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GP di Suzuka: sotto la pioggia, nel segno di Rossi

il 06/04/2002 in Motogp

Trionfo del pesarese in Giappone dove porta al successo la nuova 4T Honda. Capirossi ottavo, Biaggi cade. Nella 250 fuori Melandri, vince Miyazaki, terzo de Puniet. Nella 125 primo Vincent, poi Giansanti e Poggiali

GP di Suzuka: sotto la pioggia, nel segno di Rossi
Arnaud Vincent corre su un'Aprilia

Trionfo del pesarese in Giappone dove porta al successo la nuova 4T Honda. Capirossi ottavo, Biaggi cade. Nella 250 fuori Melandri, vince Miyazaki, terzo de Puniet. Nella 125 primo Vincent, poi Giansanti e Poggiali
di Paola Baronio




?Una vittoria che vale il doppio, perché ero caduto due volte, perché proviamo da un mese sull?asciutto e oggi a Suzuka pioveva, perché non sono mai stato un fenomeno sul bagnato e questa moto sull?acqua ho imparato a guidarla oggi in gara?.
Questo il commento a caldo di Valentino Rossi, non ancora smontato dalla RC211V che ha portato al successo al suo debutto sul difficile circuito di Suzuka.

Il pilota ha realizzato la quarantesima vittoria in carriera imponendosi alla wild card Akira Ryo, tester giapponese della Suzuki 4T e a allo spagnolo Carlos Checa che durante il lungo, appassionante week-end a Suzuka ha portato la Yamaha M1, oggetto di tante perplessità negli ultime settimane, sul terzo gradino del podio.

E? stata una competizione molto bella, a dispetto della pioggia, tanto temuta e che invece ha esaltato la prestazione dei piloti più tecnici e più talentosi.

Rossi ha condotto la gara con grande sicurezza risalendo via via fino al secondo posto dalla quinta posizione risultata da una partenza non eccellente che aveva vanificato la pole. Il pilota si è portato in testa al sedicesimo giro, grazie a un sorpasso di traverso su Ryo da mettere in bacheca, ed ha resistito in prima posizione vanificando l?ultimo attacco del giapponese nell?ultimo giro. Dietro ai due sfidanti il duello tra Checa e la wild card Itoh, tester della RC211V, che ha visto prevalere lo spagnolo.

La ottima prestazione di Checa stigmatizza dolorosamente la fuoriuscita di Max Biaggi, suo compagno di squadra nell?avventura con la nuova M1, da tempo molto scettico sulle potenzialità della Yamaha 4T di fare bene in questo campionato. Il romano è caduto al quindicesimo giro per un banale errore: ?Ho toccato con la ruota anteriore la riga bianca e ho perso aderenza ? ha ammesso il pilota -. Sono molto dispiaciuto perché potevo portare a termine la mia gara e prendere dei punti. La moto? Andava abbastanza bene?.




E? arrivato al traguardo ma si è piazzato solo nono Loris Capirossi, protagonista di una splendida sessione di prove con la sua Honda NSR a due tempi: ?E? andata da schifo ? si è sfogato ai microfoni di Italia Uno -. La moto pattinava dappertutto. Sono rimasto in pista solo per portare a casa un po? di punti. Una gara terribile, non c?era grip ne sull?avantreno ne sul posteriore?.

Loris è stato superato anche dall? Aprilia Rs Cube di Laconi che è giunta ottava superando le aspettative di pilota e tecnici che da questo debutto in pista si sarebbero accontentati di un 15.mo posto. La strada per la tricilidrica di Noale è ancora lunga, il prgetto è molto più recente di quello di Honda e Yamaha ma la trasferta giapponese tutto sommato si chiude per gli italiani con in bilancio positivo.

Il nuovo campionato parte sotto il dominio delle moto a 4 tempi che hanno occupato le prime quattro posizioni. Solo al quinto posto, con la Yamaha 500 del giapponese Norick Abe, si affacciano le moto di vecchia concezione. E se è vero che le nuove 4t, che hanno un?erogazione più fluida, sono più massicce e hanno un grip migliore delle 500, erano teoricamente favorite sulla pista bagnata, è anche vero che il distacco tra la Honda guidata da Itoh e la Yamaha di Abe c?è un distacco all?arrivo di quasi 10 secondi.

