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EICMA 2001: novità in anteprima

il 26/08/2001 in Attualità

Tutto quello che vedremo a Milano, e forse anche qualcosa di più. Una panoramica che anticipa l?apertura del più importante Salone dell?anno

EICMA 2001: novità in anteprima

Tutto quello che vedremo a Milano, e forse anche qualcosa di più. Una panoramica che anticipa l?apertura del più importante Salone dell?anno
di Alan Cathcart e Luigi Rivola




Ogni anno, quando si avvicina il periodo dei grandi Saloni internazionali della motocicletta, ci si chiede quale sarà l'evento espositivo favorito dal maggior numero di novità, considerando la guerra che infuria fra le principali fiere e gli interessi diretti delle case costruttrici.
Quest'anno il dualismo riguarda Milano e Parigi, due Saloni di antica tradizione, che aprono i battenti a pochissima distanza l'uno dall'altro: il primo il 18 settembre e il secondo il 27 settembre. Fra i due sembra ormai scontato che sarà l'Eicma di Milano ad offrire motivi di interesse largamente superiori, e non rimane quindi che attendere ancora pochi giorni per constatare direttamente che cosa sarà in grado di proporci un evento che è sempre stato fra i massimi del suo genere, ma anche uno dei più discussi dal punto di vista organizzativo. Quest'anno è dalle industrie giapponesi che ci si aspetta il maggior numero di novità, e in particolare si attendono grandi sorprese nel prestigioso settore delle ipersportive di grossa cilindrata, tuttavia non mancheranno proposte nuove dalle industrie europee, sempre più aggressive nei confronti delle quattro marche nipponiche.

Honda




La Honda presenterà una versione maggiorata da 929 a 954 cc della sua CBR 900 RR con alimentazione ad iniezione elettronica; si tratta del massimo aumento di cilindrata possibile su questo motore, e l'obiettivo è chiaramente quello di pareggiare il conto, in termini prestazionali, col motore che oggi è leader di categoria, quello della Suzuki GSX-R 1000. Sempre a proposito della Honda CBR 900 RR 2002, è lecito attendersi una rivisitazione stilistica (che non sarebbe indispensabile, ma serve a rimarcare l'evoluzione del modello), così come ulteriori passi avanti nel contenimento del peso, pur se già questa moto è la 1000 supersportiva più leggera sul mercato.
Assieme alla CBR 900 RR si vedrà l'attesissima Hornet 900, destinatata a contrapporsi alla Yamaha Fazer 1000 usando il vecchio motore di 918 cc a carburatori della CBR 900 RR modello 1998. La Hornet 900 sarà ispirata strettamente alla Hornet 600, un best seller che sul mercato italiano è vincente e che quindi - come dice il proverbio - non si cambia...




Modifiche più o meno significative sono attese anche per la gamma dei modelli Honda con motore V4: la VFR 800 e la ST 100 Pan European. Per entrambe si vocifera dell'adozione del sistema V-Tec, da tempo in uso sui motori automobilistici della casa di Tokio ed utilizzato per la prima volta, su una motocicletta, in versione evoluta, sulla CB 400 Super Four in vendita sul mercato giapponese. Mentre è pressoché scontato che il sistema V-Tec, che attiva due o quattro valvole per cilindro in relazione al regime di rotazione, sia una "chicca" destinata a rinnovare il grande appeal della VFR, fonti ben informate escludono invece che lo stesso sistema venga adottato sulla ST 1100.
Altri aggiornamenti dovrebbero riguardare la Varadero e la VTR 1000 SP-1; quest'ultima dovrebbe proporre sul modello stradale le modifiche collaudate sulla SBK di Edwards nel corso della corrente stagione agonistica. Ultima novità di casa Honda, riservata però molto probabilmente al solo mercato interno e probabilmente non esposta a Milano, è un'edizione speciale della CB 1300 Super Four, una muscolosa naked con sospensione posteriore "old fashion" a due ammortizzatori simmetrici.




Il modello più attraente fra quelli annunciati dalla Honda, per la grinta incredibile che sprigiona, sarà però la NAS, ovvero, New American Sports, una proposta innovativa, tanto innovativa che probabilmente girerà per Saloni (ma abbiamo saputo che inspiegabilmente a Milano non ci sarà) ma non arriverà mai nelle vetrine dei concessionari, ma è bellissima e fa sognare...

