Sfreccia a 313,1 km/h, si prende il miglior tempo inchiodando il cronometro sul 1:32.246 e lascia la concorrenza a litigarsi le posizioni di rincalzo. E' un Marc Marquez in grande spolvero quello che in Francia domina le qualifiche e ha tutta l'intenzione di ripetersi in gara. Il 93 guarda così tutti dall'alto in basso, divertendosi a rifilare oltre mezzo secondo a Dovizioso e 6 decimi a Lorenzo. Giusto per avvalorare la sua tesi bellicosa, alle porte di una domenica ancora tutta da correre...

E' dunque il solito meteo ballerino, che tra pioggia leggera e schiarite, manda in crisi le certezze sulle gomme dei piloti. Così, mentre Marquez non ha dubbi, gli inseguitori azzardano e improvvisano, singhiozzando tra prestazioni brillanti e piazzamenti più faticosi del previsto. Da cui emerge Crutchlow, bravo a potarsi in quarta piazza a soli 51 millesimi dalla M1 di Jorge. Passando Iannone, che nonostante una spalla tutt'altro che a posto si posiziona 5°, tenendo dietro comodamente anche Smith. L'inglese è il primo riders a girare sopra il secondo di distacco da Marquez, beffando per soli 53 millesimi l'altra Yamaha di Rossi. Valentino scuote la testa, ma a sua volta si accontenta, gestisce, e non si fa passare da Pedrosa per 67 millesimi. Con loro, in terza fila, c'è invece un tonico Petrucci, mentre Aleix Espargaro è il miglior suzukista in pista (dopo uno spettacolare volo in FP3), con il decimo tempo. Si accodano infine Hernandez e Pol Espargaro per chiudere la classifica della Q2.

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