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Harley Davidson

il 17/09/2001 in Attualità

Dopo aver seguito la tradizione con la serie Evolution, la V-Rod segna un momento importante nella storia della Casa di Milwaukee

Harley Davidson
La scatola del filtro dell'aria, posta sotto il finto serbatoio. Il serbatoio vero è sotto la

Dopo aver seguito la tradizione con la serie Evolution, la V-Rod segna un momento importante nella storia della Casa di Milwaukee




Tradizione e continuità. Queste le due parole d'ordine che hanno contraddistinto la storia dell'Harley-Davidson, fedele da tempo immemorabile ai motori bicilindrici a V di 45° ad aste e bilancieri e cambio separato.
Ora la Casa americana imbocca anche un'altra strada. Senza rinnegare il passato, affianca alle monumentali bicilindriche ad aria una realizzazione di rottura ("Revolution", secondo i responsabili marketing) come la V-Rod, che mantiene poche, significative assonanze con il resto della produzione (motore bicilindrico a V, sella bassa, manubrio alto, ciclistica votata alla stabilità), ma introduce elementi di sensazionale novità, a partire dalla linea.





A fianco di questa novità "sconvolgente", una proposta meno eclatante ma decisamente piacevole è la nuova proposta su base Sportster. La nuova 883R, infatti, riprende i motivi grafici e cromatici delle mitiche XR1000 da dirt-track, accompagnati da un grintoso scarico due-in-uno e da un inedito doppio disco anteriore.

V-Rod




La ?V-Rod? è una custom proiettata nel futuro della Harley-Davidson sotto la spinta di un design quasi futurista e dalla forza del suo nuovissimo motore bicilindrico raffreddato a liquido con distribuzione bialbero a quattro valvole per cilindro. La nuova tendenza è rivelata dalla cilindrata del motore ?Revolution?, limitata a 1130 cc, dall?alesaggio di 100 mm e dalla corsa di soli 72 mm, che ne fanno un superquadro di moderna concezione, e dalla potenza di 115 CV a 8250 giri, con coppia massima di 100 Nm al regime insolitamente elevato ? per una Harley ? di 7000 giri. La distribuzione è bialbero a catena con tenditori idraulici, l?alimentazione è ad iniezione elettronica.




La linea della V-Rod è decisamente anomala nel panorama Harley. Il veicolo (che costituirà la base per un intera famiglia di modelli) appare estremamente compatto, ma anche eccezionalmente lungo, a maggior ragione per il fatto che la sella è disposta a soli 65 cm da terra. L?impressione di lunghezza è confermata dalla lettura dell?interasse: 1713,2 mm, ossia mediamente 300 mm in più di una sportiva stradale. Responsabile di ciò è in gran parte la forcella, una teleidraulica tradizionale con steli di 49 mm di diametro, inclinatissima a causa di un cannotto di sterzo che presenta un angolo di 34° rispetto alla verticale.




Dal punto di vista estetico, la linea ricorda lontanamente quella della BMW R 1200 C, anche se la Harley dichiara di essersi ispirata alla sua VR 1000 Superbike. Spicca nel disegno generale, un bel telaio tubolare a doppia culla continua, dalla conformazione piacevolmente mossa e spiccano le due ruote a disco e il radiatore, decisamente ingombrante.
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