Dopo l’anticipazione della scorsa settimana la nuova Ducati Monster 1200 R è stata svelata a Francoforte da Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding, in occasione della Volkswagen Group Night.

La lettera R, su una Ducati, non è mai stata inserita per caso… La "R", sulle rosse, è da sempre sinonimo di Racing. Una filosofia di moto estremamente performanti. Una filosofia riportata su modelli stradali dalla guida adrenalinica, di cui la nuova Monster 1200 R è una degna rappresentante. Non a caso, il "Mostro" più cattivo di sempre ha rubato alla Panigale qualche idea per il proprio inedito abito, muscoloso, teso e puntuto. A partire dai particolari cerchi forgiati con razze a "W" by Marchesini, che fanno il paio con un retrotreno completamente ridisegnato.

Il telaietto reggisella è strutturalmente nuovo, compatto e leggero; la sella, sempre in pezzo unico, punta leggermente verso l'alto e ha un disegno più rastremato e filante nella parte dedicata al passeggero. In più, il look è pulito: le maniglie di sicurezza per il secondo non sono più a vista, ma ben celate sotto il cuscino.

Tutto nuovo è anche lo scarico, che comunque conferma la sensuale sinuosità dei collettori; questi sono ora da 58 mm di diametro (8 mm in più) e finiscono nella nuova coppia di silenziatori, sempre sovrapposti, ma più lunghi e pentagonali. Una scelta dettata non solo da esigenze estetiche, ma necessaria anche per meglio gestire le maggiori prestazioni del motore e l'omologazione Euro4.

Il Testastretta 11° DS si presenta come il più potente bicilindrico a L mai montato su una Monster: eroga 160 CV a 9.250 giri, abbeverati da corpi farfallati da 56 mm e ribaditi da 13,4 kgm a 7.750 giri di coppia massima. Per darvi un'idea, la nuova 1200 R ha a disposizione ben 15 CV in più rispetto alla S, un'iniezione di potenza che le permette di sedersi a testa alta al tavolo delle naked più cattive.

Con tanta forza da sprigionare, la Monster 1200 R mette sul piatto una serie di modifiche alla ciclistica. All'avantreno adotta una forcella Öhlins da 48 mm, tutta regolabile; al retrotreno compare un monoammortizzatore - sempre Öhlins - anche lui completamente settabile e con un'escursione portata a 159 mm, contro i 152 della S. Altri numeri importanti sono quelli relativi alle quote ciclistiche, che confermano l'inclinazione del cannotto di sterzo di 24,3°, l'avancorsa scende però di 4,2 mm (89 mm contro i 93,2 della S).

L'interasse è ora di 1.509 mm (-2 rispetto alla S), mentre la nuova coda porta la sella a una posizione più alta da terra: 830 mm contro 785-810 mm. La gomma posteriore cresce, passando da 190/55 a 200/55. E poi c'è la maggior leggerezza dei cerchi forgiati, che di sicuro aumenterà la reattività.

Grazie anche ai componenti in carbonio e alle pedane in alluminio ricavate dal pieno, il peso scende di 2 kg rispetto alla S. Per la Monster 1200 R la Ducati dichiara un peso a secco di 180 kg (che diventano 207 kg in o.d.m.). Non vediamo l'ora di assaggiare l'effetto complessivo di tutti questi numeri.

In comune con la S è il pacchetto dei sistemi elettronici di serie, che comprende i 3 Riding Mode (Sport, Touring, Urban) e il Ducati Safety Pack (ABS e DCT, personalizzabili e disinseribili). Due le colorazioni disponibili: rosso con banda bianca, oppure nero con dettagli rossi. Di serie il cupolino, l'ammortizzatore di sterzo Öhlins, il parafango anteriore in carbonio. Lo scarico, in acciaio, ha il terminale e il fondello in alluminio. Quanto costerà la R ancora non è dato saperlo, di certo più dei 16.190 euro c.i.m della S. Lo sapremo presto: la moto sarà in vendita già a gennaio 2016.