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Abruzzo: sulle cime degli Appennini

di Fiammetta La Guidara il 30/10/2001 in Abruzzo

Un itinerario di 160 km dalle Gole del Sagittario all'Altopiano delle Cinque Miglia per immergersi nei parchi nazionali e scoprire la gastronomia pastorale

Abruzzo: sulle cime degli Appennini
Le Gole del Sagittario







L'Abruzzo è una delle regioni in cui la natura è più protetta: qui, infatti, sono stati istituiti ben tre parchi nazionali, tra i quali il più antico, e il più famoso, il Parco Nazionale d'Abruzzo, che attraverseremo nel nostro itinerario insieme ad un'altra zona protetta e di ineguagliabile bellezza: le Gole del Sagittario, che costituiscono il nostro punto di partenza e che si consiglia di percorrere la mattina presto, per godere sotto la luce migliore dell'inquietante spettacolo offerto dai profondi canyon solcati dal fiume Sagittario.


Alcuni dei paesi che incontreremo sul nostro percorso sono i "centri turistici" del parco e costituiscono un ottimo compromesso tra la migliore ospitalità alberghiera e la tutela della natura, parliamo di Barrea e Villetta Barrea, di Alfedena e Civitella Alfedena: qui non si commettono scempi urbanistici e anche le strutture nate per alloggiare i turisti sono state realizzate per integrarsi nell'ambiente, con la loro architettura in stile montano, le piccole finestre e i tetti spioventi in legno, gli arredamenti rustici, le camere d'albergo raccolte ed eleganti, con i piumoni caldi e romantici e le tendine smerlate da cui traspaiono paesaggi incantevoli, come i laghi di Scanno e di Barrea e come gli antichi borghi, ancora intatti nelle loro sembianze medievali.




Un'immersione nella natura incontaminata, dunque, tra stradine deserte fiancheggiate da pioppi e faggi altissimi e da odorosi abeti, le cui radici si abbarbicano inverosimilmente sulle nude rocce. Tra i tornanti che si affacciano sulle vallate la guida è piacevolissima e riposante, perché lo sguardo si appoggia su paesaggi in continua evoluzione, simili eppur diversi, e tutti egualmente suadenti, inframmezzati dal succedersi di cittadine e piccoli borghi ricchi di tradizioni. Vi consigliamo di accostare la moto di tanto in tanto e di togliervi il casco per ascoltare il silenzio, interrotto solo dalle voci degli animali del bosco e dal rumore delle piccole pigne, che si distaccano dai pini per adagiarsi su morbidi letti di foglie.

Soltanto uscendo dal Parco, da Roccaraso verso Sulmona, ci si imbatte in una modernità che stride con la bellezza del paesaggio naturale circostante: le stazioni sciistiche, come Roccaraso e Rivisondoli, presentano ampie zone urbane "nuove" che fanno rimpiangere i piccoli borghi medievali da poco attraversati.
Il traffico è pressoché inesistente, ma si consiglia comunque prudenza, perché anche se non udite mezzi a motore nelle vicinanze, dietro ogni svolta potreste incontrare animali al pascolo… o i loro scivolosi escrementi. Nonostante la neve, che da queste parti cade copiosa in inverno, le strade sono in ottime condizioni, tutte riasfaltate da poco. Occhio, invece, ai rifornimenti di benzina, che non sono frequentissimi e a volte sono chiusi anche in orario di lavoro. In questo caso, se siete agli sgoccioli con il carburante, cercate di rintracciare il gestore dell'impianto, informandovi sul posto.




La zona offre un'ospitalità piuttosto rara nel centro Italia che si manifesta anche con i prezzi praticati negli alberghi: soprattutto in bassa stagione (e cioè sempre, tranne agosto e Natale), si dorme in camere lussuose con ottanta - centomila lire per la doppia, compresa la prima colazione; nei paesi del parco esiste inoltre un gran numero di locande e affittacamere veramente a buon mercato. Anche i ristoranti sono economici: si possono gustare due o tre specialità locali con circa venticinquemila lire a persona. E la gastronomia è uno dei punti di forza dell'Abruzzo. L'itinerario, di 160 km, si percorre teoricamente in poco più di tre ore… ma in pratica è impossibile non sostare.






