Per quelle dieci volte che gli daresti degli schiaffi, per come non sa trattenersi in pista, ce n'è sempre una per cui Andrea Iannone lo abbracceresti e gli perdoneresti tutto. Anche Jorge Lorenzo, centrato in pieno da dietro a Barcellona e buttato là come uno straccio con zero clamorosi punti, si è chiarito con Iannone . Hanno fatto loro, nel privato, a modo loro. È sfrontato di natura Andrea Iannone. In maniera trasparente.

E ricorda Fonzie, il figo di un vecchio telefilm americano che non sapeva chiedere scusa, che menava, baciava le ragazze più di chiunque, ma poi si preoccupava per gli amici scoprendo di sé un cuore così buono che non l'avresti detto. Che Andrea Iannone sia venuto su nella provincia che tempra lo capisci dal gusto eccessivo con cui si gode quel che oggi si può permettere. Che sia stato un discolo poi diventato grande lo capisci da come risponde pronto alle provocazioni. Che suo padre non gli abbia risparmiato delle durezze da genitore esigente con figlio impegnativo lo capisci dagli sguardi che si scambiano. In sintonia, ma essenziali, come se fossero fedeli ad un codice famigliare che scatta ed è roba loro...

Andrea Iannone ha chiuso con il WDW a Misano le apparizioni ufficiali extragara da ducatista. E proprio mentre si pensa che forse i ducatisti - gente esigente ai limiti dell'eccessivo - qualcuna non gliel'abbiano perdonata, lui prende fiato e racconta a Guido Meda tutto…

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