Quella del Giappone è una partenza tutta blu Yamaha. Come in una gara di dragster, le due M1 scattano come razzi e vanno via quasi pari. Rossi gira per primo a destra, ma Lorenzo tiene l'esterno. Una traiettoria difficile sul bagnato, ma più favorevole per il cambio di direzione. Jorge prende così il comando e si lancia in una galoppata devastante, che gli consente di recuperare oltre +2.2 in tre giri, facendo il vuoto. Alle sue spalle Valentino, marcato da Dovizioso, che tra i gomiti larghi dell'avvio si fa strada tra le Honda. E' un lavoro da gambero invece quello di Iannone,, che poi si ferma addirittura nella ghiaia con un evidente problema tecnico (calo di potenza). Tanti i dritti e qualche caduta, tra cui Petrucci, Vinales, Miller e Pol Espargaro.

Le condizioni della pista dunque variano rapidamente e, a 10 giri dal termine, l'asfalto è visibilmente asciutto. Al punto che Pedrosa trova il passo del cannibale - forte di una Honda che tecnicamente scalda e usura meno le gomme nei primi giri - innescando una rimonta furibonda: prende prima Dovizioso e poi Rossi. Le rain delle Yamaha invece si arruffano e si rovinano. Dani ci crede e agguanta il comando della corsa, passando anche Lorenzo in palese crisi col postriore. Situazione di cui si accorge anche Valentino, che a 5 giri dal termine si fa sotto al compagno di box... che va largo! Il maiorchino agevola così il passaggio del 46, che si riprende un secondo posto che vale +18 punti in classifica mondiale! Dietro è lotta per la quarta piazza con Dovizioso che deve cedere alla risalita di Marquez. Una corsa anonima e sofferta per Marc, ennesima occasione sfumata per Andrea e la Ducati. Seguono al traguardo Crutchlow, Smith e la wild card Nakasuga.

Pedrosa si prende quindi la sua prima vittoria 2015, beffando la Yamaha in casa della Honda. Per Dani 139 podi in carriera, che ne certificano l'esperienza. Il grip tradisce invece Lorenzo, che spingendo troppo all'inizio, dominatore stratosferico sul bagnato, affoga poi proprio sull'asciutto. Un nuovo jolly pescato in questa incredibile stagione da Rossi, mai così contento di arrivare 2° e di volare in Australia sognando davvero in grande.