Si parte da Cocullo, piccolo borgo medievale che si raggiunge rapidamente dall’autostrada A25 Roma-Pescara, e che si presenta incantevole per il centro storico, con le sue stradine che scendono a strapiombo sulla vallata. Tornando verso il bivio per l’autostrada, si procede invece per Anversa degli Abruzzi, dominata dai resti della rocca costruita nel 1406 da Antonio di Sangro, e nella quale il poeta D’Annunzio ambientò la sua opera “La fiaccola sotto il moggio”. Attraversando il paese, improvvisamente si parano di fronte le impressionanti Gole del Sagittario: imponenti massicci montuosi tra i quali scorre il fiume Sagittario, che ha eroso la roccia formando degli autentici canyon. Tra le rupi e le formazioni rocciose che sporgono sulla strada formando un paesaggio inquietante, non è difficile avvistare – e sentire – l’aquila reale e il falco pellegrino, mentre sulle maggiori alture sono stati avvistati lupi, orsi e cervi.





Dal paese di Anversa, una ripida strada asfaltata scende sul fondo delle gole, e a piedi si può procedere alle sorgenti del Cavuto, mentre il suggestivo percorso ricavato nella roccia del Pizzo Marcello costeggia le gole e conduce a Villalago. Poco dopo aver lasciato Anversa, si incontra una deviazione per Castrovalva, che si raggiunge attraversando un tunnel scavato nella montagna. Il paese è privo di monumenti di particolare interesse, ma stupisce per la sua posizione, che testimonia della capacità dell’uomo nell’adattarsi a questi ambienti, e offre un bellissimo panorama sulle gole.

Procedendo, si incontra il bivio per Villalago, che si affaccia sul laghetto artificiale di San Domenico, incuneato tra le gole. Il centro storico è disposto ad anfiteatro sul versante orientale del Monte Argoneta in una suggestiva sequenza di gradinate, vicoli, e piazzette. Attraversate le rocce accumulate dall’enorme frana staccatasi dal Monte Genzana che ha ostruito il fiume Tasso e ha sbarrato la valle, determinando la nascita del bacino, si raggiunge il lago di Scanno, che sorge a quota 922 metri. Le rive silenziose e alberate invitano ad una sosta rinfrancante, anche se si è partiti da poco. Il lago ospita un’ampia varietà di fauna ittica, tra cui trote, tinche, persici reali, capitoni, carpe, e pesci gatto e soprattutto i pregiatissimi coregoni. Circumnavigando il lago, una strada in salita conduce al centro di Scanno, il cui nome sembra che derivi dalla particolare conformazione, con le case addossate su stradine strette e ripide, quasi si trattasse di un alto sgabello, ovvero uno “scanno”. Di impronta medievale, Scanno fu devastata nel 1230 dalle truppe papali in guerra contro l’imperatore Federico II, e ricostruita nel Rinascimento. Oggi è un’apprezzata località turistica, ricca di alberghi e ristoranti, di cui alcuni risalgono ad inizio secolo. Qui le tradizioni sono molto sentite e le donne – che si dice siano tra le più belle d’Abruzzo per la loro carnagione – nei giorni di festa indossano ancora i tipici costumi, di colore prevalentemente nero, perché – sembra – realizzati con la lana nera delle pecore della zona rinunciando ai costosi procedimenti di tintura. La cittadina è nota per l’artigianato: arte orafa e pizzi lavorati a tombolo. Tra le specialità gastronomiche dolciarie, per una bella sferzata d’energia sono da provare i mostaccioli, realizzati con pan di spagna e mandorle e cioccolata o mosto.




Lasciata Scanno, la statale procede nella Valle del Tasso, attraversa il fiume Campitello e inizia a salire a tornanti, in mezzo alla vegetazione boschiva, fino al Passo del Monte Godi, a 1563 metri d’altezza. Da qui la vista può spaziare dai valloni sottostanti alle cime più alte del Parco Nazionale d’Abruzzo, il cui territorio protetto inizia a pochi metri da qui: l’ingresso è delimitato da segnalazioni ben visibili.






La statale Marsicana conduce a Villetta Barrea, cittadina turisticamente accattivante per la presenza del lago di Barrea dalle acque verdissime, visibile già da lontano, mentre si scende tra faggi altissimi e abeti che ricordano il Natale. I centri di Villetta Barrea, Barrea e Civitella Alfedena si guardano l’un l’altro, situati come sono a breve distanza intorno al lago e, come Alfedena, che dista una decina di chilometri, costituiscono dei centri turistici del Parco.

