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Reimmatricolare una moto radiata

il 09/04/2001 in Attualità

Avete una vecchia moto radiata e vorreste tornare a usarla ma vi spaventa la complessità burocratica dell?operazione?

Reimmatricolare una moto radiata
Preparati i documenti nel giro di 15 giorni si può effettuare il collaudo e andare via in mot


Avete una vecchia moto radiata e vorreste tornare a usarla ma vi spaventa la complessità burocratica dell?operazione?
di Riccardo Matesic


Con la reimmatricolazione di veicoli radiati si può tornare a circolare

L?operazione di reimmatricolazione è da sempre considerata particolarmente complessa, tanto da scoraggiare molti appassionati, rassegnati a tenere ferme le loro vecchie moto.

In realtà si tratta di un?operazione che, se ben preparata, è alla portata di tutti, anche senza l?ausilio di agenzie esterne.
Dell?argomento si è interessato il moto club Moto d?Epoca Roma, il cui presidente, Enrico Solari, ha preparato una scheda alla quale si può fare riferimento con un?unica raccomandazione: prima di preparare la documentazione è comunque opportuno fare una visita all?Ufficio Provinciale della Motorizzazione dove si intende sostenere l?esame di collaudo, per verificare che procedure e documentazione richieste coincidano. Sussistono infatti delle diverse interpretazioni della legge in funzione dell?Ufficio della Motorizzazione al quale ci si rivolge.
(rmatesic@motonline.com)

La procedura


Per reimmatricolare una moto radiata è necessario effettuare un collaudo presso un Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile e successivamente procedere alla iscrizione al PRA.
La pratica è complessa ma fattibilissima anche senza ricorrere a un?agenzia, a patto di rispettare le indicazioni che seguono, magari verificandole preventivamente presso la Motorizzazione dove si intende sostenere il collaudo, per mettersi al riparo da diverse interpretazioni della legge.
Per il collaudo, all?atto della prenotazione presso la Motorizzazione, bisogna presentare una documentazione così composta.

- Domanda di revisione in bollo (lire 20.000) diretta all?Ufficio Trasformazioni della Motorizzazione Civile Provinciale.
- Estratto cronologico del motociclo dal quale risulti la radiazione d?ufficio o la radiazione per demolizione volontaria (35.000 lire nell?ambito della propria provincia, 70.000 al di fuori di questa).
- Ricevute di pagamento di 3 differenti bollettini di conto corrente postale per un importo variabile fra le 90 e le 110.000 lire. I tre bollettini, dal costo leggermente diverso se si tratta di mezzo demolito d?ufficio o volontariamente, vanno preventivamente richiesti agli uffici della Motorizzazione.
- Dichiarazione di ?revisione a regola d?arte? del mezzo da reimmatricolare, con una specifica completa di tutti gli interventi effettuati da parte di un?officina meccanica iscritta alla C.C.I.A.A. (Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura). Attenzione al fatto che tale dichiarazione deve essere firmata dal titolare dell?officina, a meno che la sua firma non sia depositata presso la locale Motorizzazione.
- Titolo di proprietà del motociclo. Si rende necessario dunque un atto di vendita firmato da un soggetto che ne dichiari la precedente proprietà (valido anche se il venditore non è uno degli ultimi intestatari), oppure una dichiarazione di vendita firmata da un rottamatore autorizzato. Tale atto deve essere stilato in presenza di un notaio, con un costo medio di 100.000 lire.
- Autocertificazione della residenza del nuovo intestatario.
- Infine, se il motociclo è stato radiato d?ufficio, è necessaria anche una fotocopia della Carta di circolazione o, in mancanza di questa, la denuncia di smarrimento della stessa.



Superato questo scoglio burocratico, resta il collaudo vero e proprio, che di solito viene fissato entro 15 giorni.
Nel corso del collaudo viene verificata la corrispondenza fra originali e libretto dei numeri di telaio e del motore (quest?ultimo ovviamente solo se presente), nonché delle misure dei pneumatici. Particolare attenzione in sede di collaudo verrà anche riservata all?impianto di illuminazione e di segnalazione (obbligatori frecce e specchi?), al clacson, ai freni e al silenziatore di scarico.
Qualora emergano delle anomalie tecniche i verificatori rinvieranno il veicolo a un successivo esame integrativo, notificando le modifiche da effettuare. In occasione del secondo collaudo verrà verificato solo quanto trovato irregolare nel primo esame.

Superato l?esame tecnico, riconsegnando la vecchia targa e la vecchia carta di circolazione, si ritirerà immediatamente la nuova targa e un documento provvisorio per la circolazione in attesa del libretto definitivo.

Ottenuta la carta di circolazione definitiva, entro 60 giorni bisognerà iscrivere il motociclo al PRA, per ottenere il rilascio del Certificato di proprietà, il cosiddetto ?foglio complementare?. Il costo di quest?ultima operazione, ridotto negli scorsi anni per l?abolizione della Imposta Erariale di Trascrizione e della relativa Addizionale Provinciale, è pari a 150.000 lire, da versare a mezzo conto corrente postale.

La pratica della reimmatricolazione costa dunque intorno alle 450.000 lire (300.000 alla Motorizzazione e 150.000 al PRA) e richiede dai 2 ai 4 mesi di tempo.

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