Dopo la Corte di Cassazione, anche il giudice di pace di Bologna ha dato ragione a un automobilista per un ?autovelox? inviato a casa senza che nessuno avesse provato a fermare l'autovettura per la contestazione immediata dell'infrazione. Insomma: le contravvenzioni spesso sono contestabili, basta fare un po' d'attenzione.
di Riccardo Matesic
Dopo la sentenza della Corte di Cassazione di qualche mese fa, in questi giorni c?è stato un nuovo pronunciamento negativo per le multe elevate con l?ausilio di autovelox senza fermare il conducente troppo veloce per la contestazione immediata dell?infrazione.
Questa volta è toccato al giudice di pace di Bologna dare ragione a un automobilista, annullando la multa comminatagli in autostrada. Il motivo? Il giudice ha ritenuto che l?automobilista poteva facilmente essere fermato qualche chilometro più avanti.

Ricordiamo che recentemente la Corte di Cassazione ha precisato che solo in pochissimi casi, cinque per l?esattezza, le multe sono da considerarsi valide anche se non contestate immediatamente: passaggio con il rosso, sorpasso in curva, assenza del proprietario del veicolo (casi di sosta vietata,?), contravvenzione elevata da un agente a bordo di un mezzo pubblico, uso di autovelox di vecchia generazione, lenti nell?elaborazione della misura della velocità.
Qualora si riceva una multa non contestata immediatamente e che non rientri fra i cinque casi citati, si può dunque fare ricorso, seguendo le istruzioni riportate sulla stessa multa.
Ricordiamo anche di leggere attentamente le note esplicative che accompagnano la contravvenzione arrivata: deve sempre esservi riportata la motivazione per cui non si è proceduto a immediata contestazione. E fate attenzione anche ai piccoli errori formali (date, località, targa e tipo veicolo): a volte basta pochissimo per contestare con successo una contravvenzione.