Civitella Alfedena e Barrea vi sorprenderanno per i centri storici medievali, perfettamente conservati o restaurati nel massimo rispetto dell’ambiente circostante. Nonostante si tratti di centri antichi, tra gli abitanti vige uno spirito di modernità e una naturale propensione ad accogliere il turista, suggerendogli le bellezze della zona da visitare. Tra queste è da annoverare la Camosciara, il cuore della prima area protetta dell’Appennino abruzzese. Questo vallone, abitato da fittissimi boschi, negli anni Venti ha salvato dall’estinzione gli ultimi camosci e gli orsi sopravvissuti nella regione, protetti da ripidi salti di roccia, che hanno escluso la presenza umana e pastorale. Qui oggi oltre ai camosci e all’orso sono presenti anche il lupo, il cervo e la lince. Dal 1999 la strada asfaltata che conduceva al cuore della Camosciara è stata chiusa ai veicoli a motore, che vanno parcheggiati nel vastissimo piazzale alberato prossimo alla statale. Si pagano L.3.000 per parcheggiare le moto e L.10.000 per usufruire di una panca da pic-nic. La zona è sorvegliata dalle “guardie del parco” che si affiancano alle forestali e sono armate pur non essendo militari. Nel loro ruolo di tutela della natura, sono a volte sospettose con i visitatori, e non solo con i motociclisti. Se decidete di inoltrarvi - a piedi, a cavallo o in bicicletta - vale la pena ammirare la Cascata delle Ninfe.





Si ritorna quindi a Barrea, posta sul ciglio della Valle del Sangro, al margine sud orientale del Parco, su uno sperone dal quale domina l'estremità orientale del lago artificiale, chiuso fra le rapide fiancate dei monti della Meta a sud e del Monte Greco a nord. Ripresa la statale Marsicana, si procede in direzione di Alfedena: undici chilometri di curve dolci e divertenti, in saliscendi, dominando con lo sguardo uno splendido vallone. Poco prima di entrare nel paese, svoltare a sinistra in direzione di Campitelli: in mezzo alla fitta vegetazione vedrete comparire d’improvviso il lago della Montagna Spaccata, realizzato dall’uomo ma ugualmente suggestivo, perché “selvaggio” e privo di riferimenti umani, diversamente dai laghi di Scanno e Barrea. Si può procedere verso Castel San Vincenzo e svoltare poco dopo sulla strada che scende a tornanti verso Alfedena, antica città sannita, a valle della profonda gola scavata dal fiume Sangro. Qui l’artigianato verte soprattutto sulla lavorazione del ferro, del rame e dei selci. Appena lasciato il centro, una deviazione sulla sinistra conduce ai reperti archeologici dell’antica Aufidena, abitata dai Sanniti intorno al III secolo a.C. La tappa successiva è Castel di Sangro, che si raggiunge percorrendo un viale alberato che corre su un altopiano. Sembra che Castel di Sangro sia sorta nel luogo dove fu l'antica Aufidena, In epoca romana questo centro acquisì notevole importanza storica, strategica e commerciale (era dotato di un senato autonomo, di residenze patrizie, di un foro e persino di strutture servite per la realizzazione dei giochi in onore dell'Imperatore Augusto). Nel Settecento si distinse nell'arte della lana e del ferro.




Un’allegra serie di curve e controcurve conduce a Roccaraso, ed è senz’altro da preferire allo stradone stradone rettilineo fatto di viadotti e gallerie realizzato più di recente per raggiungere la stazione sciistica, ricostruita interamente dopo l’ultima guerra e poco accattivante perché troppo moderna. Meglio deviare per Rivisondoli, poco distante, con un centro storico medievale ben conservato. Di qui si procede in direzione di Sulmona, percorrendo il lungo rettilineo che attraversa lo sterminato altopiano delle Cinque Miglia e poi si getta di nuovo tra le montagne, per condurci a Sulmona, città conosciuta per la sua produzione di confetti, ma anche ricca di storia e di monumenti e patria di Ovidio, poeta dell’antica Roma. A nord-est si affacciano i massicci della Majella, sul lato opposto le rocce del Sirente. L’approdo nella cittadina, con il suo traffico e con l’aria “pesante” in confronto alle zone montuose finora attraversate, costituisce un brusco risveglio e indica che l’itinerario è finito. Per tornare all’autostrada, si procede in direzione di Scanno lungo una statale che si snoda su un bel paesaggio collinare, con campi coltivati e alberi da frutto. Giunti ad Anversa, l’autostrada A25 è a poche centinaia di metri.


