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Lombardia

La Val Cavallina

Testo e foto di Flavio Gilardoni il 28/09/2006 in Lombardia

Ottanta chilometri da percorrere in tutto relax, passando dalle tortuose strade di montagna al fascino del lungolago, concedendosi una sosta in una riserva naturale, per scoprire un lato nascosto del bergamasco. Road book da consultare e gallery fotograf

La Val Cavallina

l giro proposto in quest'occasione si snoda tra le colline della Val Cavallina, una delle valli situate nell'alta provincia di Bergamo.
Poco distante dal capoluogo lombardo è facilmente raggiungibile tramite l'autostrada A4 Milano Venezia, che si percorre fino all'uscita di Seriate.
Uscendo dall'autostrada, il primo paese che s'incontra è Scanzorosciate, località famosa per la produzione di uno dei vini più apprezzati anche fuori dai confini della provincia: il Moscato di Scanzo, considerato uno dei vini più antichi d'Italia è citato in alcuni scritti risalenti al 1300.


Le cronache dell'epoca ci informano che il moscato di Scanzo era conteso come bottino di guerra nelle numerose battaglie tra Guelfi e Ghibellini che controllavano le due frazioni originarie: Scanzo (Guelfa) e Rosciate (Ghibellina).

Alcune fonti accennano che il vino fosse presente in epoca pre-romana, altre riferiscono che furono proprio i romani ad introdurre il vitigno sulle colline del territorio. Ebbe un periodo di grande successo quando Giacomo Quarenghi, proprietario di alcuni poderi, ne fece dono alla zarina Caterina di Russia, e nei secoli successivi quando fu quotato in borsa a Londra nel '700.

Tuttora alcuni produttori della zona sono fornitori della Real Casa Inglese. Si tratta di un passito rosso ottenuto da grappoli, selezionati accuratamente nel mese d'ottobre, e stesi su graticci per quaranta giorni circa in stanze asciutte ed areate.
La pigiatura, che rappresenta il passaggio più delicato per non alterare l'equilibrio tra alcol e zuccheri, è la fase più importante per mantenere i gusti e profumi che lo rendono unico. La modesta quantità che si riesce a produrre, a causa dell'estensione ridotta dei vigneti e la produzione raffinata, lo rende ancora più prezioso.

Terminata la sosta a Scanzo, il giro prosegue verso la riserva naturale del Wwf di Valpredina.
Per raggiungere la riserva occorre seguire le indicazioni per Albano Sant’Alessandro e, in località Monte Negrone, girare a sinistra per Tribolina e da qui proseguire in direzione Trescore Balneario.
Si transita dal Colle Pasta, percorrendo una strada in mezzo ai boschi, che aumenta il piacere di affrontare le curve in sicurezza, aiutati anche dal fondo stradale in buone condizioni.
Giunti alla riserva naturale è quasi obbligatoria una sosta per conoscere una realtà ricca di sorprese.

Le numerose attività coordinate da Enzo Mauri, responsabile dell’area che insieme ai volontari, fanno conoscere a fondo le bellezze presenti composte da diverse varietà di piante e fiori, e da numerose razze animali.
Posta lungo le pendici meridionali del Monte Misma, la riserva nacque nel 1983 a seguito di una donazione dei coniugi Bardoneschi, con lo scopo di salvaguardare il patrimonio naturale della zona.
Valpredina - valle delle pietre - deve il nome all’estrazione di “còte” pietra dura usata per affilare gli arnesi da taglio molto utilizzata nel passato.

E’ una riserva naturale parziale estesa su 90 ettari, di cui 37 istituiti a Riserva Naturale, dove si svolgono diverse attività rivolte alla tutela delle specie animali. Il C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) ne è un esempio. Si tratta di un centro dove i volontari del Wwf curano gli animali feriti o difficoltà, che saranno poi reintrodotti nel loro ambiente naturale al momento della piena guarigione.
Capita anche che ci siano degli animali che non riescono a guarire completamente, e in questo caso rimangono nella riserva per evitare che siano sopraffatti. E’ il caso di una coppia di poiane e di un esemplare di gufo reale, che si possono ammirare all’interno di speciali voliere allestite apposta per ospitarle.
Il visitatore ha così l’occasione d'osservare volatili che normalmente vede in volo a centinaia di metri d’altezza, rimanendo sorpreso dalle dimensioni che ci s’immagina siano simili a quelle di un piccione, ma, in realtà, sfiorano gli 80 cm.d’altezza.
Si rimane inoltre affascinati dall’intensità dello sguardo fiero di questi rapaci. Il centro visite organizza tour guidati lungo il “Percorso natura” alla scoperta del patrimonio naturale e delle attività ad esso legate. Per chi volesse soggiornare, la riserva è dotata di una foresteria che può ospitare una ventina di persone circa.

