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MotoGP: Marquez trionfa a Indianapolis
Come previsto Marc non sbaglia nulla, firma due sorpassi affilati quanto decisivi, e vince. Pedrosa regala la doppietta alla Honda sfilando il 2° posto a Lorenzo. Rossi si aggrappa alla quarta piazza rimediata negli ultimi metri ai danni di Crutchlow e Bautista. Lotta in casa per le Ducati, beffate da Smith
Si diceva delle derapate in uscita di curva di Marquez, fatte quasi con il freno a mano come sulle auto. Ecco, di freno a mano tirato, invece, si parla per la prima parte di gara di Rossi. Appannato in partenza, senza feeling per 15 giri su 27. Poi il decadimento delle gomme, che scivolano per tutti, ma il Dottore torna a sentire il feeling. Il perché, lo devono ancora scoprire prima di tutto nel box del numero 46. Ma intanto salta fuori un finale di gara spumeggiante. Roba da gemelli diversi, con il fratello cattivo di Valentino che prima recupera Bradl e lo scavalca, poi va all'attacco di Crutchlow e Bautista che si scannano per il quarto posto. E' un recupero silenzioso, ma efficace, anche se al limite dei giri utili. Tanto che solo all'ultima curva riesce l'attacco decisivo. La zampata che vale un quarto posto e che salva la peggior trasferta della stagione di Rossi. Anche se di fatto dimostra che con i tre spagnoli in pista, a pieno regime, Valentino torna subito nelle retrovie. Ruggine? Si azzarda. Carburazione e bioritmi lenti? Magari in contrasto con l'esuberanza dei giovani rivali, più reattivi in tutto. Oppure colpa delle gomme Bridgestone. Quel problema di feeling che anche in casa Ducati dicono sia il fattore principale di una crisi da profondo rosso.
Vera a tal punto che si lotta solo in famiglia. Nel finale l'ormai "ex" di Borgo Panigale, Hayden, entra infatti a gamba tesa su Dovizioso per sfilargli l'ottava piazza. Risultato: entrambi a fare il salto in lungo oltre il gradino del celebre cordolo finto di Indy. Mentre Smith li batte in volata, beffandoli sul rettilineo e lasciandoli ancora una volta, inesorabilmente, a chiudere la top ten. Seguiti da Iannone, 11° e più staccato, ma almeno davanti alla CRT di Espargaro. Detto che il premio "guest" dell'anno se lo merita per ora lo sfortunato Ben Spies, ancora a terra nelle libere della gara del rientro, e fuori subito. Ancora dai dottori e poi si vedrà che fare, quando tornare. Praticamente desaparecidos in questa MotoGP e, apparentemente, nemmeno troppo motivato a restarci.
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