Località
Istruzioni
Dist. (km)
Tempo
Cocullo Si procede in direzione di Scanno verso Anversa degli Abruzzi 0,0 0.0
Anversa degli Abruzzi Continuare verso Scanno sulla statale, che si inoltra nelle suggestive Gole del Sagittario. Dopo 2,6 km svoltare in direzione di Castrovalva 5,6 8'
Castrovalva Riprendere in direzione di Scanno e deviare sulla destra per Villalago 5,4 10'
Villalago Tornati sulla piazza principale ridiscendere verso Scanno. Dopo poche centinaia di metri svoltare a destra. 11 14'
Lago di Scanno Seguire le indicazioni per la città di Scanno 2 3'
Scanno Attraversato il centro riprendere la provinciale 479 che conduce a Villetta Barrea 3 5'
Villetta Barrea Giunti ad un bivio, prendere a destra per la Camosciara (itinerario naturalistico da proseguire a piedi) 29 45'
La Camosciara Ripresa la statale Marsicana n.83 in direzione di Barrea, svoltare a destra per Civitella Alfedena 3 3'
Civitella Alfedena Attraversato il paese, ridiscendere sull'altro versante, in direzione Barrea 4 6'
Barrea Dalla vetta del paese, procedere sulla statale Marsicana seguendo le indicazioni per Alfedena. Prima di raggiungere il centro, svoltare a destra, in direzione Montagnola-Rifugio Campitelli 7 6'
Lago della Montagna Spaccata Procedere verso la provinciale 158 e, incontrandola, prendere a sinistra per Alfedena 14 20'
Alfedena Imboccare il vialone alberato che conduce fuori dal paese, in direzione Castel di Sangro 7 12'
Castel di Sangro Entrati nel centro della città, seguire le indicazioni per Roccaraso (attenzione a non prendere la strada nuova, la statale 17, molto meno panoramica, che si imbocca dall'esterno del paese) 9 10'
Roccaraso E' una cittadina attrezzata per l'inverno. Moltissimi sono gli alberghi ed i negozi dove si noleggiano gli sci. Scarse le attrattive architettoniche. Conviene procedere per Rivisondoli: il bivio si trova a 500 metri 12,6 20'
Rivison






Anversa degli Abruzzi – La necropoli italica (IV-III sec.a.C. ), alle porte del paese, i resti del castello e della torre normanni, in cui D’Annunzio ambientò una sua opera.

Civitella Alfedena - Santuario di Santa Lucia, situato in un punto panoramico che spazia sul Lago di Barrea e su tutta la valle del Sangro. Dal punto di vista naturalistico, importanti le aree faunistiche del lupo e della lince.
La Camosciara – Il “cuore” del Parco Nazionale d’Abruzzo, con le splendide Cascate delle Ninfe. Per informazioni e visite guidate: Pro Loco di Villetta Barrea, Tel. 0864/89333, oppure Ufficio di Zona del Parco e Museo del Lupo di Civitella Alfedena, Tel. 0864/890141. Nei periodi di bassa stagione, contattare direttamente il Parco Nazionale, nella sua sede di Pescasseroli, Tel. 0863/910715.




Alfedena – La Chiesa Parrocchiale dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, i ruderi della Torre Ottagonale.

Castel di Sangro - La Basilica di S. Maria Assunta. E' posta sulla parte alta del paese, in posizione dominante e ben visibile anche da lontano quando si sta per entrare in città. Spiccano l'orologio e il grande portale, circondato da volti scolpiti in pietra e sormontato dallo stemma della città. Il porticato quattrocentesco in Piazza Plebiscito, il vero centro cittadino, che una volta girava tutt'intorno alla piazza.
Nei dintorni, alla località Brionna, è da vedere il parco faunistico “Abruzzo zoo”, un parco palustre, dove è possibile anche realizzare escursioni a cavallo. L’area offre anche un lago di pesca sportiva, tiro con l’arco e un’ampia zona pic-nic con barbecue. Tel. 0864/843162.




