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Benzina: italiana poco tassata ma cara lo stesso

il 21/10/2001 in Attualità

Proprio così. Il nostro carburante è meno tassato di quello di altri paesi europei, ma alla fine costa di più. Urge allora razionalizzare la rete di vendita. Ma quanti problemi?

Proprio così. Il nostro carburante è meno tassato di quello di altri paesi europei, ma alla fine costa di più. Urge allora razionalizzare la rete di vendita. Ma quanti problemi?

Proprio così. Il nostro carburante è meno tassato di quello di altri paesi europei, ma alla fine costa di più. Urge allora razionalizzare la rete di vendita. Ma quanti problemi?
di Riccardo Matesic
Il prezzo industriale - senza tasse, per intenderci - della benzina verde italiana è fra i più alti d?Europa. È quanto emerge da uno studio del quotidiano Il Sole 24 Ore, secondo il quale mediamente siamo fra le 10 e le 30 lire al litro in più rispetto a Germania, Inghilterra, Francia e Spagna. Si crea così il paradosso che, nonostante il carico fiscale sul carburante da noi sia minore, la benzina italiana rimane fra le più care d?Europa alla pompa.
Fra i motivi che tengono alto il prezzo del nostro carburante c?è certamente l?inadeguatezza della rete di distribuzione e vendita. Un bel problema, visto che l?accordo firmato poco tempo fa fra gestori e ministero delle attività produttive lascia molti poteri nelle mani di Regioni e Comuni. Enti che, lo dice l?Antitrust, fino a oggi non hanno brillato nell?applicazione di norme volte alla liberalizzazione e razionalizzazione del mercato.
Di seguito riportiamo i prezzi industriali della benzina verde in alcuni paesi Europei: Italia 1037 lire, Francia 1022, Germania 1006, Belgio 0,984, Spagna 0,807.

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