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Puglia

Da Taranto a Matera

Testo e foto di Daniele Massari il 18/05/2006 in Puglia

Un itinerario di poco più di 100 km a cavallo tra Puglia e Basilicata alla scoperta delle gravine e di insediamenti abitativi antichissimi. Gallery fotografica e road book da scaricare

Da Taranto a Matera

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C'è una terra, a cavallo tra Puglia e Basilicata, che ha radici così antiche che paiono ormai smarrite nei millenni: i confini incerti del territorio tra la provincia settentrionale di Taranto, quella orientale di Matera e quella occidentale di Bari creano confusione nel visitatore e, a volte, anche negli stessi abitanti.


Sospesi tra le due regioni, incerti tra il profumo del mare che arriva da sud e le propaggini di un territorio aspro, che sa di campagna e allunga le sue lunghe dita argillose sino quasi alla costa, ci si rende conto che, ad amalgamare un territorio così variegato viene in aiuto una storia geologica comune, rintracciabile nelle onnipresenti gravine. Si tratta di spaccature nel territorio che, provocate dall'erosione dei corsi d'acqua sul terreno argilloso nel corso dei millenni, hanno creato un paesaggio unico fatto di crepacci a strapiombo tra due estremità che possono distare anche 200 metri tra di loro.


L'itinerario proposto, lungo poco più di 100 km, può costituire il suggerimento per una gita domenicale o lo spunto per una vacanza che preveda soste di più giorni in ciascuna delle località indicate.
Si parte da Taranto, capoluogo ionico e città di mare per eccellenza, e ci si dirige a nord percorrendo la SS 106 per una ventina di chilometri. Poi, raggiunta Chiatona, località soprannominata "la perla del Sud" per il suo mare incontaminato, si volta verso l'entroterra, passando per Palagiano e Castellaneta.


Quest'ultima cittadina, famosa per aver dato i natali a Rodolfo Valentino (a lui è dedicato anche un monumento nella piazza centrale del paese), è posta su uno sperone che emerge da una delle più profonde gravine delle Murge.


Il nostro viaggio ci porta a superare Castellaneta e ad addentrarci nella parte vecchia di Laterza: si tratta di un piccolo comune poco noto, che però, custodisce un centro storico molto ben conservato.
Le sue casupole rivestite di intonaco bianco, i mille scorci suggestivi offerti dai vicoli intricati che la attraversano, hanno ben poco da invidiare a Ostuni, ad esempio che, però, è meglio attrezzata dal punto di vista turistico.
Attraverso la SS 580 raggiungiamo Ginosa: l’ingresso nel paese avviene costeggiando una profonda e antica gravina, sul cui fondo si trovano insediamenti antichissimi e chiese rupestri.


Oltre che per questo, Ginosa è nota per le numerose manifestazioni folkloristiche che si susseguono durante l’anno, soprattutto per la rievocazione della Passione di Cristo che si svolge nel periodo antecedente alla Pasqua ed inscena il celebre episodio del Vangelo sul fondo della gravina, coinvolgendo oltre 200 attori in maschera.
Seguendo le indicazioni verso Montescaglioso entriamo in Basilicata e proseguiamo verso la valle del Bradano: questo bacino, che è il più esteso della regione, in realtà è anche quello che ha la portata media annuale più bassa, a causa delle scarse precipitazioni che ne accompagnano la discesa sino al Mar Ionio.


Alla sinistra del Bradano, su un colle, sorge la cittadina di Montescaglioso, in posizione panoramica che permette di avvistare il mare e di dominare il paesaggio a nord sino a Matera.
Antichissima (pare risalga al III sec. d.C.), venne assoggettata e trasformata in feudo da Tancredi d’Altavilla ed ospita, dall’XI secolo, l’Abbazia benedettina di Sant’Angelo, costruita su gallerie sotterranee a picco su un dirupo.

Da Montescaglioso a Matera sono meno di 20 km di strada splendida, costeggiata di alberi che si perdono nella campagna.
Visitare queste zone in primavera fa battere il cuore. I motociclisti, poi, troveranno particolarmente piacevole l’ultimo tratto di strada, che tra saliscendi e belle curve raggiunge la città lucana.
Sulla bellezza di questa è quasi superfluo soffermarsi: dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO nel 1993, il suo centro storico, uno dei più antichi del mondo, costituito dai “Sassi” e dalle Chiese rupestri, è mèta irrinunciabile per i turisti in vacanza al Sud Italia.


