Shoei: come nasce un casco

L’azienda giapponese ha aperto le porte a motonline.com, per svelare tutti i segreti della nascita del più importante accessorio di ogni motociclista: estetica e comfort ma, soprattutto, tanta cura per la sicurezza

Quante volte ci siamo chiesti come si costruisce un casco? E quali caratteristiche deve possedere per essere davvero sicuro? Probabilmente ogni volta che siamo andati in un negozio per acquistarne uno e ci siamo trovati di fronte a dover scegliere tra centinaia di modelli basandoci soprattutto sul design, sulle colorazioni, sul richiamo a questo o quel pilota famoso. Ma adesso grazie a Evolve - l’importatore di Shoei in Italia che ci ha aperto le porte dell’azienda giapponese - sarà possibile scoprire tutti i segreti di produzione di un casco.

La Shoei da anni produce caschi utilizzati anche da molti piloti nelle competizioni, e la qualità dei suoi prodotti è dovuta anche alla cura dei particolari oltre che ai crash test che sono fondamentali per la sicurezza e per l’omologazione di ogni modello di casco.

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La sicurezza del casco parte dalla qualità della calotta, ce ne sono di tanti tipi da quelle costruite in fibre composite (più sofisticate e costose) a quelle più economiche in termoplastica; ovviamente in base alla composizione il prezzo varia. Chiaramente cambia anche la sicurezza e la Shoei, per garantire la massima qualità dei suoi prodotti, si avvale solo di calotte in fibre composite. Nelle foto qui sotto ci sono tutti i passaggi per realizzare una calotta.

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Quando le calotte sono rifinite devono essere verniciate, non solo per renderle accattivanti con grafiche colorate ma anche per aggiungere uno strato di una speciale vernice che rende il casco più resistente alle abrasioni e ai graffi

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Finita la calotta si procede all’assemblaggio, prima viene inserito l’interno in polistirolo, poi le spugne e infine tutti gli altri particolari, dalla visiera alla cinghia di fissaggio.

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Prima di andare in produzione ogni modello di casco viene testato per valutarne la sicurezza e l’affidabilità. Il casco viene sottoposto a una serie di urti fortissimi da una speciale apparecchiatura che, attraverso sensori collegati a un computer, registra la resistenza, la reazione dei materiali e la distribuzione della forza d'urto sulla calotta.