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A Magny Cours si festeggia!

di Luca Sordi, foto Alex Photo il 28/09/2011 in Sbk

Carlos Checa e la Ducati pronti a stappare lo spumante. Si lotta per le posizioni d'onore tra probabili rinunce e riscatti in zona Cesarini...

A Magny Cours si festeggia!
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Corsi e ricorsi dello sport. Dopo il consueto bagno di folla di Imola il Campionato del Mondo è pronto, sul tracciato di Magny Cours, a fare festa intorno a Carlos Checa. Nel 2008 l'ultimo anno per la Ducati targato Troy Bayliss, è stato il circuito transalpino a sentenziare ciò che nella gara precedente non era stato possibile a Vallelunga per una banale scivolata dell'asso australiano nei giri conclusivi.
A Carlos mancano la miseria di tre punti per staccare a quasi 39 anni, li compirà il prossimo 15 Ottobre, il primo titolo mondiale in carriera. L'iberico ha promesso di arrivare qua cercando di ottenere quanto prima la certezza di quel benedetto numero 1, dopo di che si divertirà, correndo per il piacere di farlo e cercando la vittoria, come è giusto che sia. Bayliss fece lo stesso e dopo il terzo gradino del podio in gara 1 che gli garantì il traguardo prefissato, trionfò in quella successiva lottando come sempre con Haga sul filo dei decimi di secondo piegandolo solo sotto la bandiera a scacchi.
Per Checa, al quale sarà sufficiente un tredicesimo posto contando sulle vittorie di Melandri nelle quattro manche rimaste senza che lui possa prendere neppure un punto, una passerella che sarà festeggiata da un nugolo di appassionati. La Yamaha comunque sarà un osso duro in quanto su questo tracciato vanta uno score dal 2007 invidiabile: nelle ultime otto manche ha vinto per cinque volte mancando il podio solo nel 2009 in gara 2, senza contare la Superpole ottenuta nelle ultime tre edizioni. Da quanto visto ad Imola la Honda potrebbe rappresentare ben più di un'insidia.
La CBR dotata di "ride by wire" ha fatto volare Rea e le caratteristiche della pista vicina a Nevers vanno a nozze con la ritrovata guidabilità della quattro cilindri giapponese che, tra l'altro, non si aggiudica il gradino più alto del podio dal 2006 per merito di James Toseland. Alla vigilia del penultimo round del campionato un altro interrogativo agita la preview della prova: sarà della partita Max Biaggi?
Diciamolo sinceramente sarà dura..la frattura del metatarso del piede sinistro è brutta ed il dolore è persistente. In questi giorni è stato approntato uno stivale particolare con dei rinforzi rigidi nella parte superiore del piede ed una diversa conformazione generale per dare quanta più comodità possibile all'arto ancora gonfio. Il romano, che arriverà in circuito domani mattina, si sottoporrà ad un visita accurata in Clinica Mobile e, forse, tenterà il tutto per tutto nelle libere di venerdì. Max se correrà, lo farà non solo per la sua classifica personale, il fuoriclasse tricolore è insidiato da vicino in campionato da Laverty, ma anche per la speciale classifica costruttori.
L'Aprilia potrebbe tentare il riaggancio alla Ducati, ma soprattutto difendersi dalla Yamaha che gli alita sul collo. In questa ottica diventa determinante l'apporto di Camier, che di Magny Cours ha solo un vago ricordo targato 2009 dove per altro si è ritirato in ambedue le manche dopo qualifiche disastrose, e soprattutto di Haga. Nitronori, come a volte gli è successo, a fine stagione ha sempre lasciato il segno, vuoi per riscattarsi dalle sfortune patite in precedenza, vuoi per avere ancora la possibilità di trovare un mezzo all'altezza per continuare a correre.
Noriyuki è il leader su questa pista. Cinque vittorie, dieci podi, una superiorità dimostrata in sella a moto diverse…e viene da due prove dove la bandana da Samurai è tornata a svettare sulla fronte. Sarà interessante capire come si comporterà la BMW. La marca tedesca, che ufficializzerà nel giro di poco tempo l'ingaggio di Melandri, dovrà riscattarsi del flop imolese dove, ad onor del vero, non è stato solo il team ufficiale a prendere paga, ma anche la struttura italiana incappata in una giornata sfortunata di Ayrton Badovini.

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