Sulmona – La Cattedrale di San Panfilo, sorta nell’alto Medioevo sulle fondamenta del tempio romano di Apollo e Vesta; il Complesso dell’Annunziata, che risale al 1300 comprende un originale Museo archeologico sorto intorno ai resti degli edifici romani, che non sono mai stati spostati. Singolare la trecentesca Porta Napoli. Pittoresca è piazza Garibaldi delimitata su un lato dalle arcate dell'acquedotto duecentesco (al quale è addossata la rinascimentale Fontana del Vecchio, con vasca in stile lavorata circa un secolo fa): su di essa si affacciano bei palazzi dei secoli XVI-XVIII, la chiesa di San Filippo, quella barocca di Santa Chiara, e i resti dell'abside e del fianco, con ricco portale romanico, della chiesa medievale di San Francesco della Scarpa.






Ristoranti
Gli ingredienti della cucina abruzzese continuano ad essere genuini e spesso raccolti direttamente senza alcuna lavorazione intermedia: è il caso dell’orapo, una sorta di spinacio selvatico, che cresce spontaneamente in altura e con il quale si realizzano primi piatti, zuppe e contorni davvero squisiti, come gli "orapi con i fagioli". Molti piatti abruzzesi sono legati alla tradizione pastorale: come la "zuppa dei pastori", per accogliere sontuosamente i pastori di ritorno dalla Puglia, dove usavano condurre le greggi a pascolare nei mesi invernali. Espressione del dolore del distacco e della promessa del ritorno è invece la "cicirchiata", il dolce con cui le donne accompagnavano la "scasata" invernale di greggi e pastori. Tipici anche i piatti a base di carni alla brace e i gustosi formaggi freschi e stagionati lavorati come un tempo.
Le zone toccate dal nostro itinerario sono ricche di ristoranti e trattorie tipiche. Ve ne segnaliamo qualcuno a titolo puramente indicativo. I prezzi si aggirano intorno alle L.25.000 a persona, comprese le bevande.
Scanno (AQ)
Rifugio Lo Scoiattolo, Località Passo Godi, Tel. 0864/747730 - 747482
Barrea
Il Rifugio, Via Sarentina, 114, Tel. 0864/88457
Taverna del Lago, Via Sarentina, 64, Tel. 0864/88143
Villetta Barrea(AQ)
La Lanterna, Via Virgilio, 52 Tel. 0864/89165. In una bella grotta. Specialità: fettuccine ai funghi e pesce di lago.
Il Pescatore, Via Roma Tel. 0864/89347-89253. Elegante, ma a conduzione familiare.
Roccaraso(AQ)
Caffè del Corso, Via Roma, 8. Non è un ristorante ma dispone di una bella veranda per gustare le crepes e le specialità locali: i “bruschettoni”, sfiziose fette di pan carré tostate e condite in vari gusti, come se fossero pizze (prelibati i bruschettoni al tartufo).

Alberghi
Come già detto per i ristoranti, anche gli alberghi sono numerosi e accoglienti, soprattutto nelle città del Parco. Non indichiamo, invece, nessuna struttura a Castel di Sangro, Roccaraso e Rivisondoli, perché la scelta è vastissima, trattandosi di stazioni turistiche. Tra l’altro, consigliamo senz’altro di pernottare nei più caratteristici centri del Parco.





Scanno (AQ)
Grotta dei Colombi, Viale dei Caduti, Tel.0864/74393. Situato in centro, è molto suggestivo. È anche ristorante. Tra le specialità: fazzoletti ricotta e spinaci, polenta con funghi, fettuccine alle noci, chitarra al pesto, fusilli al salmone, risotto alle fragole o ai funghi, spezzatino di cinghiale, scamorza ai ferri, trota gratinata al forno/ferri, coniglio in padella con funghi. Prezzo: da L.25.000.
Hotel del Lago, Viale del Lago, 202, Tel. 0864/74343. È un tre stelle esageratamente lussuoso, con un bel ristorante con veranda ad archi sul lago. Prezzi: la singola L.100.000; la doppia L.130.000. Civitella Alfedena (AQ)
Ostello Albergo La Torre, sulla strada principale del centro storico. Tel. 0864/890121. È anche ristorante. Barrea (AQ) Holiday, sulla statale, verso il centro della città, Tel.0864/88370. Aperto solo nei periodi di alta stagione. Prezzi: circa L.80.000 la camera doppia. Lago Verde, Via Sarentina inf. 154, Tel.0864/88522. Prezzi: a partire da L.80.000 per la doppia, compresa la prima colazione.
Alfedena (AQ)
Leon D’Oro, Via Roma, 32, Tel. 0864/87121. L.70.000 la doppia.
Castel di Sangro(AQ)
Hotel Ristorante Bellavista, Via XX Settembre, Tel 0864/847108.
Hotel Don Luis, Parco del Sangro, Tel 0864/847061.
Corradetti, Via Riviera, 1, Tel 0864/843408. Anche ristorante.
Albergo Ristorante D'Amico, Via Vittoria Colonna, 14, Tel 0864/845960.
Villetta Barrea (AQ)