Qui potrete scegliere di esplorare i due quartieri, quello del Sasso Barisano e del Caveoso, assaggiare l’ottima cucina tipica locale (meglio se lontano dalla zona centrale, troppo “turistica”) e, con un po’ di fortuna, pernottare in una delle suggestive strutture ricavate all’interno dei Sassi, “case-grotte” scavate nella roccia dai nostri avi.

Località Istruzioni Km.
  Imboccare la SS 106 in direzione di Reggio Calabria 0
Lido Chiatona Svoltare a destra per la diramazione della SS106 diretta a Palagiano 18,0
Palagiano Imboccare la N7 in direzione Castellaneta 28,4
Castellaneta Entrare nel centro cittadino da vai Roma e imboccare la SP580 verso Laterza restando sulla N7 41,1
Laterza Entrare nel centro storico da Via Romae imboccare la SP580verso Ginosa 55,3
Ginosa Imboccare la SP 1 verso Matera 62,3
Montescaglioso seguire le indicazioni per Matera 76,1
Masseria Parco dei Monaci >Proseguire diritto per Matera 87,3
Matera >Arrivo 94,5
TOTALE 94,5

Il Palazzo Marchesale, fatto costruire dalla nobiltà tarantina nel 1360 per difendere la propria influenza sulla cittadina, domina la parte alta del Centro Storico con le sue mura possenti e la pianta regolare. Negli ultimi tempi è stato oggetto di un importante fase di restauro che coinvolge anche i numerosi affreschi che ne ornano l’interno.

La Chiesa Madre, dedicata a San Lorenzo Martire e situata nel centro del borgo antico,è un bell’esempio di stile Romanico Pugliese, edificata nel 1408.

Montescaglioso: l’abbazia di San Michele Arcangelo fu fondata intorno all’anno Mille, eretta su gallerie sotterranee a picco su un dirupo.

Matera: I sassi e le chiese rupestri sono la principale attrazione turistica di Matera, che può anche contare su un interessante “Museo della Tortura e del Martirio”, che ospita un' inquietante collezione di oltre 100 strumenti di tortura del XVI e XVII secolo. Via S. Rocco 147, 75100 Matera, Tel. 0835256484


“Museo-Laboratorio della Civiltà Contadina”, nel Sasso Barisano in via S. Giovanni Vecchio 60. Al suo interno sono stati ricostruiti i mestieri e gli ambienti di un tempo, per offrire una testimonianza storica della vita campestre in una delle più antiche città del mondo.

Taranto: Ristorante Ebalia, nella storica Piazza Ebalia (Piazza Ebalia 7, 74100 Taranto, Tel. 0994595797). Per gustare del pesce fresco, assaggiare cucina tipica e dei primi fantasiosi. I prezzi, leggermente superiori alla media al sud, sono comunque in linea con la qualità del cibo e del servizio.
Laterza: Macelleria Verdano, Via Roma 43, 74014 Laterza (TA), tel. 0998216117. E’ una delle tante macellerie di Laterza che, alla sera, adibiscono una o più salette alla degustazione delle carni locali. Prezzi molto bassi, servizio alla buona. Poi, assolutamente da non dimenticare il celebre Pane di Laterza.
Wine Bar , Piazza Vittorio Emanuele 22: è un wine bar con vasta scelta di vini, direttamente di fronte al Palazzo Marchesale.

Matera: Trattoria del Caveoso, Via B. Buozzi 21, 75100 Matera. Tel. 0835 312374 (www.trattoriadelcaveoso.it). Si trova sulla discesa principale del Rione del Caveoso e d’estate è possibile mangiare anche sui pochi tavolini disposti all’esterno, con vista sui sassi.

Taranto: Hotel Europa, via Roma 2, 74100 Taranto, Tel. 0994525994. Un edificio antico nel cuore del Centro Storico, ristrutturato in modo da ospitare un hotel quattro stelle da cui si gode una vista mozzafiato sul Canale Navigabile. www.hoteleuropaonline.it

Matera: Hotel Sant’Angelo, Piazza San Pietro Caveoso, Rione Pianelle. Tel. 0835314010. Questo Hotel è stato ricavato in seguito ad un restauro conservativo di numerose abitazioni e case-grotte collegate tra loro, fino ad offrire una suggestiva, articolata struttura che si estende per ben 1.400 mq.

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