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MotoGP Austin: fame di vittorie

il 10/04/2015 in Motogp

Il ritorno alla vittoria di Valentino Rossi in Qatar a rilanciare la più lunga carriera della storia e il 200° GP di Nicky Hayden sono l'occasione per fare il punto sulla fame o sazietà dei piloti: chi è a digiuno da più tempo?

MotoGP Austin: fame di vittorie
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La griglia della MotoGP 2015 si compone di 25 piloti, con tutte le varianti del caso come la sostituzione temporanea di Pedrosa con Aoyama. Generalmente si tratta di piloti che hanno fatto una lunga trafila e dimostrato di meritarsi il passaggio nella top class, per cui hanno alle spalle diverse vittorie nel Motomondiale. Nella classe regina, però, vincere non è da tutti, e così solo in pochi possono ricordare di essere saliti sul gradino più alto del podio.

L'ultimo in ordine di tempo è (un po' a sopresa) un signore che ha colto la sua prima vittoria ormai 20 anni fa, a Brno 1996 in 125: Valentino Rossi. Vale è a digiuno da solo due settimane, e c'è da scommettere che le festività appena trascorse non gli hanno tolto l'appetito... ma guardando la classifica alla rovescia, chi sono i piloti a digiuno da più tempo?

Iniziamo con i fuori classifica, quelli che non figurano proprio tra i vincenti del Motomondiale, nemmeno nelle categorie minori. Sono i piloti arrivati da percorsi di crescita "alternativi": Loris Baz e Eugene Laverty (che nel 2013 e 2014 hanno vinto gare del mondiale SBK), Yonny Hernandez che arriva dal Motard e dal CEV, Cal Crutchlow che ha dominato in Supersport, Danilo Petrucci che viene dalla Stock. In più c'è Aleix Espargarò che pur andando sempre forte (una pole e un secondo posto in MotoGP l'anno scorso) non ha mai vinto nel Mondiale.

Viene poi la folta pattuglia di tutti quelli che hanno vinto l'ultima volta in una classe diversa dalla MotoGP. Mettendoli in ordine di vittoria dalla più remota alla più recente abbiamo Mike DiMeglio (125, a Phillip Island 2008), Hiroshi Aoyama (250, a Sepang 2009), Alvaro Bautista (250, a Barcellona 2009), Hector Barbera (250, a Valencia 2009), Bradley Smith (125, a Valencia 2010), Andrea Iannone (Moto2, ad Aragon 2010), Karel Abraham (Moto2, a Valencia 2010), Stefan Bradl (Moto2, a Donington 2011),  Alex De Angelis (Moto2, a Sepang 2012), Scott Redding (Moto2, a Donington 2013), Pol Espargarò (Moto2, a Motegi 2013), Maverick Viñales (Moto2, a Sepang 2014), Jack Miller (Moto3, Valencia 2014).

Venendo all'élite dei piloti che possono vantare una vittoria in MotoGP, il più a digiuno è proprio Nicky Hayden, che ha alzato la sua ultima coppa quasi 10 anni fa: a Laguna Seca 2006, nell'anno del suo titolo iridato con le vecchie 990. Nell'era delle 800 e delle 1000 l'americano non è più riuscito a ripetersi.

Segue a breve distanza Marco Melandri, la cui ultima coppa in bacheca è quella di Phillip Island 2006, appena tre GP più recente di quella di Hayden. Ma in mezzo c'è però stata una lunga parentesi in SBK dove Macio qualche soddisfazione se l'è tolta... C'è poi Andrea Dovizioso, che ricorda bene il suo finora unico successo in MotoGP, a Donington 2009 con la Honda. Gli altri sono stati tutti capaci di vincere nel 2014: Jorge Lorenzo (l'ultima volta in Giappone), e Marc Marquez, che dopo aver fatto sue quasi tutte le gare del 2014 ha chiuso la sua trionfale stagione dominando anche l'ultima prova a Valencia.

Tutto qua. Solo sei dei piloti in griglia, sette se includiamo Pedrosa che ha vinto nel 2014 a Brno, sono stati in grado di vincere almeno una volta in MotoGP, mentre gli altri nomi illustri (come Max Biaggi, Loris Capirossi e Casey Stoner) si sono ormai ritirati da tempo, anche se di tanto in tanto si spera in un loro rientro (e per quello di Stoner ad Austin c'è mancato un soffio). Ma per la legge probabilistica per cui gli eventi più recenti sono anche quelli che tendono a ripetersi, gli ultimi in ordine di tempo sono anche quelli più quotati per la vittoria. A meno che qualcun altro decida di rompere il digiuno o che un nuovo invitato voglia sedersi a tavola: in questo campionato 2015, pare che i giovani affamati siano parecchi...

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