Yamaha




La Honda non sarà sola ad attaccare la supremazia della Suzuki nella categoria delle 1000 supersportive. Un secondo fronte sarà infatti aperto dalla Yamaha, che a Milano dovrebbe mostrare la moto di cui si parla da tempo: una versione perfezionata della R1 con alimentazione ad iniezione elettronica. Nello stand della casa di Iwata non mancherà inoltre la nuova TDM, che per l'ormai lunga ed onorata carriera è stata scelta come antagonista della Honda Varadero. La TDM si presenterà in fiera con un'estetica sostanzialmente rivista e col motore maggiorato a 900 cc.
A Milano, a pochi mesi dalla presentazione, farà il debutto in un Salone la Yamaha BT 1100 Bulldog, e probabilmente verrà esposta anche una seconda versione dello scooter bicilindrico T-Max, affiancando a questo riuscitissimo modello sportiveggiante un'edizione più lussuosa e confortevole. Vedremo infine "in carne ed ossa" la grintosissima Warrior 1700, che però, a Salone finito, dovrebbe lasciare l'Italia per non più tornare entro i nostri confini.

Suzuki




Le principali novità della Suzuki consisteranno in un terzetto di bicilindriche, tutte spinte dal motore della TL 1000 S. La più importante di queste nuove moto sarà una enduro bicilindrica con netta propensione all'asfalto, un modello di cui la gamma Suzuki soffre da tempo la mancanza e che si contrapporrà, come la Yamaha TDM 900, al successo commerciale della Honda Varadero. Oltre alla 1000 Enduro, che potrebbe chiamarsi "Super Freewind", dovrebbero debuttare altre due bicilindriche derivate, stilisticamente e nel telaio, dalla SV 650; una sarebbe una café racer semicarenata e l'altra una pura naked. L'arrivo di questi nuovi modelli spiegherebbe il veto posto dalla Suzuki-USA all'esportazione negli Stati Uniti delle Cagiva Raptor e Navigator, che montano lo stesso motore Suzuki e la cui presenza sul mercato americano, alla luce di queste novità, potrebbe quindi risultare oltremodo sgradita.
Si vocifera anche di una possibile presenza a Milano del nuovo Burgman, con motore bicilindrico di 650 cc: il Burgman 400 monocilindrico ?tira? ancora bene, ma era chiaro che difficilmente la Suzuki avrebbe rinunciato al confronto diretto coi bicilindrici messi in campo da Honda e Yamaha. Certa invece è la presenza della nuovissima GSX 1400, una mostruosa naked con motore a quattro cilindri dotato di un sofisticatissimo sistema di iniezione elettronica, che esaspera il concetto di streetfighter.

Kawasaki




Della Kawasaki abbiamo già avuto modo di vedere la risposta alla Harley Davidson V-Rod, con la trasformazione sportiva all'americana della cruiser Vulcan 1500, denominata ?Mean Streak?. Probabilmente vedremo anche una streetfighter con telaio in alluminio basata sulla ZX-9R e una rivisitazione stilistica della ZX-12R. Difficile invece che debutti la ZX-10R, attesa da un paio d'anni, che è vittima delle incertezze sugli sviluppi del regolamento tecnico del mondiale SBK, e altrettanto improbabile è l'arrivo della versione ad iniezione elettronica della ZX-7R.
La novità Kawasaki di cui si parla con insistenza da anni sarebbe invece uno scooterone - presumibilmente ultrasportivo per integrarsi senza traumi nella filosofia dalla casa di Akashi - di 600-650 cc, da contrapporre al Yamaha V-Max e all'Honda Silver Wing. Se ne riparla ad ogni apertura di salone internazionale, ma fino ad oggi la Kawasaki non ha sciolto questo suo dubbio amletico, dovuto al fatto che l'ipotesi di produrre uno scooter, per quanto veloce e dipinto di verde, provoca probabilmente nei massimi dirigenti della Kawasaki una ricorrente crisi di identità.

BMW, Harley Davidson, MZ e Triumph




A Milano le novità giapponesi avranno come contraltare dall'America la nuova Harley Davidson V-Rod e l'avveniristica Buell XB9R Firebolt, entrambe esposte al pubblico per la prima volta. Da Milwaukee arriverà anche una nuova versione della Harley Davidson 883: la 883R, ispirata alle HD ufficiali da corsa degli Anni ?60 e ?70.




La vecchia Europa punterà punterà sull'ampliamento della gamma BMW, conseguito con la presentazione della 650 CS, raffinata monocilindrica stradale ad iniezione con trasmissione finale a cinghia dentata, e della R1150RS. L'industria motociclistica tedesca proporrà anche la gamma delle motoleggere MZ, nonché la versione definitiva della 1000 bicilindrica che la stessa marca ha deciso di industrializzare entro il prossimo anno.




