Con la 848 Ducati lascia il percorso intrapreso con la 749, sia da un punto di vista stilistico sia da quello filosofico. Nel confronto tra le due moto, il dato che più balza all'occhio a nostro avviso è quello della potenza massima. I 134 CV espressi dal suo bicilindrico nella versione base (la 848 Evo arriverà a 140 CV) sono un netto passo in avanti; non solo nel confronto con la 749 "standard", ma persino rispetto alle 749 S ed R.

Merito soprattutto di una cilindrata "fuori scala", che sfuggiva anche ai limiti imposti dal regolamento tecnico della Supersport, categoria al tempo molto in voga. Insomma, con la 848 anche la sportiva "piccola" della Ducati ha messo sul piatto la giusta verve fin dalla versione base, diventando alla prova dei fatti una delle più interessanti e godibili Ducati da pista di sempre. Perché 135/140 CV, in mani capaci, sono più che sufficienti per divertirsi tra i cordoli; e per strada non "obbligano" a una guida inutilmente sopra le righe. Anche le sospensioni sono all'altezza della qualità globale: forcella e mono sono completamente regolabili e derivano da quelli installati sulla 1098. Ma alla fine, a chi può piacere questa moto? Sicuramente agli smanettoni che frequentano i circuiti e che magari vogliono farlo in sella a un mezzo italiano che non costi un capitale.

A loro la 848 risulterà particolarmente interessante, anche in virtù dei suoi margini di miglioramento. In questo senso la Ducati è un invito a nozze, visto che per questa sportiva esiste una quantità pressoché illimitata di parti speciali. Attenzione però, perché qualcuno prima di voi potrebbe aver avuto la stessa idea: se acquistate un usato "pronto-pista" meglio controllare che ci siano anche tutti i pezzi originali. Guardando al mondo dell'usato, rispetto a una 1098 si possono risparmiare anche 1.500/2.000 euro, una cifra che al limite si può reinvestire ad esempio in una carenatura in vetroresina, in uno scarico o in gomme per svariate uscite tra i cordoli. Se invece alla pista nemmeno ci pensate, avrete comunque un mezzo bello da usare e da esibire, più "friendly" di una 1098 ma che in ogni caso, se non si presta la giusta attenzione, è in grado di polverizzarvi la patente.

A livello di quotazioni vi consigliamo di rimanere tra i 5.500 e i 7.000 euro di spesa; attorno ai 6.500 si possono comunque trovare le offerte più interessanti. Come al solito lo stato del mezzo è un elemento di valutazione fondamentale; i tagliandi sono da farsi ogni 12 mesi o 12.000 km e la sostituzione delle cinghie della distribuzione è da preventivare ogni 24.000 km. Per l'acquisto di una versione Evo o Evo Corse mettete in conto di spendere anche 2.000 euro in più. La migliore componentistica e il prestigio di questi allestimenti non sono in discussione e valgono la cifra, ma in tutta onestà l'esborso oggi si giustifica solo se avete davvero un bel manico e girate tanto in pista. Perché, come dicevamo all'inizio, già la 848 in versione base è davvero molto valida e per portarla al limite bisogna essere veramente bravi.