Come un fulmine a ciel sereno, si è venuto a sapere che i petrolieri intendono anticipare al 1° ottobre la sospensione della produzione di benzina con piombo. Come al solito qualcuno prefigura scenari catastrofici, con migliaia di veicoli destinati alla rottamazione. Ma è veramente questa la situazione, o il problema è sopravvalutato come lo fu -ricordate?- il "Millennium bug?
di Riccardo Matesic
Grida d'allarme in questi giorni per la decisione anticipata dai produttori di carburante di sospendere già dal 1° ottobre la produzione della benzina con piombo. Il motivo di tale scelta sarebbe nella necessità di smaltire le scorte entro il 1° gennaio prossimo, data ufficiale dell'uscita dal commercio della Super, e di bonificare per tempo le cisterne dal piombo con un po' di carichi di benzina "Verde", venduta ancora come "Rossa", proprio perché contaminata dal metallo in oggetto rimasto nei depositi.
I catastrofisti sono tornati immediatamente a farsi sentire, anticipando scenari apocalittici, con migliaia di veicoli destinati alla rottamazione forzata. Ma sarà realmente così?
No. Tanto per cominciare qualcuno ha già messo in commercio gli additivi necessari per usare la "Verde" anche su quei motori che proprio non ne vogliono sapere di funzionare senza piombo. E poi, bisogna tenere presente che già oggi la "Super" altro non è che la "Verde" addizionata di piombo, perlomeno nella stragrande maggioranza dei casi.
Di più: in molti paesi europei e del mondo la "Super" non esiste più da anni, o addirittura non è mai esistita. Non è credibile pensare che i costruttori di veicoli abbiano nel tempo realizzato versioni differenti di uno stesso modello in funzione della disponibilità o meno sui singoli mercati di benzina con piombo.
Insomma, il problema ha l'aria di essere stato gonfiato ad arte per convincerci a cambiare auto e moto. Perlomeno così sembra, ma sull'argomento torneremo a breve.
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