Hotel il Pescatore, Via Roma, 80, Tel. 0864/89253.
Hotel il Vecchio Pescatore, Via Benedetto Virgilio, Tel. 0864/89274.
Civitella Alfedena (AQ)
Albergo l'Anemone, Via Sotto i Cerri, 3, Tel 0864/890112. Da L.35.000 la singola. Hotel Ai 4 Camosci, Via Nazionale, 25, Tel. 0864/890262. L.75.000 la doppia.





Agriturismo e Campeggi
Alfedena (AQ)
Camping La Luna, Lago Montagna Spaccata. Tel. 0864/87329. Ai piedi del massiccio della Meta e dei Monti delle Mainarde, a 1.050 metri. Possibilità di balneazione, canoa, nolo cavalli, mountain bike, birdwatching, torrentismo, arrampicate, passeggiate tra faggete e cerrete secolari. Anche bar, market, ristorante con cucina tipica e pizzeria.
Castel di Sangro (AQ) Village Camping Oasi del Sangro, Ctr. S. Liberata. Tel. 0864/845223 – 840958. In un verde parco, ai limiti del Parco Nazionale d'Abruzzo, immerso in una fresca e rigogliosa vegetazione. Non distante dal campeggio scorre tranquillo il fiume Sangro che, con le sue acque trasparenti, è uno dei pochi balneabili in Italia. A 400 m. si trova l'Acqua Park del Parco del Sangro dove, oltre ad una piscina con le onde, acquascivoli di varie grandezze e bowling è possibile praticare windsurf e pesca.
Anversa degli Abruzzi (AQ)
Azienda Agrituristica Il Mulino, Località La Foce, Tel.0864/49477. Vecchio mulino ad acqua sito nell'area protetta Riserva Naturale Gole del Sagittario, a pochi chilometri da Scanno ed in prossimità del pittoresco borgo di Castrovalva.
Azienda Agrituristica Locanda Nido d'Aquila, Località Castrovalva, Tel. 0864/49239. Fattoria sita nel pittoresco borgo di Castrovalva sul ciglio del costone roccioso che delimita la suggestiva valle del Sagittario.
Azienda Agrituristica La Porta dei Parchi, Via Roma 11/a, Tel. 0864/49492 0335/370769. Fabbricato rurale situato nell'area protetta delle Gole del Sagittario.
Scanno (AQ)
Azienda Agrituristica Fior di Montagna, Vico I°, Strada F. Ciarletta 2, Tel. 0864/747210. Fattoria sita nel centro storico di Scanno. Produzione di frutti di bosco, zona di produzione di formaggio pecorino.
Azienda Agrituristica Le Prata, Contrada Le Prata, Tel. 0864/747263, 338/9077941. Area di montagna, paesaggio ricco di boschi e praterie. Fattoria altomontana a pochi chilometri dal centro storico di Scanno e dall'omonimo lago.
Villetta Barrea (AQ)
Azienda Agrituristica L'Ape e l'Orso, Località Torre dell'Orso, Tel. 0864/890129 0339/2199675. Ambiente di montagna ai piedi del lago di Barrea e della Camosciara, nel cuore del Parco. Fattoria specializzata nella produzione di miele di qualità ed altri prodotti apistici.
Sulmona (AQ)
Azienda Agrituristica Fonte d'Amore, Via Fonte d'Amore, Tel. 0864/251539. Antico casolare del '700, sito nella valle Peligna a pochi chilometri dal centro storico di Sulmona, dal parco della Maiella e dall'eremo benedettino di Sant'Onofrio.






La zona non è propriamente motociclistica (sono frequenti, però, i mototuristi ed i possessori di sportive amanti delle curvilinee stradine di montagna).
Soltanto tre i riferimenti di officine.




Valdo Moto, Via Patini, 10, Sulmona. Tel. 0864/34435

Gioacchino Mancini, Via XX Settembre, 50, Castel di Sangro.Tel. 0864/845325




Pallotta Motors, Strada Statale 17, Zona Industriale Km 142 Castel Di Sangro. Tel. 0864/841612
Abruzzo: sulle cime degli Appennini
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