Terminata la visita alla riserva, il giro prosegue passando da Trescore Balneario, poco distante dal lago d’Endine, considerato il centro principale della Valcavallina.
E’ una cittadina di origini antiche, compare in alcuni documenti del 996 col nome di Trescurium, è attualmente un grosso centro conosciuto per le sue terme già apprezzate sin dall’epoca romana per l’efficacia delle terapie.
Interessanti anche le ricchezze architettoniche del paese, prima tra tutte la piazza principale: Piazza Cavour. Da sempre punto importante del paese, per secoli è stata la piazza dove si teneva uno dei più importanti mercati della provincia, ed è il motivo per il quale molti palazzi delle famiglie locali si affacciano sulla piazza.



Al centro domina un'imponente fontana dedicata alla dea della salute, Igea, intenta a sanare un infermo, realizzata nell’800 con marmo di Carrara dall’architetto Francesco Somaini. Gli amanti della pittura possono ammirare gli affreschi di Lorenzo Lotto, geniale e controverso artista veneto del 1500, autore delle decorazioni dell’oratorio Suardi.
Dopo una breve sosta dedicata alle bellezze del paese, si continua a nord per giungere a Colle San Fermo passando da Borgo Di Terzo.
A cavallo tra i due laghi, Iseo ed Endine, si può ammirare la valle sottostante percorrendo una strada sgombra dal traffico domenicale, ma che non permette una guida sciolta a causa della modesta larghezza della carreggiata, dal fondo non in perfette condizioni e dalla quantità di tornanti. Il panorama vale però il piccolo sacrificio.
Si percorrono una decina di chilometri tra le montagne prima di giungere alla sommità per poi scollinare sul versante orientale in direzione del lago d’Iseo.
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Dopo una ventina di chilometri, passando da Adrara San Martino, si giunge a Villongo per proseguire poi in direzione Sarnico, importante centro cittadino, d’epoca preistorica, posto a sud del Sebino (Lago d’Iseo) nel punto dove inizia il fiume Oglio in veste d’emissario. Il lungolago offre la possibilità di fermarai per percorrere delle piacevoli passeggiate.

Il centro storico medievale (Contrada), mantiene la struttura originale a ferro di cavallo col dorso rivolto a monte, ricco di testimonianze architettoniche del passato che comprendono le case con mura massicce che si affacciano su strette vie, alcune con passaggi sotto le arcate.
A Sarnico hanno sede i Cantieri Riva, famosi in tutto il mondo per il prestigioso motoscafo in legno Aquarama, sogno di tutti gli appassionati di motoscafi. Il giro termina a Lovere, altro interessante centro posto all’estremo nord del Lago d’Iseo, percorrendo la strada che costeggia il lago, ricca di curve e panorami interessanti.
Dopo i lavori d’ampliamento della carreggiata, il trasferimento tra i due paesi ha dimezzato i tempi, sacrificando leggermente la suggestione offerta dal paesaggio.
Considerato tra i borghi più belli d’Italia, vanta una storia ricca d’avvenimenti risalenti all’epoca celtica, testimoniata dalla presenza dei ruderi di un castelliere risalente ai secoli IV-III a.c., che domina la cittadina dalla collina alle spalle dell’abitato.

La sua posizione geografica era ritenuta importante per il controllo dei traffici commerciali dalla pianura lombarda verso la Valle Camonica e il Trentino, facendo di Lovere un paese d’importanza strategica.
D’origine medievale il borgo offre diverse ricchezze architettoniche sparse all’interno dell’abitato stretto tra lago e montagna. Da segnalare Piazza 13 Martiri – o piazza del porto – che molti paragonano alla piazzetta di Portofino, è considerata una delle più belle del lago. Risalendo gli stretti vicoli, si giunge in piazza Vittorio Emanuele, punto di convergenza di altri vicoli, dove si può ammirare l’orologio della vecchia Torre Civica.
Terminata la visita a Lovere, il giro si conclude percorrendo la strada che costeggia il lago d’Endine in direzione delle autostrade, per il rientro.

Località Istruzioni Km
Seriate A4 Uscire da autostrada A4 0
Seriate Sulla rampa seguire
indicazioni Sarnico Lovere
0,1
Seriate Immissione SS342 a destra e
seguire indicaziopni Sarnico
1,2
Seriate tangenziale sud Uscire svincolo
indicazioni Scanzorosciate
4,5
Scanzorosciate Alla rotonda,
seguire indicazioni Albano S.Alessandro
6,9
Monte Negrone Seguire indicazioni Tribolina 10,7
Trobolina Seguire indicazioni Trescore Balneario 12,6
Cenate Sotto Girare sinistra
seguire indicazioni Riserva Wwf Valpredina
11,9
Cenate sotto All'immissione su Sp69
girare sinistra in direzione di Trescore Balneario
13,6
Trescore Balneario Al semaroro con SS42
girare sinistra direzione Lovere
16,6
Borgo di Terzo Girare destra seguendo indicazioni Grone 22,6
Colle San Fermo Al culmine proseguire dritto
su Sp 79 direzione Villongo
32,8
Adrara San Rocco Rimanere su Sp 79
in direzione Villongo
33,7
Villongo Girare sinistra
in direzione Sarnico
47,3
Sarnico Seguire indiocazioni per il centro 49
Sarnico SS 469 Girare destra e seguire indicazioni Lovere 53
Lovere Fine giro centro paese
seguendo indicazioni.
78
TOTALE   78

