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Ironman: la moto-maratona

di Andrea Padovani il 01/02/2012 in Attualità

Una corsa contro il tempo. Un triathlon in sei tappe per provare sei categorie di moto ognuna nel suo habitat. Tanta resistenza e le gomme giuste, gli ingredienti. Teatro di questa inconsueta prova la Sicilia, con le sue strade e i suoi panorami mozzafiato

Ironman: la moto-maratona
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Definirla un'impresa sarebbe un'esagerazione. Certo è che di rilassante, nella mia trasferta in Sicilia, c'è ben poco. Tutto inizia con una telefonata di Salvo Pennisi, patron del reparto Sperimentazione Moto Pirelli: "Che ne dici di fare una cosa strana? Tipo un Ironman su due ruote? Una non-stop per provare tutto, ma tutto davvero...".

Guarda il video della nostra impresa, clicca qui!

E che ci vuole? Butto in macchina due borsoni di abbigliamento e via verso Linate, Catania e quindi Enna! Appuntamento per il giorno seguente alle 7:00 in punto, vestito da "avventura" per la prima tappa: le Maxi-enduro. Obiettivo: arrivare a sera, possibilmente vivo.
Ironman: la moto-maratona

Ora partenza: 7:00
Percorso: Enna – Etna - Francavilla (ME)
DISTANZA: 195 KM

Il sole inizia a fare capolino tra le nubi, ma l'aria è ancora frizzante. Delle quattro maxi on-off parcheggiate fuori dall'hotel - tutte dotate di Pirelli Scorpion Trail - mi approprio della Super Ténéré. L'Etna mi attende: pelle d'oca, non per l'emozione, ma per il freddo. Dopo una decina di chilometri di statale e un centinaio di autostrada iniziamo a salire: davanti "Don" Salvo a fare l'andatura.

Della moto (ma anche delle gomme) apprezziamo la grande polivalenza: il guidato veloce è una formalità, l'autostrada anche e nel misto si gode. E poi arriva il fuoristrada leggero e il freddo, quello vero. Tornante dopo tornante la temperatura scende verticalmente e l'asfalto asciutto lascia il posto a quello bagnato. Dal cielo inizia a cadere acqua gelata e la strumentazione della R 1200 GS - che nel frattempo è diventata di mia "proprietà" - indica 2°C. "Ma siamo in Sicilia o no?" Sbotto... Le mani, coperte da ottimistici guantini estivi da enduro, sono quasi paralizzate: la guida si fa un filino rigida e "felpata" e alla prima sosta decidiamo che è tempo di tornare indietro verso temperature più umane.

9 della mattina: ci regaliamo una breve escursione in fuoristrada (anche per scaldarci un po'). In piedi sulle pedane affrontiamo la lava e le pietre dell'Etna. Peccato che questi bisonti pesino come un'utilitaria e le pietre non aiutino. Lo spettacolo tutto intorno è incantevole, ma Vincenzo Lombardo - pilota di enduro, collaudatore Pirelli e nostro secondo apripista - ci richiama all'ordine: "Basta cazzeggiare: le enduro ci attendono!"

Ironman: la moto-maratona

Ora partenza: 10:05
Percorso: Francavilla (ME) - Castroreale (ME)
DISTANZA: 44 KM

Planiamo su Francavilla dove quattro mono tassellate ci aspettano per cui ci spogliamo al volo sotto una pensilina. In terra ancora i segni del Mondiale Enduro che si è corso nei giorni precedenti: brutto segno, la faccenda si fa seria! Mangiamo una banana e indossiamo ginocchiere, protezioni e stivali offroad.

