Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

Toscana

Toscana: le Crete Senesi

Testo e foto di Stefano Bianchi il 19/05/2005 in Toscana

Da Montepulciano a S. Galgano, poco più di 125 chilometri di felicità motociclistica nella più tipica campagna toscana con soste tra borghi e abbazie medievali

Toscana: le Crete Senesi
Chiudi

Curve tra gli oliveti: siamo in Toscana!

Le Crete senesi: ondulate colline verdeggianti di grano, burroni scoscesi di argille erose, strade che salgono e scendono su rilievi che paiono gigantesche onde, la luce radente del tramonto che illumina la strada, la moto che corre libera. Ci sono tutti gli ingredienti per una consistente felicità motociclistica e se aggiungiamo intatti paesi medievali e i piaceri della buona tavola questo itinerario diventa irrinunciabile.



Si parte da Montepulciano (nella foto) che è un grosso borgo medievale posto in cima ad uno sperone roccioso: dico borgo medievale perché l'abitato ha conservato questo aspetto oltre a vari palazzi e chiese di epoca rinascimentale e barocca, ma in realtà a Montepulciano si avverte chiaramente il sovrapporsi delle epoche, dal sito etrusco-romano a quello odierno.
Ogni epoca e ogni generazione ha aggiunto qualcosa fino a creare l'attuale contesto urbano che trasuda di storia.
Per rendervene conto andate a visitare le cantine dell'azienda vinicola Pulcino all'inizio di via Roma. L'entrata è gratuita e l'accoglienza cortese: scenderete nelle cantine che si articolano a più livelli - in una nicchia è stata trovata una tomba etrusca - e capirete come la città nei secoli è cresciuta sulla città, e ora, sotto il livello della strada c'è una vasta urbe sotterranea e chissà quali tesori nascosti. Proseguite poi per le vie del borgo che si inerpicano fino alla sommità fiancheggiate da bei palazzi cinquecenteschi nei quali sono murate epigrafi romane ed etrusche: e dalla sommità si gode uno splendido panorama verso occidente sulle ondulate colline del senese.

Ripresa la moto proseguite in direzione Siena, poco fuori dall’abitato girate a sinistra per Torrita e vi ritrovate all’improvviso per una stradina che si tuffa tra prati e campi, che sale e scende per le morbide pieghe delle colline offrendo suggestive vedute della campagna toscana: un casolare isolato in cima a una collina, l’immancabile viale bordato di cipressi, un campo di grano fiorito di papaveri, un boschetto fitto, un fondovalle fresco intorno a un ruscello.
È qui che la moto diventa viva, che non c’è piu’ separazione tra voi e lei, le curve passano via una dopo l’altra con la ricerca di traiettorie che siano dolci e precise come carezze, e altrettanto piene di soddisfazione.
In un attimo si arriva a Torrita, un conservato borgo medievale con sorprendenti tavole quattrocentesche nella chiesetta del paese; si prosegue in direzione Siena e poco prima di Sinalunga si svolta a sinistra per Trequanda seguendo una strada in salita bordata da cipressi e ancora ci si perde tra la dolcezza del paesaggio e le belle curve che si susseguono infinitamente variate, per la vera gioia dell’andare in moto.


Dopo Trequanda ci si infila in valloni boscosi fino Petroio dove la strada risale in cresta e offre di nuovo ampie vedute, si passa Montisi arroccata su un promontorio e si giunge a San Giovanni d’Asso; qui si svolta a destra per Siena e dopo quattro chilometri si prende a sinistra per l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, un vasto complesso monastico fondato dai benedettini nel 1313. Luogo affascinante perché già lungo il viale a cipressi che porta alla chiesa sembrano affievolirsi rumori e pensieri, fuori e dentro noi; poi magari ci incrocia un frate con la sua bianca tunica ondeggiante e si capisce che questo è davvero un altro mondo che non è fatto delle nostre solite preoccupazioni ma di pensieri e orizzonti più vasti e profondi. Si visitano i chiostri e la chiesa impreziositi da affreschi cinquecenteschi , il refettorio e la biblioteca.

Ripresa la moto si torna al bivio sulla strada principale, dando un’occhiata a destra ai burroni di crete erose, le formazioni che caratterizzano queste zone. Poi via veloci per una rettilinea strada in cresta con vasti panorami sulle colline verdi (o gialle d’estate) di grano fino a raggiungere Asciano, borgo medievale ben conservato (con un piccolo museo etrusco).
Si prosegue per il tratto più bello e caratteristico di questo itinerario che attraversa ora la zona centrale delle Crete Senesi: sono 20 km di strada per colline coperte da fitti tappeti di grano, rotte qua e là da incisioni dovute alla erosione delle acque, movimentate da curiosi monticelli e pinnacoli, sempre belle per l’ampio paesaggio di queste colline che si abbassano raggiungendo Siena.
Qui non si entra in città e si imbocca la circonvallazione per Firenze uscendone dopo quattro km seguendo le indicazioni per Grosseto. Si percorrono quindi una ventina di chilometri per una veloce strada di fondovalle sino al bivio di Macereto dove si svolta a destra seguendo le indicazioni per Monticiano-San Galgano.
Ci aspettano 14 km di curve entusiasmanti attraverso colline boscose con pochi panorami che ci distrarrebbero, qui solo il piacere di guidare, di infilare una serie di curve con traiettorie precise e gratificanti, di sentirsi tutt’uno con la moto.