prestigiosa villa del XVIII secolo è stata costruita per volere del marchese Gerolamo Terzi. Impreziosita da numerose statue dello scultore Antonio Sanz, è circondata da un ampio giardino all’italiana di pregevole fattura. L’ingresso al parco è impreziosito da colonne sovrastate da statue di Apollo, Diana, Minerva e Bacco.
Oratorio Villa Suardi: la chiesa all’interno del parco della villa, fu interamente affrescata da Lorenzo Lotto, geniale e controverso pittore rinascimentale.
Piazza Cavour: piazza principale del paese da sempre sede del mercato tra i più importanti della provincia bergamasca e punto d’incontro delle famiglie ricche del paese al punto di costruire le rispettive abitazioni lungo il perimetro della piazza. Al centro è posta una fontana di marmo di Carrara, dedicata alla dea della salute Igea.
Riserva Valpredina
Riserva di 90 ettari creata con l’intento di tutelare il patrimonio naturale locale. Si organizzano visite guidate alla scoperta della natura ai piedi del monte Misma. Operativo un centro per la cura degli animali feriti e il loro reinserimento al termine del trattamento. Qualora non fosse possibile la riabilitazione totale, gli animali saranno ospitati nella riserva in apposite strutture e visitabili dai visitatori. Per i soci è disponibile una foresteria, di una ventina di posti circa, organizzata per il pernottamento.

Sarnico

Pinacoteca Bellini:
raccolta di tele del periodo compreso dal 1500 al 1700, ad opera del grande estimatore d’opere d’arte, Don Gianni Bellini, per poi donarle alla comunità di Sarnico di cui fa parte. Tra le opere si possono osservare anche alcune sculture lignee di pregevole fattura. La pinacoteca è all’interno di Palazzo Gervasoni, nel centro storico del Paese.
Parrocchiale: imponente edificio costruito nel 1700 dedicato a San Martino di Tours, dista poco distante dal nucleo medievale.

Il Castelliere: antico insediamento gallico, posto nei boschi intorno all’abitato, è raggiungibile a piedi dopo pochi minuti. Contiene resti dei bastioni costruiti in diverse epoche con le pietre franate a valle.
Palazzo Tadini: Sede dell’Accademia delle Belle Arti, costituita dal conte Luigi Tadini, fu costruito nei primi decenni del 1800 in stile neoclassico. L’accademia conserva la collezione fatta trasferire da Crema, costituita da opere del XV-XVI secolo di scuola lombarda e veneta. Il palazzo ospita inoltre le scuole di musica e disegno.
La Piazza: Attualmente chiamata Piazza Vittorio Emanuele, in origine era Piazza degli Uffici quale centro delle attività del comune e del Podestà. Sulla piazza s’affaccia la Torre Civica, con l’orologio posto nel 1488.

Cenate Sopra
Ristorante pizzeria degli Ulivi
: ristorante pizzeria che dispone di un’ampia scelta di specialità locali. Provato personalmente si può confermare un buon rapporto qualità-prezzo.
Via San Carlo Borromeo 1 24060 (Bg) Tel.035/956020 Fax035/957015
E-mail: info@ristorantedegliolivi.it

Trescore Balneario
La conca Verde:
una delle più rinomate trattorie della zona, offre da anni specialità cucinate coi prodotti del luogo in un ambiente accogliente.
Ricevute segnalazioni da chi ha provato la sua cucina accurata, confermando la qualità buona abbinata ad una spesa adeguata.
Via Benedetto Croce 31 24069 Trescore Balneario (Bg) Tel. 035/940290 E-mail: concaverde@net-studio.net

Ristorante della Torre: nella piazza principale del paese, rimane da anni punto di riferimento della gastronomia locale, con una cucina di alto livello che abbina le specialità locali a ricette provenienti da ogni nazione del mondo.
Le storiche sale accolgono il cliente in un atmosfera suggestiva. La spesa non rientra tra quelle economiche, ma mantiene sempre un buon rapporto con la qualità.
Piazza Cavour 26/28 24069 Trescore Balneario (Bg) Tel. 035/941365 Fax 035/940889 E-mail: info@albergotorre.it Web site: www.albergotorre.it

Luzzana
Da Dodo ristorante al Castello:
la ricerca per migliorare le ricette tradizionali, non permette di rientrare nella fascia economica delle trattorie, ma rimane in una fascia di spesa accessibile a tutti, potendo mangiare un ambiente ristrutturato di recente che ha mantenuto le caratteristiche strutturali originarie. Si riesce a pranzare con € 30,00 circa bevande incluse.
Via Castello 24069 Luzzana (Bg) Tel. 035/822362

Colle San Fermo
Ristorante Baita Tosca:
locale di antiche tradizioni situato nei pressi del Colle San Fermo, mantiene inalterato la tradizione culinaria del territorio. Meta degli amanti della buona cucina, è particolarmente affollato nei mesi estivi per l’abbinamento con il panorama e il clima gradevole.
Viale Dei Fiori 4 24060 Grone (Bg) Tel. 035/819079 Web site: www.baitatosca.it

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