Mai visto un Ukawa così determinato. Rossi ha dominato la corsa, ma lui l'ha vinta. Capirossi umilia le altre due e quattro tempi. La Honda umilia tutti

di Luigi Rivola

Scatto fulmineo di Rossi e Capirossi, che si avventano nell'ordine sulla prima curva del tracciato di Welkom. Ne esce ancora in testa Valentino, mentre Loris viene superato da Ukawa (nella foto a lato) che si accoda al compagno di squadra.

Tre Honda ai primi tre posti, ma davanti ci sono le RC211V, le moto da battere quest'anno.
Rossi e Ukawa infatti si allontanano tenendo un altro ritmo, e Capirossi fa miracoli per limitare il distacco, ma a sua volta demolisce letteralmente tutti gli altri, a due e a quattro tempi, creando il vuoto alle sue spalle.
I più ostinati fra gli inseguitori sono Gibernau, McCoy, Checa e Roberts, ma la grinta di Checa, che sembra in perfetta sintonia con la sua Yamaha M1, ha ragione del pilota della Suzuki (che si ferma al box come aveva già fatto Roberts qualche giro prima) e dell'australiano con la Yamaha a due tempi. Non si hanno notizie di Biaggi: le ultime lo davano al tredicesimo posto dopo una brutta partenza, e l'attesa rimonta non sembra in programma.


Ukawa dà spettacolo attaccando Rossi, ma il campione del mondo non sembra fatichi troppo a tenerlo dietro. Fatica invece molto - e si vede, ma anche si ammira - Capirossi, che a un certo punto sembra addirittura in grado di riprendere, col suo aeroplano, i due che fuggono sui missili. E' solo un'illusione, o meglio, un generoso tentativo, che Valentino blocca allungando il passo poco oltre metà gara, al ritmo di primati sul giro.
I giochi sembrano ormai fatti: Capirossi capisce e molla per non rovinare tutto, ma è Valentino che non ha capito: a un certo punto lascia passare Ukawa e gli si incolla a ruota, lo solletica, lo punge, forse si diverte; prova il sorpasso, poi desiste, sceglie traiettorie diverse, insomma, fa un po' di spettacolo (e ce n'è bisogno, visto che la superiorità della RC211V rischia di addormentare le corse). Ukawa invece tira dritto, concentratissimo, velocissimo, per Tohru, per la Honda, per l'Imperatore: è il suo giorno da samurai.


All'inizio dell'ultimo giro, Rossi stacca tardissimo, affianca Ukawa, lo supera, ma poi è costretto ad allargare fuori traiettoria e il giapponese ripassa. Valentino lo riacchiappa nello spazio di tre curve, poi ripete lo stesso errore, ma questa volta è irrimediabile: Ukawa fila verso il traguardo senza voltarsi e Rossi, lasciandoci intuire ciò che urla nel casco, deve rassegnarsi a vederglielo tagliare trionfante.
Al terzo posto - che vale moralmente un primo - si classifica Capirossi, abissalmente davanti a Katoh, che nel finale ha avuto ragione della resistenza di Checa. Quattro Honda ai primi quattro posti: due quattro tempi e due due tempi. Poi gli altri. E' questa la grande attrazione della MotoGP?