In breve si arriva a Monticiano, senza entrare in paese si gira a destra, strada rettilinea per quattro chilometri e poi a sinistra e si arriva a San Galgano, splendida abbazia cistercense del Duecento, la cui chiesa è senza tetto, le arcate a sesto acuto sono protese verso il cielo.
È una bellissima sensazione, una chiesa dovrebbe essere cosi, aperta verso il cielo a spingere lo sguardo verso il cielo infinito e i suoi misteri; si visitano resti del chiostro e la sala capitolare, e sul poggio accanto, la chiesetta di San Galgano con pregevoli affreschi di Ambrogio Lorenzetti.

Montepulciano: la visita al centro storico, a partire dalla piazza grande col palazzo Contucci (del Sangallo il vecchio, 1519) e il palazzo civico, vari palazzi cinquecenteschi e sei-settecenteschi, il duomo (sec. XVI-XVII , con torre del Quattrocento).
Tanti negozi di prodotti tipici, qualche buon negozio di antiquariato (in Toscana gli antiquari sono di ottimo livello).

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore: abbazia bendettina del sec. XIII-XVI, bella la chiesa, splendidi i chiostri, importanti le opere d’arte, affascinante il luogo.
Abbazia di San Galgano: abbazia cistercense del sec. XIII, è famosa la sua chiesa a cielo aperto.

Siena: non è toccata dall’itinerario ma se non la conoscete dovete farci un salto, almeno un passaggio veloce nel centro storico con la famosa piazza.

Montepulciano

Uscire dal borgo seguendo per Siena e dopo un chilometro circ asvoltare a sinistra per Torrita

0

Torrita

Proseguire in direzione Sinalunga sino al bivio per Trequanda

12,3

Bivio prima di Sinalunga

Seguire per Trequanda

4.3

Trequanda

Seguire le indicazioni per Petroio

6,5

Petroio

Seguire le indicazioni per Castelmuzio

8

Castelmuzio

Seguire le indicazioni per Montisi

2,4

Montisi

Seguire le indicazioni per S.Giovanni d'Asse, girare a sinistra prima del  paese

3,5

S. Giovanni d'Asso

Proseguire in direzione Asciano, al primo bivio svoltare a sinistra

7

Bivio per l'abbazia di Monte Oliveto

Svoltare a sinistra

7,2

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

Tornare al bivio di prima

1

Bivio per l'abbazia di Monte Oliveto

Svoltare a sinistra in direzione Asciano

1

Asciano

All'innesto con la N438 girate a sinistra per Siena. Se volete dare un occhiata ad Asciano girate a destra

8

Taverne d'Arbia

Proseguite per Siena e imboccate la tangenziale per Firenze uscendo all'uscita per Grosseto

21

Innesto sulla E78 per Grosseto

Proseguite sulla N 223 per Grosseto

4,4

Bivio per Tocchi-Monticiano

Girate a destra per Monticiano-San Galgano

23,3

Monticiano

Senza entrare in paese girate a destra per San Galgano

13,8

S.Galgano

Arrivo

6

TOTALE

 

126,2

 

Montepulciano, Osteria Borgo Buio, via di Borgo buio 10, tel. 0578 717 497: cucina regionale toscana tra cui i caratteristici pici (spaghettoni locali) all’aglione (sugo di pomodoro e aglio). Sono proposti anche piatti “antichi” quali i pici al cipollotto, la pappa al pomodoro, il piccione. Tra i vini il locale “Nobile di Montepulciano”; dolci casalinghi. Circa 35 euro.
Monticiano, L’Aia di Gino, via dell’Arco 8, tel. 0577 758 047: piatti di cacciagione (nei boschi della zona vivono numerosi cinghiali, caprioli e daini) e funghi in autunno. Tra i primi le pappardelle al cervo, tra i secondi cervo con le prugne o fagiano al vin santo. Fornita cantina. Circa 35 euro.
Sinalunga, Da Forcillo, via Gramsci 7, tel. 0577 630 102: vecchia trattoria a gestione familiare, cucina tradizionale con prodotti locali. Tra i primi i classici pici all’aglione o ravioli di erbe e ricotta ai funghi e tartufo; tra i secondi, la trippa alla fiorentina, la bistecca di chianina o lo spezzatino di patate. Circa 25 euro.

Trequanda, Locanda Vesuna, Podere Pecorile, tel. 0577 66 53 18, www.locandavesuna.com, con parco e piscina, camera doppia a partire da 144 euro.
Monticchiello, Azienda agricola Barbi, podere Montello 26, tel. 0578 755 149, in posizione panoramica nelle colline di fronte a Pienza, camera doppia in appartamento da 60 euro.
Asciano, Agriturismo il Piano, strada del Piano 9, tel. 0577 719 077, in un casale antico, con piscina, produzioni biologiche, 30 euro a persona in appartamento.

Toscana: le Crete Senesi
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV