Quando Dani Pedrosa, annunciando con sconforto la sospensione a tempo indeterminato della sua carriera agonistica, aggiungendo che la HRC era al corrente della situazione, un po' tutti hanno immaginato che, trattandosi di Honda, il "piano B" per sostituire il pilota spagnolo fosse già pronto. Il secondo pensiero degli appassionati è stato il sogno di riavere Casey Stoner e di vivere quel duello mai verificatosi (non ultimo perché Marc è finito proprio sulla sella lasciata libera da Casey).

Stoner è infatti sotto contratto HRC (come collaudatore) e si sta preparando per la 8 ore di Suzuka, che ha da poco annunciato di voler correre il prossimo 26 luglio. Peccato però che l'australiano abbia ribadito in ogni occasione possibile di non avere alcuna intenzione di tornare a frequentare il paddock della MotoGP né di voler sopportare lo stress di una stagione (dopotutto si è corsa una sola gara e tutto può ancora succedere). 

E poi è la Honda a non avere nessuna intenzione di mettere un secondo gallo nel suo pollaio per mettere pressione a un Marc Marquez che è già vincentissimo, popolarissimo e da una mossa del genere avrebbe soltanto da perdere. Il fenomeno di Cervera è indiscutibilmente il caposquadra, e ha bisogno piuttosto di una "spalla" che aiuti il team a far punti senza rubargli troppo la scena. 

Tramontate le ipotesi dei giovani, visto che Marc ha solo 22 anni, stando alle ultime voci del paddock si è fatta così strada un'ipotesi diversa: un nome di prestigio, un pilota di esperienza che sia già in grado di rubare punti a Yamaha e Ducati, in un mondiale che si annuncia più complicato del previsto, e nello stesso tempo non metta in discussione il ruolo di caposquadra di Marquez.

I piloti con queste caratteristiche sono pochissimi: Edwards, appena ritirato, ha mostrato di non avere più la motivazione né velocità necessaria, come pure Hayden che sembra ormai in fase calante. Si è parlato di Aoyama, che pur essendo un campione del mondo e sicuramente un nome gradito in Giappone, difficilmente si può pensare riesca a mettersi dietro gli ufficiali delle Case avversarie.

Ecco allora spuntare un nome che ha fatto sobbalzare tutti di sorpresa: Max Biaggi. Il romano, pur avendo vecchie ruggini con la Honda, è sempre rimasto molto attivo nelle noegoziazioni: probabilmente lo era già nel prestagione, visto che ha ripetutamente detto che qualcosa di grosso per la sua carriera bolliva in pentola. La presenza di un italiano come Livio Suppo ai vertici del team Repsol e il fatto che Max a ogni uscita abbia fatto vedere di avere ancora buone prestazioni, senza contare il fatto di essersi ritirato da campione, sono sicuramente un ottimo viatico per la trattativa, che Honda sta febbrilmente portando avanti in queste ore. I tempi per la decisione sono infatti stretti, e chissà che dopo il clamoroso ritorno di Troy Bayliss, il 2015 non ci regali anche quello del Max nazionale nella MotoGP.