Le moto dotate di trasmissione automatica non sono certo una novità dei nostri giorni. Basti pensare alla Honda CB 750 Hondamatic o alla Moto Guzzi 1000 Idroconvert, progetti divenuti realtà addirittura negli Anni 70. Ma è l'Aprilia che per prima, con la Mana 850, porta questo tipo di soluzione nell'era moderna. E lo fa con una moto vera, a differenza della Honda che nello stesso periodo presenta il DN-01, una sorta di via di mezzo tra una custom e uno scooter.

La Mana è una naked, ed è dotata di una ciclistica sana (e fin qui niente di nuovo trattandosi di Aprilia) e di un bicilindrico a V nato specificatamente per questa destinazione, dotato di un suo piacevole carattere. Pratica da usare, divertente e ben fatta, a livello di vendite non ha raccolto quanto meritava.

Forse è arrivata un po' in anticipo rispetto al mutare dei gusti: oggi, infatti, le moto "automatiche" sono una realtà, come dimostra il successo delle varie Honda con cambio DCT. Nel 2007 (anno della presentazione) sognavamo ancora un po' tutti le race replica e le R 1200 GS della BMW. E forse non l'hanno aiutata nemmeno i 9.300 euro necessari all'epoca per acquistarne una nuova. Non era una cifra "tecnicamente" esagerata, specie in relazione all'esclusività del progetto, ma rispetto agli altri mezzi della stessa fascia la Mana era sensibilmente più cara. E forse anche per questo è finita con il risultare più "strana" che "speciale" ad una platea tradizionalista come quella dei motociclisti nostrani. Attualmente l’Aprilia Mana è in listino soltanto nella versione GT (11.390 euro), con semicarena di ispirazione turistica: di serie offre anche l'ABS (sulla naked e sulle prime GT era optional). Se volete spendere meno e magari preferite la versione nuda, allora è il caso di cercare tra l'usato.

L'offerta, come prevedibile, non è pletorica ma, senza impazzire, tra i 3.000 e i 4.000 euro si possono trovare delle occasioni interessanti. Per le GT più recenti mettete invece in conto di spingervi fin sulla soglia dei 4.500 euro; ma in tutti i casi (senza esagerare) non fatevi problemi ad intavolare una breve contrattazione giusto per provare ad abbassare il prezzo di qualche centinaio di euro.

La moto in sé è priva di difetti noti o di aspetti da guardare con particolare attenzione. L'unica cosa che ci sentiamo di consigliarvi è quella di controllare molto bene lo stato della cinghia della trasmissione primaria. Quest'ultima, al di là della sua sofisticata gestione elettromeccanica (che prevede tre modalità di cambiata: automatica, semiautomatica e manuale), è all'atto pratico un grosso variatore centrifugo.

Di conseguenza per evitare spiacevoli inconvenienti è importante conoscere le condizioni di questo elemento e sapere se sia stato correttamente sostituito ogni 20.000 chilometri, come consigliato dal costruttore. Nel caso l'operazione fosse necessaria, si tenga presente che la cinghia ha un costo che si aggira attorno ai 130 euro; a questa cifra bisogna poi aggiungere almeno un paio d'ore di manodopera.

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