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Alla scoperta dei motorini

il 08/02/2013 in Moto & Scooter

A Novegro dal 15 al 17 febbraio 2013 l'attrazione principale della 57° Mostra Scambio sarà l'esposizione dei 50 cc degli anni '70: dal Ciao, al Vespino senza dimenticare i "tuboni"

Alla scoperta dei motorini
Se siete degli appassionati di moto d'epoca segnatevi in agenda che dal 15 al 17 febbraio 2013 si svolgerà la 57° edizione della Mostra Scambio di auto, moto e cicli d'epoca. La location, come da tradizione, sarà il Parco Esposizioni Novegro ma la novità di quest'anno sarà la mostra tematica dedicata ai cinquantini degli anni Settanta.

Leggi la storia dei motorini, clicca qui!

Alla mostra ci saranno tutti i marchi che hanno fatto la storia del motociclismo italiano, primo fra tutti la Piaggio con il Ciao, e poi Vespa e ancora Gilera, Garelli, Fantic Motor, Moto Morini, Malaguti, Peugeot ma anche piccoli costruttori, magari comparsi per pochi anni e altrettanto rapidamente scomparsi. Lungo il percorso storico si potranno ammirare infatti anche marchi quali Guazzoni, Aspes, Testi, Malanca, SWM…
Informazioni utili
Il quartiere fieristico di Novegro è accessibile in automobile dalla Strada Provinciale Rivoltana, collegata alla Tangenziale Est di Milano (uscita Linate) e con il bus 73/San Felicino diretto a Linate-Aeroporto.
Informazioni, organizzazione e sede: tel: +39 02 70 20 00 22 - fax: +39 02 75 61 050
Monica Negri – Responsabile Mostra: mostrascambio@parcoesposizioninovegro.it
Silvano Piacentini – Ufficio Stampa
COMIS c/o Parco Esposizioni Novegro - via Novegro – 20090 Segrate (MI)

Importante: i giornalisti che vogliono accreditarsi alle nostre manifestazioni devono collegarsi al sito www.parcoesposizioninovegro.it e scaricare l'apposito modulo dalla pagina "Mostra scambio di auto, moto, cicli, ricambi ed accessori d'epoca"
Alla scoperta dei motorini
La Vespa Special è stata, ed è ancora oggi, un mito per i ragazzi e non solo...
La movimentazione è una necessità che ha sempre spinto l'essere umano a studiare e sviluppare macchine per il trasporto. Necessità che ha assunto un valore primario al termine dell'ultimo conflitto mondiale quando si è verificata una spasmodica ricerca di veicoli economici, sia nel prezzo di acquisto che di manutenzione, tanto da orientare le industrie a convertirsi dalla produzione militare a quella di mezzi di trasporto.

Nasce così, alla fine degli anni Quaranta, il moderno ciclomotore. Moderno perché i primi esperimenti di abbinare un motore a una bicicletta risalgono addirittura alla fine dell'Ottocento.
Come allora anche il moderno ciclomotore è di fatto un motore ausiliario, chiamato anche micromotore, da montare su una comune bicicletta e dotato, quasi sempre, di trasmissione del moto a rullo di aderenza. Ma con rapidità il nostro ciclomotore si è sviluppato tecnicamente con trasmissione a catena e cambio di velocità.

Con l'aumentare del benessere anche il "cinquantino" si arricchisce di accessori e, negli anni Sessanta, diventa sempre più simile ad una piccola motoleggera, con un aspetto così accattivante da diventare un "cult" per i quattordicenni dell'epoca. E' proprio negli anni Sessanta ma soprattutto negli anni Settanta che il nostro "motorino", come veniva e viene ancora chiamato, ha fatto il salto di qualità e si è prepotentemente imposto sul mercato.

Nel 1963 la 38ma edizione del Salone del Ciclo e Motociclo di Milano viene ricordata come il Salone dei cinquantini, tanto elevato è stato il numero di ciclomotori esposti. Vengono presentati dei bellissimi motorini sportivi, vere repliche delle moto da corsa, e cinquantini da fuoristrada nelle versioni enduro e trial. Si tratta sempre di veicoli performanti nella ciclistica ma vincolati dai limiti di legge con una potenza di 1,5 CV e velocità di 40 km/h che ne mortificano le prestazioni.
Vincoli che vengono maggiormente appesantiti dal 1989 al 1994 con l'obbligo del cambio a soli tre rapporti. Poi si ritorna al libero numero delle marce con cambi a cinque, sei e anche sette rapporti.

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