Se Lorenzo fa innervosire Rossi

Indianapolis (USA) - La legge di Lorenzo è in una frase: "Questo è un campionato durissimo, nel quale bisogna sempre andare al limite. Oggi è toccata a loro, ma penso che senza quattro cadute io sarei molto più in alto".
Anche Rossi senza le cadute sarebbe più in alto, soprattutto questa.
Indianapolis si era aperta nel segno dell'attacco a Rossi da parte di Lorenzo.

Schermaglie da interviste, ma parole importanti dette dallo spagnolo: "anch'io parteciperò allo sviluppo, anch'io, anch'io…".
Rossi, dopo il rinnovo del contratto di Jorge, si è sentito meno numero uno, meno padrone della Yamaha, meno inattaccabile. In Giappone qualcuno deve aver detto che il futuro potrebbe chiamarsi Lorenzo e che fosse giusto puntare su di lui. Il budget Yamaha non era ricco come quello che la Marlboro aveva messo a disposizione della Ducati per ingaggiare lo spagnolo, ma sul piatto sono state messe altre cose. Ad esempio il ruolo di vera primaguida e la possibilità di scegliere nello sviluppo della moto con l'appoggio del capo assoluto dello sport Yamaha, Masao Furusawa. Argomenti molto convincenti che hanno fatto presa sullo spagnolo e che hanno indubbiamente innervosito Rossi.
Ha ragione chi dice che da qui alla fine del mondiale (un mondiale che sembrava chiuso) ne vedremo delle belle. Compreso qualche caduta.
Fateci caso: Rossi è caduto quando era in bagarre con Lorenzo, il maiorchino quando gli è capitato lo scontro con il rivale.
Adesso bisogna solo capire una cosa: Lorenzo è il rivale più duro incontrato da Rossi nella sua carriera? Che ne pensate?