La più importante novità della Triumph sarà la versione America della Bonneville, realizzata espressamente per il mercato USA. Ci saranno anche una riedizione della Speed Triple e la "Baby Speed", versione nuda della TT600, ideata da Carlo Talamo, importatore italiano della Triumph, che già è distribuita in Italia e che entrerà a far parte della gamma "ufficiale" Triumph entro il 2002.

KTM, Kymco, Voxan




Impegnata a superare in un modo o nell'altro l'attuale crisi economica, la Voxan porterà a Milano la sua produzione attuale e sembra aver rinunciato ad esporre a Parigi la supersportiva bicilindrica preparata per l?omologazione secondo le specifiche tecniche dei regolamenti Endurance ed SBK. Non debutterà nemmeno la streetfighter naked con motore maggiorato a 1200 cc.
La Boxer, marca che utilizza i motori ed i telai della Voxan, presenterà tuttavia alcune novità che sta sviluppando da tempo: una sportiva con motore potenziato a 127 CV e una naked con telaio in alluminio realizzato in proprio.
Dall?austriaca KTM ci si aspetta l?edizione definitiva della LC8 bicilindrica a ?V? già ripetutamente esposta nei passati Saloni. La versione da corsa dovrebbe debuttare alla prossima Parigi-Dakar. Sarà esposta inoltre la gamma completa già rinnovata per il 2002.
Lo stand della Kymco esporrà la vasta gamma di scooter dell?industria taiwanese, con gli aggiornamenti di rito e qualche novità, come il People 250 a quattro tempi, e una custom della stessa cilindrata.

Gruppo Piaggio/MV




L?Italia, seconda produttrice mondiale di motociclette, si presenta al Salone di Milano con la grande novità della nascita del mega-Gruppo Piaggio/MV, che rappresenta, coi suoi marchi Cagiva, Derbi, Gilera, Husqvarna, MV Agusta, Piaggio e Puch, una forza industriale e commerciale concretissima e un potenziale di sviluppo davvero notevole.
Purtroppo l?accordo fra Piaggio ed MV è arrivato troppo tardi per consentire il debutto dell?attesa MV F5, il cui sviluppo è stato portato avanti per tutto il corrente anno. Il perdurante successo della F4 750 e il ritardato inizio della produzione della Brutale hanno quindi convinto Claudio Castiglioni a rinviare il debutto della F5 950. Le più impotanti novità dell?ex-Gruppo Cagiva saranno quindi le nuove Husqvarna a due e a quattro tempi da enduro, cross e supermotard.




La Piaggio, ancor prima dell?accordo con la MV, aveva programmato il rilancio del marchio Gilera. A dire il vero, quest?obiettivo era stato proclamato più volte negli anni passati, e regolarmente lasciato sfumare. Questa dovrebbe invece essere la volta buona: a Milano vedremo per la prima volta la Gilera 600 Supersport con motore Suzuki a quattro cilindri bialebero e potremo quindi accertare se il propulsore sarà mantenuto identico a quello della GSX-R 600, oppure modificato, magari adottando l?iniezione elettronica Marelli-EFI al posto di quella originale giapponese.
Tutte da verificare le voci secondo cui la Gilera, oltre alla 600 con motore Suzuki, starebbe per lanciare due sue nuove motorizzazioni di 800 e 1000 cc bicilindriche a V, con distribuzione monoalbero e bialbero a quattro valvole per cilindro. Questi motori potrebbero essere installati non solo sui modelli Gilera, ma anche sulle Cagiva Raptor e Navigator, in modo da superare il veto imposto dalla Suzuki alla loro esportazione negli USA, essendo attualmente motorizzati con propulsori della casa giapponese.





Tra le ipotesi legate ai nuovi propulsori bicilindrici, c?è anche quella di uno scooter di grossa cilindrata (850 cc ?) con potenza limitata a 50 CV: la Piaggio ci ha pensato prima di ogni altro costruttore, ma il prototipo bicilindrico gira da anni per le strade della Toscana, ma non è mai arrivato alle vetrine dei concessionari. Per il momento accontentiamoci del nuovo Beverly 200.

