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Toscana

I Passi dell'appennino tosco-romagnolo

Testo e foto di Daniele Massari il 01/06/2005 in Toscana

In giro per i passi che stanno al confine tra Toscana ed Emilia Romagna insieme alle guide d'eccezione dello staff di Curve & Tornanti. Scoprendo che in una manciata di chilometri si possono nascondere autentici scorci di paradiso

I Passi dell'appennino tosco-romagnolo
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esto e foto di Daniele Massari


L'elenco dei passi dell'appennino Tosco-Romagnolo sembra la pagina di un libro di storia, tanto sono celebri alcuni dei tratti d'asfalto su cui i motociclisti si cofrontano a suon di pieghe. Tanto che proporre un articolo di turismo su questa parte d'Italia rischia troppo facilmente di risultare banale.
Non lo è, però, se a guidarci in questa impresa sono Carlo Cianferoni e Gianni Giorgi, i due "volti" di Curve & Tornanti.

Il pretesto è stato il corso di Guida Sicura Su Strada tenuto presso il Centro Tecnico Federale di Polcanto, di cui abbiamo già scritto: in realtà, abbiamo avuto il piacere di trascorrere due giornate assaporando alcuni degli scorci più suggestivi della Penisola, persi tra splendide curve, punti panoramici e trattorie e punti di ristoro dove si respira la passione per il motociclismo e per la cucina casereccia.



Così, vi presentiamo questo itinerario turistico piuttosto atipico, in cui non compaiono alcune delle pagine che solitamente caratterizzano questo tipo di articolo, poiché il tempo a nostra disposizione è stato davvero poco, persi com'eravamo ad inseguire il ritmo brioso dei nostri "ciceroni" e divisi tra la voglia e l'esigenza di scattare foto suggestive e quella di abbandonarci del tutto alla passione per la piega tra i tornanti dei passi più famosi d'Italia.


Partiti dal Centro Tecnico Federale di Polcanto, abbiamo imboccato verso destra la SS 302, detta “Faentina” poiché collega Firenze a Faenza e, dopo aver costeggiato il torrente Faltona abbiamo svoltato a destra, imboccando la SP 97 verso S. Piero a Sieve (SS 551).
A C. Cortavecchia si svolta a sinistra e si imbocca la lunga galleria da cui imboccare la Via Nazionale, che costeggia il Lago di Bilancino, procedendo in direzione dell’autostrada A1.


A Colle Barocci, mantenendosi a sinistra, si lascia la Via Nazionale ritrovandosi sulla Via del Lago, che costeggia l’invaso e conduce a Barberino del Mugello: qui, in località Cavallina bisogna imboccare la SP 8 verso destra e seguire la direttrice che corre attorno al centro abitato, fino alla località denominata “Il Bivio”, da cui ci si immette SS 65 che ci porterò attraverso i centri abitati di Montecarelli e Santa Lucia.


Dinanzi a noi si stende il Passo della Futa, individuato dallo splendido panorama oltre che dalla targa commemorativa, seguito - in direzione di Bologna- dal Passo della Raticosa, dove sorge un punto di ristoro accogliente e caratteristico, sito proprio alla fine di cinque splendidi chilometri di curve aperte tra i pascoli, subito dopo il bosco: è l’occasione per un caffè o uno spuntino per placare l’appetito suscitato dalla strada splendida ma impegnativa, ma a dire il vero l’arredamento invernale fa venir voglia di tornarci quando il clima si farà più rigido, magari per gustare una cioccolata calda con panna!


Dal Passo della Raticosa ci lanciamo verso il basso, tornando indietro di poco più di 5 km fino a Covigliaio, da dove svoltiamo a destra imboccando la SS 503: il Passo del Giogo, una strada nota agli sportivi per unire l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari con l’Autodromo del Mugello, ci conduce sino alle porte di Fiorenzuola. Qui una breve deviazione verso Rifredo, e da qui verso Moscheta, ci permette di godere di un pranzo luculliano a base di ragù di porcini presso una trattoria letteralmente immersa nel verde, fiancheggiata dalla Badia di Moscheta.


Tornati al Passo della Colla ed a Fiorenzuola, si prosegue sulla SS 610 che costeggia il fiume Santerno fino alla SP 32 per Palazzuolo sul Senio (che passa per Poggio di Stignano). A Palazzuolo svoltiamo sulla SS 477 dell’Alpe di Casaglia, attraverso una serie di “S” in discesa da calibrare a dovere ci conduce al Passo della Sambuca (SS 471) che scende sino a Colla di Casaglia: è da qui che riprendiamo la Via Faentina. Siamo ormai sulla strada del ritorno, e percorrendo velocemente Borgo San Lorenzo ritorniamo sulla strada percorsa stamattina, fino a trovare nuovamente ospitalità presso il Centro di Polcanto.


Sulle spalle il peso delle migliaia di curve percorse e la voglia che arrivi presto domani, per tornare in sella alla scoperta di altri, splendidi scorci d’appennino. Nello stomaco ancora il mal di mare per i tanti cambi d’inclinazione della nostra moto. Sul viso, un sorriso grande come nemmeno la mamma si ricorda di avercelo visto!

Polcanto

imboccare la SS 302 verso Faenza

0

Faltona

Imboccare la SP 97 verso S.Piero a Sievea

8,5

Casenuove

Svoltare a sx su Via Nazionale

12,9

Colle Barucci

Tenersi sulla sx imboccando Via del Lago

17,6

Cavallina

Svoltare a dx sulla SP8

22,6

Il Bivio

Imboccare la SS 65

30,8

Covigliaio

svoltare a sx verso il Passo della Raticosa

47,3

Passo della Raticosa

Tornare indietro

52,8

Covigliaio

imboccare a dx la SS 503

58,3

Fiorenzuola

imboccare la SS 610

65,7

Coniale

imboccare la SP 32

78

Palazzuolo sul Senio

imboccare la SS 477

95,1

Colla di Casaglia

riprendere la Via Faentina verso Firenze

111,3

Borgo San Lorenzo

seguire per Polcanto

129,5

Polcanto

Fine!

141,4

 

Badia di Moscheta, ristorante-agriturismo.
Via di Moscheta 898, 50033 Fiorenzuola (FI). Tel. 055 8144015, www.badiadimoscheta.com Chiuso il lunedì pomeriggio ed il martedì tutto il giorno.
Un posto incantevole dove assaggiare prelibatezze della cucina locale, meglio se durante la bella stagione, quando si può pranzare all’aperto, all’ombra del fitto bosco circostante, cullati dal ruscello che scorre a pochi passi.
Poi, per digerire, consigliamo una passeggiata alla Badia, luogo decisamente suggestivo ed accogliente.

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