La Yamaha TDM sfugge a una classificazione definita. C'è chi la considera una on-off, chi una specie di roadster. Ha un'ottima propensione ai viaggi anche in coppia e, se ben gommata, diventa una formidabile scalatrice di passi di montagna. Caratteristiche proprie già del primo modello del 1992. Negli anni il suo twin parallelo è passato da 850 a 900 cc, adottando nella terza e ultima generazione del 2002 (ancora presente nei listini Yamaha all'interessante prezzo di 7.390 euro f.c.) l'iniezione elettronica. Certo, rispetto alle moto di oggi la TDM paga un peso maggiore e quote ciclistiche... di dieci anni fa.

Insomma, i tempi sono maturi per un'erede. Nel caso, è ragionevole pensare che potrebbe adottare il nuovo tre cilindri da 850 cc. Più volte, infatti, da Iwata hanno dichiarato di volerlo utilizzare per una intera famiglia di moto. La nuova TDM potrebbe quindi essere stretta parente della dalla MT-09 da 115 CV, telaio e forcellone in alluminio compresi.

L'abbiamo immaginata con la ruota anteriore da 18', ma il cerchio da 17' è un'opzione più plausibile. Di certo il motore, dotato di gran allungo riproporrebbe la coppia del twin con manovelle a 270°, ma spalmata su di un arco di giri più ampio. Con un prezzo d'attacco il successo sarebbe assicurato. All'EICMA non si è arrivata, ma in futuro…

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