Le nostre previsioni per il Gp di Francia: sole su Rossi, tempesta in 250 e nuvole su Melandri. E? sereno invece nella 125, ma solo per Vincent?
di Marco Masetti


Rossi dopo l'ultima vittoria a Jerez, la seconda su tre gare di campionato

Far le figuracce non piace a nessuno, quindi, dopo quelle rimediate all?avvio del campionato, quelli che non sono ancora al 100% (tutti quelli che non si chiamano Valentino Rossi oppure Honda Rc 211V) sono corsi ai ripari. Siccome il motomondiale non è terra di miracoli, eccoli in fila a girare in prova, sperimentando, chi poco e chi meno, qualcosa in grado di trasformare il destino in qualcosa di meno cinico e baro.
La Yamaha è stata due giorni al Mugello. Checa ha girato sotto la pioggia e il sole. Biaggi no: ha detto che provare il dispositivo ?anti freno motore? sul bagnato non serviva a nulla, quindi ha girato solo poche ore. Non sarà questo a far la differenza, forse il telaio nuovo, atteso al Gp d?Italia, potrà dare la svolta. Davide Brivio, manager del team ci giura, noi speriamo, perché un mondiale senza Yamaha è come il natale senza panettone.
Hanno girato molto la Suzuki, alla ricerca di competitività con le Michelin e Kato, sommo sviluppatore della Honda 500 e uomo del momento in MotoGp. Con Daijiro, Gibernau, Roberts (che pare abbia rotto un motore sulla pista di prova Michelin), ha girato anche Guintoli (test rider della Yamaha Tech 3) e il vecchio Dominique Sarron con una Yamaha R6. Per tutti c?erano da provare coperture da pioggia sulla pista di Clermond Ferrand (sede della fabbrica Michelin) che viene allagata da un?autobotte. Le studiano tutte, e fanno bene.
Pioggia anche sull?Aprilia, al Mugello, ma in Francia che tempo farà?
Tre previsioni: in MotoGp sereno su Rossi che, se vince anche a Le Mans, deve solo decidere dove andare in vacanza.
Tempesta in 250, con tanti piloti a lottare (speriamo civilmente) e il nostro Melandri a cercare la vittoria, unica via possibile dopo due battute a vuoto su tre. Sereno in 125, ma per uno solo: Arnaud Vincent, leader non certo immeritato di classe. Una vittoria, due secondi posti per il francesino che nessuno voleva ad inizio anno. E invece, tutti a cercare l?intervista a Jorge Lorenzo e ai bambini prodigio. Per fortuna il motociclismo ogni tanto ricorda di essere un grande sport e spazza via le mode e le isterie, ribadendo che chi va più forte vince (almeno fino a quando non arriveranno le comunicazioni via radio magari assieme a qualche manager ex F1), mentre chi perde deve inseguire, provare, riprovare, modificare, sbattersi. C?est la vie, come dicono a Le Mans. Dai de gas, rispondono da Imola.