sykes. Quest'anno prevedo che a giocarsi il titolo saranno almeno quattro piloti: Laverty, Melandri, Checa e Sykes. Poi ovviamente occhio alle sorprese perché in nessun altro campionato un privato sconosciuto al debutto, come Baz, può indovinare la gara perfetta e salire sul gradino più alto del podio".

Dei quattro piloti che hai appena nominato ne hai uno che ti senti di mettere in una posizione di favore?
"Il 2013 deve essere l' anno di Marco Melandri. Per la prima volta negli ultimi sette anni corre con la stessa moto, lo stesso team e lo stesso gruppo di meccanici non ha più la pressione del duello tricolore con Biaggi insomma psicologicamente e globalmente ci sono tutti i presupposti perché riesca a conquistare quel mondiale che coronerebbe la sua carriera. L'unica incognita resta la spalla ma se quella tiene allora son dolori per gli avversari".

La sorpresa della stagione?
"Vado con Baz, un pilota che mi fa impazzire e che secondo me è uno dei prospetti più interessanti della categoria e Cluzel uno che con la Suzuki in grande ripresa può fare molto bene. Sul versante degli italiani invece punto sull'esplosione di Giugliano: il futuro è tutto suo".

Pronostico secco: il primo podio della stagione come te lo immagini?
"Difficile ma mi butto e dico: Melandri, Laverty e Sykes".

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