Ducati, Aprilia, Moto Guzzi, Laverda




La Ducati porterà a Milano, oltre alla Monster 620 ad iniezione, presentata un mese fa alla stampa, la versione in tiratura limitata e certamente molto costosa della 996R Testastretta, con cui ha dominato al debutto il mondiale SBK 2001. Sembra anche probabile la presenza del prototipo della nuova moto disegnata da Pierre Terblanche ? di cui si parla da tempo ? ispirata alle mitiche scrambler Anni ?70 della casa bolognese. Questo modello dovrebbe essere spinto dal bicilindrico 900 Desmodue adattato alla bisogna, ma in ogni caso, alla determinazione dell?assetto stilistico e tecnico definitivo occorrerà almeno un altro anno.




Si sa che l?Aprilia ha rinunciato alla prosecuzione dello sviluppo di una 750 supersport, non essendo competitiva questa cilindrata, in conformazione bicilindrica, rispetto alle attuali 600 a quattro cilindri giapponesi. Ciò significa che a Milano nello stand Aprilia l?attenzione sarà focalizzata su un solo nuovo modello: una naked di 1000 cc disegnata con l?intento di contrapporla alla Ducati Monster S4.
Ci sarà certamente la versione definitiva dello scooterone Atlantic, che dovrebbe essere commercializzato subito dopo il Salone e si potranno vedere le altre recentissime ?novità? nel campo degli scooter: il nuovo Leonardo e lo Scarabeo 100 con motore a 4 tempi.
Potrebbero esserci anche novità marcate Guzzi e Laverda, ma il poco tempo passato dall?acquisto dei due marchi da parte dell?Aprilia non ha certamente consentito ai progettisti lo spazio necessario per mettere a punto modelli radicalmente nuovi.

Italjet, Malaguti. Mondial Beta, Borile, Gas Gas, TM, Vertemati, Vor




Dalla Italjet ci si attende la versione definitiva della Grifon 900, ora con alimentazione ad iniezione elettronica, oltre ad un originalissimo modello ? punto di incontro fra uno scooter e una moto ? con motore Piaggio 500. Presentato appena un mese fa, il nuovo scooter Jet-Set a Milano sarà per la prima volta in vetrina.
La Mondial sarà all?EICMA con la versione aggiornata della sportivissima Piega SBK, ma anche con un?aggressiva naked battezzata ?Nuda?.




La Malaguti ? che si dice in trattativa con la Voxan per inserirsi nel mondo delle moto ? presenterà la versione di 400 cc del suo scooter Madison, spinta dal monocilindrico prodotto dalla Franco Morini, mentre terrà nel cassetto per lanciarlo più avanti, magari all?Intermot 2002, uno scooterone integralmente nuovo e dalle linee avveniristiche, con motore Piaggio 500.





Novità non mancheranno nemmeno dalle marche minori: Beta, Borile, Gas Gas, TM, Vertemati e Vor, che costituiscono sempre un prezioso contorno nello scenario dell?industria motociclistica europea. Spesso è accaduto che grandi idee siano state proposte proprio dalle piccole case, quindi anche i loro stand dovranno essere visitati con estrema attenzione, per non rischiare di non accorgersi di novità degne di essere valutate alla stessa stregua dei nuovi modelli esposti dalle grandi case.

Suzuki V-Strom 1000




La riluttanza della Suzuki a presentare una maxi-enduro con motorizzazione TL aveva sempre stupito un po? tutti, appassionati e addetti ai lavori, soprattutto alla luce delle qualità messe in evidenza dalla Cagiva Navigator, che adotta proprio quel motore. Ora l?attesa è finita, e, grazie a una foto arrivata in esclusiva a Motonline, siamo in grado di rivelarvi le forme della nuova proposta senza ricorrere alla fantasia. La Suzuki V-Strom (questo il suo nome) si propone con una linea decisamente aggressiva, ispirata alle supersportive della linea GSX-R. Oltre alla (scontata) protettività del cupolino, spicca il motore bicilindrico (probabilmente depotenziato a 100 CV) e soprattutto l?inedito telaio a doppio trave in lega leggera, un concetto simile a quello utilizzato dall?Aprilia per la sua Caponord. La moto appare leggera e agile, più turistica della Navigator ma meno massiccia ripetto alle altre concorrenti dirette, la citata Caponord e la Honda Varadero. Come quest?ultima, comunque, impiega cerchi a razze in lega d?alluminio (l?Apriliona impiega invece cerchi a raggi tangenziali), mentre i dischi semi-flottanti all?avantreno sono da 300 mm e vengono ?morsi? da pinze flottanti a due pistoncini affiancati.
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