Guai in vista per gli autodromi: il decreto antirumore è stato approvato ed a breve sarà legge. I circuiti potrebbero essere costretti a una riduzione dell?attività, ma c?è polemica anche per la concessione dei giorni di deroga in numero differente fra i vari impianti
di Riccardo Matesic
Il regolamento sul rumore negli autodromi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 marzo scorso ed attualmente è sul tavolo del presidente della repubblica per la firma. A breve dunque sarà legge.
E dire che non se ne parlava più e nell?ambiente c?era la sensazione che si fosse insabbiato in prossimità delle elezioni?
Si profilano guai allora per gli autodromi, che dovranno rispettare dei limiti sempre più bassi per le emissioni sonore. Sono previste, è vero, delle giornate di deroga, ma queste saranno vincolate alla ?zonizzazione?, una parola in base alla quale il numero dei giorni di deroga concessi agli autodromi potranno variare in funzione della zona nella quale è inserito il circuito.
Così scopriamo che, mentre il decreto prevede in linea di massima 60 giornate di deroga per ogni autodromo, durante le quali potranno svolgersi manifestazioni sportive e sedute di prova, a Monza tale concessione sembra destinata a scendere a 45 giorni.
Di giorni utili per provare ne avrà invece 60 Fiorano, la pista della Ferrari, che in media però sembra che oggi sia usata per oltre 100 giorni l?anno. In compenso la casa del cavallino potrà usare il Mugello, dove la proroga potrebbe essere addirittura illimitata!
Nei prossimi giorni nella pagina degli approfondimenti pubblicheremo il testo del decreto definitivo e vi proporremo un?inchiesta completa sull?argomento.