250: dominio giapponese




Pioggia e giapponesi i protagonisti della gara della 250 a Suzuka. Le pista bagnata ha ovviamente favorito i piloti di casa che conoscevano perfettamente il circuito e che hanno permesso al vincitore, la wild card Osamu Miyazaki, in sella a una Yamaha, di correre praticamente incontrastato verso il gradino più alto del podio. Dietro di lui il connazionale Daisaku Sakai, altra wild card che con la sua Honda ha preceduto l?Aprilia del francese Randy De Puniet, in forza nel team Campetella Racing.

Marco Melandri, il solo pilota ufficiale della Casa di Noale, transitato al primo giro in 11.a posizione, è scivolato al settimo giro della gara quando era risalito al quinto posto. Macio ha ripreso la gara in 21.ma posizione e raggiunto la 17.a, ma alla fine, distaccato dai primi da un minuto e 20? si è ritirato al quattordicesimo giro: ?Dopo la cautela dei primi giri stavo rimontando agevolmente. Poi sono arrivato lungo in una curva che preferivo affrontare in prima marcia dopo avere frenato un po? più forte. Una curva a spigolo, dove però sono arrivato un po? troppo largo, la moto si è scomposta, prima il posteriore, poi l?anteriore ed è scivolata a terra. Non sono ripartito subito, un po? tardivo l?aiuto dei commissari, ma ho comunque tentato una nuova rimonta. Mi è rimasta della terra nella manopola del gas compromettendone la funzionalità. Mi dispiace perché avevo lavorato molto per preparare la gara di oggi ma la pioggia ci ha rovinato i piani. La scivolata è stata un errore in una giornata dove era facile sbagliare, ma una giornata anche nella quale non volevo finire 10°".

Proprio come Franco Battaini, verrebbe da dire. Ma sarebbe solo un brutta battuta, perché il bresciano, decimo appunto, ha almeno raccolto dei punti.
La gara del resto è andata male ai piloti italiani: il migliore, Roberto Rolfo che corre sulla Honda del Team Fortuna Gresini, è giunto ottavo, mentre Roberto Locatelli (Tu Racing Team) solo sedicesimo.

125: bravo Giansanti, eroico Poggiali




Una gara molto dura quella della 125 sul tracciato di Suzuka. La pioggia è caduta inesorabilmente, mettendo in difficoltà tutti i piloti e facendone cadere ben 22, tra i quali l?esperto giapponese Youchi Ui, un veterano della gara e della pista.
La vittoria se l?è aggiudicata Arnaud Vincent, del team Imola Circuit inaugurato quest?anno da Fiorenzo Caponera, alla guida di una Aprilia. ?Sapevo di avere un grande vantaggio rispetto agli inseguitori, ma le condizioni della pista la rendevano molto pericolosa e ho deciso di non rischiare, nonostante i miei avversari si stessero avvicinando. Sono molto contento e sono anche felice per il team? ha dichiarato il francese, al terzo sigillo in carriera.
Alle sue spalle un bravissimo Mirko Giansanti (Honda, Scott Racing Team), e un eroico Manuel Poggiali (Gilera), che ha disputato la gara con il polso sinistro dolorante per l?incidente nelle prove di sabato. Il sammarinese, quarto fino all?ultimo giro dietro a Nobby Ueda (Honda, Semprucci Angaria Racing), ha approfittato di un dritto del giapponese nell?ultimo tratto ed ha meritatamente conquistato il podio. ?La mano non mi faceva molto male ? ha sdrammatizzato il campione della 125 - ma tenendo in considerazione le circostanze odierne, devo riconoscere che il terzo posto per me è un buon risultato?.




Durante la gara si è messo in evidenza Stefano Bianco, autore del miglior tempo in gara 2?30?798, prima di cadere. Discreto comunque il bilancio italiano: Simone Sanna (Aprilia, Tu Racing Team) è giunto quinto, Cecchinello nono, Borsoi decimo e Stefano Perugini sulla sua Italjet , onorevolmente undicesimo. Diciassettesimo posto per Mattia Angeloni del Team Italia Gilera che non ha preso punti ma almeno è arrivato al traguardo: ?Sono andato piano, ma sono arrivato ed è la cosa più importante. Per il momento mi accontento di questo, era difficile fare meglio dopo tutto quello che mi è successo in questi giorni. Ho bisogno di fare esperienza e sono convinto che anche da queste gare si impara qualcosa ?.
GP di Suzuka: sotto la pioggia, nel segno di Rossi
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