A qualche metro il greto di un fiume e una "strada" (sì, tra virgolette!) sterrata che imbocchiamo a gas spalancato. La KTM 530 che guido non mi aiuta: a ogni colpetto di gas viaggio di traverso o su una ruota sola: non oso immaginare Vincenzo con la sua 950 Enduro. In compenso Salvo e Michael Guy - un collega inglese di MCN - sembrano a loro agio: in piedi sulle pedane pennellano le traiettorie e lasciano correre le loro moto (un "Kappa" 450 e la Honda duemmezzo) anche sulle curve strette. Io invece sono di legno e le braccia si fanno di… marmo. E non è bello visto che nel frattempo siamo saliti sui monti Peluritani e viaggiamo su una mulattiera con uno strapiombo a lato. Roba che se succede qualcosa devono liberare i San Bernardo per ritrovarmi nella scarpata.

Il fondo è duro, disseminato di pietre: per fortuna ogni tanto passiamo in mezzo alle mucche e ci tocca rallentare. In altri tratti viaggiamo in quarta: una specie di Tourist Trophy su terra, non bisogna sbagliare! Mr Lombardo invece vola: d'altronde qui ci è venuto anche con la Multistrada per collaudare le Scorpion Trail. Scusate se è poco... Sullo sfondo l'azzurro del mar Tirreno ci ricorda che siamo in Sicilia.

Dopo un'ora e mezza di guida sbuchiamo da una stradina alla base dello sperone di Castroreale. Asfalto, case, persone... sono ancora vivo! Parcheggio davanti alla chiesa nel centro del paese dove attende un camion Pirelli, le cruiser e il mio ennesimo abbigliamento per la terza tappa si questa tirata.

Ironman: la moto-maratona

Ora partenza: 12:15
Percorso: Castroreale (ME) - Cerda (PA)
DISTANZA: 155 KM

La gente tutt'intorno ci guarda perplessa. Come dar loro torto: quattro pazzi piombano in paese, buttano le moto in un angolo e ingurgitano due cose al volo (banana compresa...) mentre si spogliano appoggiati a una balaustra! È già tanto che non chiamino i Carabinieri. Infilo i jeans, un casco jet, un giubbotto e salgo sulla Harley-Davidson Ultra Classic gommata Night Dragon. Bello passare da un nervoso mono tassellato da 130 kg a un "bradiposo" pachiderma da 400! Specie se dotato di radio ed MP3: relax, relax e ancora relax. Quello che ci vuole dopo la mulattiera!

Scendiamo per una stretta stradina da Castroreale, tornante dopo tornante, calcolando le traiettorie per non dover fare manovra, con calma, perché gli angoli di inclinazione sono quel che sono e le pedane strisciano a terra anche in parcheggio. Il sole scalda, ma non quanto il motore H-D: meno male che entriamo in autostrada. L'aria sul volto, il mar Tirreno sulla destra, il cielo terso, un po' di musica: una vera goduria con la Ultra che corre senza sbavature sui curvoni e sulle giunture dell'asfalto, solida sulle sue scarpe nuove. Mi regala sempre una certa soddisfazione percorrere i primi metri con una gomma intonsa.

I 120 km di autostrada volano: il gruppo esce a Buonfornello e - percorrendo un tratto dell'omonimo rettilineo - sale verso Cerda. Davanti ai box della Targa Florio ci attendono le naked. Sono le 14:00, quasi sette ore di guida ininterrotta!

Ironman: la moto-maratona

Ora partenza: 14:20
Percorso: Cerda (PA) - Targa Florio - Scillato (PA)
DISTANZA: 70 KM

Banana: e siamo a tre! Speriamo non facciano male. Cambio di stivali, guanti, casco e... moto sul traguardo del circuito delle Madonie. Parole d'ordine: naked e Targa Florio, giusto per non farci mancare nulla. Che peccato, però, che i box e la palazzina della direzione di gara di questo glorioso circuito - monumento al motorismo mondiale - siano in stato di abbandono. Parto con la Honda Hornet e iniziamo la salita: l'asfalto è quello tipico siciliano, liscio e dal grip nullo. Qui la lode va ai Diablo Rosso II che - tra curve e controcurve, salti e allunghi - fanno il loro lavoro alla grande.

