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MotoGP: l’avventura di Aprilia continua
Prosegue senza soste il lavoro del team Aprilia per portare avanti lo sviluppo della nuova MotoGP. Negli ultimi test a Jerez Melandri e Bautista hanno provato il nuovo v4 con distribuzione a valvole pneumatiche. Ecco i commenti dei piloti e le dichiarazioni del responsabile di Aprilia Racing Romano Albesiano
Tre giorni di gran lavoro per piloti e team hanno segnato la seconda uscita in pista del progetto MotoGP di Aprilia. Dopo i test di Valencia di due settimane fa, Alvaro Bautista e Marco Melandri sono tornati in sella alle Aprilia MotoGP nel quadro della preparazione alla stagione 2015. Anche questa volta il meteo ha purtroppo condizionato lo svolgimento del programma di prove, specialmente nell'ultima giornata di giovedì, con continui scrosci e pista costantemente bagnata. Nonostante gli stop and go dettati dalle condizioni meteo, la nuova Aprilia ha potuto confermare il suo essere "nata bene", una qualità fondamentale per proseguire con costanza il programma di sviluppo.
A Jerez i piloti Aprilia hanno potuto prendere confidenza per la prima volta col nuovo propulsore V4 caratterizzato dalla distribuzione a valvole pneumatiche. Il motore, che garantirà livelli più elevati di potenza rispetto alla prima versione con valvole tradizionali, ha esordito nella giornata di mercoledì, visto che il martedì ci si era concentrati sul lavoro di messa a punto di elettronica e set-up con la vecchia versione di distribuzione. 131 i giri messi a referto nella 'tre giorni' da Alvaro Bautista, con un miglior crono di 1'40.6, mentre Marco Melandri ha inanellato 123 giri, il migliore dei quali in 1'41.5. Il percorso di crescita della nuova moto è lungo ma le indicazioni che sono emerse anche dalle prove sulla pista andalusa lasciano soddisfazione e sensazioni positive in tutto il team Aprilia in vista della pausa invernale. Ora i test riprenderanno dal 4 di febbraio con la sessione ufficiale in Malesia, sulla pista di Sepang.
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"Sono stati tre giorni interessanti ma molto impegnativi allo stesso tempo – ha commentato Marco Melandri - Giro dopo giro capisco sempre più quali siano le aree dove devo migliorare e le necessità per sentirmi a mio agio. Mi sento ancora piuttosto impacciato, abbiamo bisogno di chilometri per trovare il giusto feeling. Il motore nuovo ha avuto qualche problema di gioventù, una cosa normale in questa fase, ma abbiamo già visto quali siano i lati positivi e dove invece dovremo concentrarci di più. Abbiamo davanti un lungo periodo nel quale lavorare allo sviluppo per arrivare pronti ai test di Sepang. Tutti i ragazzi stanno lavorando sodo e c'è un grande entusiasmo di squadra. E' un clima che mi fa ben sperare".
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