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MotoGP Motegi lancia la volata finale

di Riccardo Matesic il 12/10/2016 in Motogp

Con le tre gare extraeuropee consecutive delle prossime tre settimane, inizia la volata finale della MotoGP. Marc Marquez teoricamente avrebbe la possibilità di conquistare matematicamente il titolo già domenica prossima. Ma Valentino Rossi lotterà fino all'ultimo. Senza contare gli altri: Pedrosa, Lorenzo e Viñales

MotoGP Motegi lancia la volata finale
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Ci siamo! Il trittico delle tre gare extraeuropee di fine stagione della MotoGP sta per iniziare. Si comincia venerdì a Motegi, quando si accenderanno i motori per le prove della prima delle tre gare. Dopo il Giappone, il Circus si sposterà prima in Australia, poi in Malesia.

Una supertrasferta massacrante. Tre gare consecutive in posti differenti, con climi diversi e fusi da assorbire. Senza contare che siamo in chiusura di stagione. Quindi in una situazione di forte tensione per i piloti che si stanno giocando il mondiale.
Si comincia da Marc Marquez, che a Motegi potrebbe anche conquistare matematicamente il titolo, con tre gare d'anticipo. Ha 52 punti di vantaggio su Valentino Rossi, e si laureerà campione se vincerà e se l'italiano non andrà oltre il 15° posto. Improbabile.

Marquez a Motegi non ha mai vinto. E lui stesso ha dichiarato di considerarla una di quelle piste dove cercare di regalare meno punti possibile agli avversari. Certo, gli piacerebbe sconfiggere il tabù di un tracciato dove tradizionalmente soffre. Gli piacerebbe vincere a casa della Honda, davanti ai suoi capi, che sono anche i dirigenti della casa proprietaria dell'impianto.

Però è difficile. Ed è ancora più difficile che Rossi manchi il colpo. Statisticamente Valentino è tremendamente regolare. Certo, non vince da 7 gare ormai. E a Motegi manca dal primo gradino del podio dal 2008. Però Rossi c'è sempre. Magari soffre, ma alla fine è sempre nelle posizioni di testa. Quindi, la festa per Marc Marquez dovrebbe proprio essere rimandata.

Piuttosto, chissà che in casa Honda non torni a svegliarsi Dani Pedrosa, che qui a Motegi vinse lo scorso anno. Pedrosa è il pilota che ha vinto di più su questa pista: 5 volte (3 in MotoGP, 1 in 250 e 1 in 125).

Tre vittorie sul circuito della Honda le ha però anche Jorge Lorenzo, alla sua ultima apparizione qui con i colori Yamaha. Jorge, tra l'altro, è titolare del record della pista, sia in gara che in prova.

E così ecco che abbiamo ricostituito il “solito”quartetto di possibili candidati alla vittoria. Manca qualcuno? Si, Maverick Viñales e la Suzuki, che da Brno in poi hanno dimostrato di essere molto migliorati come pacchetto.

La moto di Hamamatsu è migliorata sotto il profilo della trazione e della capacità di far durare la gomma dietro, grazie a dei palpabili progressi dell'elettronica. Proprio le doti che servono su una pista “start and stop” come questa di Motegi. E nelle ultime tre gare non bisogna dimenticare che Maverick è sempre partito in prima fila, non andando mai oltre il quinto posto finale. Con in più la vittoria di Silverstone. Si, lui e la Suzuki ci sono!
Non promette scintille invece la Ducati. Correrà il solo Andrea Dovizioso, che qui non è andato oltre due quinti posti (2014 e 2015), con una moto che oggi stenta a confermarsi competitiva. Molto dipenderà dalla capacità di gestire le gomme. Perché Motegi è una pista particolarmente impegnativa.

Un tracciato con frequenti frenate e ripartenze, che stressa tantissimo la parte centrale del pneumatico. Stressa il posteriore nelle tante accelerazioni; stressa l'anteriore nelle frenate lunghe. Soprattutto quella prima della curva 11, la curva a 90° in fondo al rettilineo principale, che è in discesa. Probabilmente farà freddo, ancora una situazione differente per il gommista Michelin, che qui non ha mai provato. Attendiamo venerdì per le prime prove.

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