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Nuova Honda CRF1000L Africa Twin: l’attesa è finita

di Stefano Borzacchiello il 24/07/2015 in Moto & Scooter

Basta fare ipotesi, ora la CRF1000L Honda Africa Twin è realtà e non c’è più nulla da supporre. Oggi vi diciamo tutto: potenza, dotazioni, versioni, diavolerie elettroniche. Per vederla nelle concessionarie invece dovrete aspettare la fine dell’anno quando sarà in vendita a partire da 12.400 euro f.c.

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Quando arriva la nuova Honda Africa Twin? La faranno vedere al prossimo salone? Basta, l’attesa durata quasi 20 anni, è finita. Dopo il prototipo visto all’Eicma 2014 (clicca qui!) e le prime immagini circolate qualche mese fa, ora l’Africa Twin è realtà. Se ne conoscono i dati tecnici e si possono vedere tutti i dettagli, e si sa che arriverà nelle concessionarie entro la fine dell’anno a partire da 12.400 euro. La Honda CRF1000L Africa Twin sarà disponibile in tre versioni: standard, ABS e DCT-ABS, in quattro colorazioni: CRF Dakar Rally, HRC Tricolour, argento e nera.
Prima di iniziare lo studio meticoloso delle foto (guardatele a tutto schermo nella gallery, clicando qui!) sappiate che la nuova Honda Africa Twin, seppure non condivida nessun componente con la progenitrice, ne eredita l’essenza e lo spirito. Ha lo stesso sguardo deciso, forte di un gruppo ottico a led anteriore sdoppiato, ed è spinta da un nuovo motore bicilindrico parallelo di 998 cc da 95 CV (70 kW) di potenza e 98 Nm di coppia massima, con accensione a due candele per cilindro, albero motore con fasatura a 270°, doppio contralbero di bilanciamento per ridurre le vibrazioni e la rumorosità meccanica. Un propulsore nato dall’esperienza accumulata nelle competizioni in fuoristrada con le CRF250/450R, da cui eredita la compatta testata monoalbero Unicam, il cui ridotto sviluppo in altezza aumenta la luce a terra, mentre la disposizione dei componenti interni ha effetti positivi sia sul comportamento dinamico che sul look del motore. Uno dei due contralberi di bilanciamento è infatti multifunzione: aziona anche la pompa dell’olio e la pompa dell’acqua, collocata all’interno del carter frizione. Inoltre, per renderlo ancora più compatto il motore, il carter ha un design ribassato e ospita l’olio con la relativa pompa in pressione.

Il cambio a sei rapporti è progettato con lo stesso sistema di azionamento delle CRF250/450R per cambiate rapide e precise anche sotto sforzo. La frizione assistita per alleggerire l’azione sulla leva e dotata di antisaltellamento.
Telaio in acciaio. Sospensioni completamente regolabili: all’anteriore c’è una forcella Showa a perno avanzato, monta pinze freno radiali Nissin a 4 pistoncini, che mordono dischi flottanti da 310 mm con profilo a margherita. Il monoammortizzatore è pluriregolabile, con registro idraulico a pomello per il precarico molla.
La nuova CRF1000L Africa Twin monta cerchi a raggi da 21” all’anteriore e 18” al posteriore, qui con pneumatici nelle misure 90/90-21 e 150/70-18 sui quali è possibile montare sia pneumatici più adatti alla guida su strada che gomme tassellate per il fuoristrada. La sella è regolabile su due livelli di altezza, a 870 o 850 mm. Il serbatoio è da 18,8 litri e dovrebbe consentire un’autonomia di 400 km. Il peso con tutti i liquidi e serbatoio pieno è di 228 kg nella versione standard; si sale a 232 kg per l’ABS e si arriva a 242 kg per la DCT-ABS.

La nuova CRF1000L Africa Twin sarà disponibile anche con il cambio sequenziale a doppia frizione Honda DCT (Dual Clutch Transmission), giunto alla terza generazione. Si potrà scegliere fra la modalità manuale MT (manuale) con palette al manubrio, e le due modalità automatiche, la D (Drive) e la S (Sport). La modalità D offre il miglior equilibrio tra efficienza dei consumi e comfort di marcia. La modalità S, destinata a quelle situazioni in cui il pilota preferisce una risposta sportiva del cambio, offre per la prima volta tre opzioni tra cui scegliere: S1, S2 ed S3. Ma non è tutto. Il cambio DCT della nuova Africa Twin è stato messo a punto per il fuoristrada, grazie alla nuova funzione G, attivabile con un apposito tasto posto sul lato destro del cupolino. Qualunque sia la modalità attiva, premendo il tasto G vengono enfatizzate la trazione e il controllo della motricità riducendo l’entità dell’intervento della frizione in uso durante i cambi marcia. Infine, è presente un sensore di inclinazione, grazie al quale la centralina di controllo del DCT può decidere in maniera ancora più accurata il momento migliore per effettuare la cambiata, tenendo conto istante per istante anche dello dinamica di guida.

Per finire, sulla Africa Twin il controllo di trazione Honda Selectable Torque Control (HSTC) è studiato per adattarsi ad ogni tipo di percorso compreso il fuoristrada. Si può impostare su tre livelli di intervento oppure disattivarlo, ed è possibile escludere l’ABS sulla ruota posteriore (solo versioni ABS e DCT-ABS) con un comando pratico e veloce.
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I dati tecnici dichiarati
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