"Ma come diavolo facevano a correre qui i prototipi?" mi chiedo mentre seguo Salvo Pennisi che guida come se conoscesse ogni curva delle centinaia che affrontiamo. Se lui entra ci entro anch'io... speriamo solo che sappia quello che fa altrimenti toccherà tirare fuori due moto dal campo di grano! E sarebbe un guaio, visto che siamo quasi a metà pomeriggio e mancano ancora due stazioni del nostro pellegrinaggio.

La tappa prevede una settantina di chilometri, non troppi ma nemmeno pochi, visto il percorso estremamente tortuoso e il fondo che non permette di rilassarsi un attimo. Senza contare che nel frattempo mi sono appropriato della MV Agusta Brutale (di nome e di fatto). Meno male il prossimo è un trasferimento rilassante.

Ironman: la moto-maratona

Ora partenza: 15:40
Percorso: Scillato (PA) - Pergusa (EN)
DISTANZA: 95 KM

Al casello dell'autostrada troviamo l'ennesimo camion Pirelli e quattro comode e veloci maxi GT: due BMW, una Suzuki e la Honda VFR su cui mi accomodo. È la più sportiva del lotto e questo basta a farmela piacere: e poi ci sono altri 100 chilometri di autostrada con curvoni e rettilinei... e i CV servono! Non che si debba fare il record (maledetti limiti...) ma il tempo stringe e sono quasi le 16:00.

Gomme nuove anche qui, le Angel ST: e la rampa di accesso alla A19 si fa insidiosa a causa della tipica patina lucida. E poi 30 metri sono un po' pochini per portare in temperatura il battistrada, anche nel caso delle Pirelli che del feeling "a freddo" hanno fatto un vanto.

95 km all'arrivo... 90... 80... non passa più! Sembra di stare su un tapis roulan. E per ammazzare la noia e glissare la stanchezza penso alla pista di Pergusa e alle quattro sportive che mi aspettano. Arrivo!

Ironman: la moto-maratona

Ora partenza: 17:05
Percorso: Autodromo di Pergusa (EN)
DISTANZA: 22 giri (110 KM)

Concentrazione, reattività, riflessi pronti: in pista sono caratteristiche irrinunciabili. Il sottoscritto arriva nel paddock un tantino provato. Ho 10 minuti per riprendere contatto con la realtà che nel caso specifico ha le caratteristiche di una pista d'altri tempi: velocissima, sconnessa e pericolosa.

Per iniziare scelgo una "tranquilla" BMW S 1000 RR equipaggiata con pneumatici sportivi/stradali, i Diablo Rosso Corsa. Pergusa è un anello di circa 5 km intorno a un laghetto, in origine senza vere curve o varianti. Per abbassare la media sono state introdotte alcune curve che spezzano il ritmo, con un risultato un po' spaventoso: alla chicane dopo il traguardo si arriva in quarta piena, e in altri tre punti da quinta e sesta marcia si va oltre i 250 km/h. Il tutto condito da un asfalto vecchio e sconnesso e guardrail a filo pista. Non male per chiudere la giornata!

Prendiamo confidenza con i Rosso Corsa cercando le traiettorie meno disastrate. Secondo Pennisi sono proprio le malformazioni che evidenziano i limiti di qualunque gomma: se un pneumatico va bene qui, di sicuro va bene anche su una pista liscia. Quindi gas spalancato e staccatone. Dieci giri con la BMW, poi una pausa per riprendere contatto con la realtà, poi altri dieci con la Ninja ZX-10R gommata Supercorsa SP: e sono quasi le 18:00!

Una pulita alla visiera e dentro per gli ultimi 10 giri, quelli della soddisfazione viste la gomme e la moto che ho in mano! Scendo alle 18 e 30, finito! Sfilo la tuta e mi rilasso contento di essere vivo. Peccato che arriva Pennisi e dice: "dai, prendete le moto che andiamo in hotel. Sono solo 20 km..." Bastaaaaaaaaa.

Guarda la gallery delle 6 tappe dell'Ironman su due ruote in Sicilia.

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